21 settembre 2016

sipario – IL BALLETTO DELLA SCALA COME MARCO POLO IN CINA E GIAPPONE


L’Estremo Oriente, con i vicoli stretti picchiati dagli zoccoli zōri delle geisha nel paese del Sol Levante e con le coloratissime feste con il dragone di cartapesta che attraversa la città come una Grande Muraglia, ha sempre suscitato un profondo interesse nelle civiltà mediterranee, fino a spingere esploratori come Marco Polo e gesuiti come Matteo Ricci per riportarne notizie, e ancora oggi in Occidente il suo fascino si mostra ancora più forte. Sarà per le antiche architetture ‘a pagoda’ in bambù inserite come in un tetris tra svettanti grattaceli di vetro e acciaio oppure perché nella frenetica vita di una moderna metropoli si trova il tempo per una tradizionale cerimonia del tè in una pacifica casa zen.

sipario30fbEppure, nonostante le tradizioni millenarie in Asia convivano perfettamente con la modernità più all’avanguardia – a differenza del nostro Occidente -, anche la cultura Occidentale risulta attraente per il pubblico orientale, forse proprio per la sua mutevolezza che l’ha contraddistinta nei secoli: una perfetta attrazione degli opposti secondo il principio filosofico cinese di yin e yang. Nell’occasione del 150º anniversario dei rapporti Italia – Giappone la compagnia di balletto del Teatro alla Scala è partita la scorsa domenica 18 settembre per Tokyo, in cui si esibirà fino al 25 settembre nel Don Chisciotte di Rudol’f Nureev, da sempre repertorio scaligero.

In realtà la tournée giapponese è una conclusione di una più lunga tournée in Estremo Oriente, che ha impegnato la compagnia dalla fine di agosto in tre tappe in Cina: nella città di Tianjin, a sud-est di Pechino, al modernissimo Grand Théâtre, all’Opera Hall dell’Oriental Arts Centre di Shanghai e all’Opera House di Guangzhou. Nelle tre tappe l’Orchestra Sinfonica di Pechino è stata diretta dal direttore del teatro milanese Patrick Fournillier e la compagnia scaligera si è esibita nella Giselle di Yvette Chauviré e in Cello Suite di Heinz Spoerli. Dallo «Shanghai Daily» (10.9.2016) si leggono le lodi per il sentimento occidentale di una storia europea, in particolare molto apprezzata l’interpretazione di Claudio Coviello nel ruolo di Albrecht, in cui già anch’io ho più volte esaltato la particolare sensibilità (Dreamtime Magazine 11.10.2015 e 24.4.2015).

La tournée cinese è stata caratterizzata dall’assoluta presenza dei danzatori del Teatro alla Scala per i primi ruoli. Per il balletto di repertorio Giselle i danzatori alternati rispettivamente nelle diverse serate sono stati: Nicoletta Manni, Vittoria Valerio e Lusymay Di Stefano (Giselle) con Claudio Coviello, Antonino Sutera e Marco Agostino (Albrecht), Marco Agostino, Christian Fagetti e Massimo Garon (Hilarion), Virna Toppi, Maria Celeste Losa e Alessandra Vassallo (Myrtha) e per il passo a due dei contadini le coppie Alessandra Vassallo e Nicola Del Freo, Vittoria Valerio e Antonino Sutera, Denise Gazzo e Walter Madau.

In Giappone la compagnia si esibirà al Bunka Kaikan, il nuovo teatro (in giapponese ‘palazzo’) dell’opera della capitale giapponese, sede del prestigioso Tokyo Ballet, con l’Orchestra Filarmonica della città di Tokyo diretta dallo ‘scaligero’ David Coleman. I primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni e Claudio Coviello saranno affiancati da alcuni ospiti del Teatro alla Scala per i ruoli di Kitri e Basilio: Marija Kočetkova, principal del San Francisco Ballet e dell’American Ballet Theatre di New York, con Ivan Vasil’ev, principal dell’ABT di New York e prem’er del Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo, ed Elisa Badenes, Erste Solistin dello Stuttgarter Ballett, con Leonid Sarafanov, prem’er del Michajlovskij. La ballerina di strada Mercedes e il torero Espada saranno rispettivamente Vittoria Valerio con Christian Fagetti e Maria Celeste Losa con Marco Agostino, mentre nella Regina delle Driadi si alterneranno Nicoletta Manni, Virna Toppi e Antonina Čapkina.

Lunga tournée in Cina e Giappone quella del Balletto del Teatro alla Scala, con un programma ampio e serrato del proprio repertorio. Al rientro con il 4 ottobre riprenderanno le recite nella sede milanese con Giselle.

Domenico Giuseppe Muscianisi

 

Foto di Bingguo Yuan (Claudio Coviello, Albrecht al Guangzhou Opera House).

 

 

questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi

rubriche@arcipelagomilano.org



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