7 dicembre 2021

LE ATTUALITÀ MILANESI


lettera arcip (8)

sostienici

LETTERA DEL 15.12.2021

Indice:

  • Città Metropolitana. Il morto che cammina di LBG
  • L’assessore Elena Grandi e Freud di Leporello
  • Win win – La vicenda del Pirellino di Leporello
  • Lettera aperta al sindaco metropolitano di V. Ballabio
  • Progetto San Siro: giusto due conti dal Comitato SiMeazza
  • San siro, la necessità di una affermazione univoca di F. Cortiana

 

CITTÀ METROPOLITANA. IL MORTO CHE CAMMINA

Domenica 19 l’ennesima cerimonia inutile di un Ente voluto da un Governo e da un Ministro, Graziano Delrio, che voleva mostrare solo efficienza amministrativa partorendo il cosiddetto “ddl Delrio” con la nascita delle città metropolitane, già previste all’art. 114 della Costituzione.

Tra gli articoli della Costituzione inattuati questo era uno dei meno urgenti da rimettere in pista ma il Governo Letta (Larghe intese, aprile 2013) doveva mostrare efficienza e nelle fretta, come dice il proverbio, partorì un gattino cieco e storpio e lo regalò al Paese.

La città Metropolitana di Milano è un morto che cammina e il suo sindaco sino ad ora e ancora fino al varo della legge sulla sua elezione diretta è Beppe Sala che si limita ad accompagnare il feretro guardando dall’altra parte.

Siamo di fronte ad un caso tipico italiano di legislazione dissennata e che prevede ruoli (gratuiti) che in realtà nessuno vorrebbe o potrebbe decorosamente ricoprire, come i sindaci dei Comuni maggiori già troppo impegnati ad amministrare la loro comunità.

Mesi fa andai ad intervistare insieme ad un amico alcuni sindaci della Città Metropolitana e ne ricavammo un’impressione disastrosa: i più teneri la consideravano inutile, i più negativi un vero e proprio impaccio al loro lavoro di amministratori locali.

Per quanto ancora rimanderemo la decisione di ritornare alla vecchia Provincia o rifare completamente la Delrio guardando la realtà e non agli interessi di parte?

LBG

L’ASSESSORE ELENA GRANDI E FREUD

Nell’intervista che l’Assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi ha rilasciato al Corriere Milano lunedì 13 scorso ha fato un annuncio che lascia perplessi:” Area B da estendere a tutta la provincia”.

Ma allora la Provincia esiste ancora? O è un lapsus freudiano? Comunque sia a parte la questione  

dell’Area B e di pendolari che arrivano a Milano, è chiaro che i nuovi assessori la pensano come il Sindaco: “Ma della Città Metropolitana chi se ne fo…,”

Anche a lei come a Sala: ma cosa aspettiamo a calare la maschera nel nome di un sano egoismo cittadino?

Leporello

WIN WIN – LA VICENDA DEL PIRELLINO

La settimana è cominciata bene, il regalo del 25% di cubatura a favore degli edifici dismessi (magari aumenta la voglia di dismetterli) si è trasformata in un regalino a favore dei soliti del “solo” 10%.

Avevo apprezzato il colpo di reni dell’assessore all’Urbanistica Maran quando si era scagliato contro la legge regionale cha aveva istituito questa regalia agli immobiliaristi.

Il regalo ora è più piccolo ma anche i Verdi, salvo Monguzzi, hanno mandato giù il boccone e, per dignità, mi sembra di ricordare che l’assessora alla partita abbia lasciato la Giunta al momento della decisione.

Si è anche detto che resta sempre in piedi il mantra del consumo di suolo: costruire sul costruito è saggio.

Non è vero. Densificare a mio modo di vedere equivale a consumare suolo nel senso che si aumenta il carico antropico, all’origine di ogni forma di inquinamento. Se ne riparlerà? 

Leporello

LETTERA APERTA AL SINDACO METROPOLITANO

Domenica 19 dicembre tutti i sindaci e consiglieri comunali sono chiamati a nominare, con voto pesato per dimensione dei rispettivi comuni, il Consiglio Metropolitano. Con l’occasione e vista la nuovissima sentenza della Corte Costituzionale (n. 240 del 7 dicembre 2021) si può immaginare una loro possibile lettera indirizzata a Giuseppe Sala, da recapitare all’ufficio di Palazzo Isimbardi dove è allestito il seggio elettorale. 

Ad oltre sette anni dalla sua istituzione pare opportuna una riflessione riguardo l’Ente di cui oggi siamo chiamati a rieleggere l’organo rappresentativo.

Emerge infatti con evidenza che l’esperienza realizzata si riveli purtroppo inferiore alle aspettative, risultando incerto e discutibile il ruolo politico ed amministrativo dell’attuale ‘Città metropolitana’.

Pertanto, mentre comprendiamo il disagio cui Lei è costretto nel ricoprire una carica non elettiva ma solo attribuita (per altro con norma bocciata dalla Consulta con recentissima sentenza) le chiediamo di promuovere un’iniziativa politica volta a sbloccare la situazione di ambiguità e impasse.

Necessita un’operazione di trasparenza ed una scelta chiara e netta tra: 

– superare definitivamente l’ente intermedio attribuendo le residue competenze gestionali (strade provinciali, scuole secondarie superiori) ai Comuni che già le esercitano per le restanti tipologie; riducendolo tutt’al più a mera struttura tecnico-consultiva.

– oppure restituirgli la dignità di istituzione costitutiva la Repubblica (art. 114 Cost.), a cominciare dalla legittimazione da parte del Corpo elettorale metropolitano tramite l’elezione diretta degli organi rappresentativi.

Contando sulla Sua autorevolezza e sensibilità politica, rivolgiamo i migliori saluti ed auguri!”

Valentino Ballabio 

PROGETTO SAN SIRO, GIUSTO DUE CONTI

Il Sindaco Sala continua a non dire che tutta l’operazione avviene su suolo pubblico e beni pubblici.

Una operazione immobiliare di saccheggio del territorio – costruire ancora uffici e centri commerciali, che sono abbandonati in ogni parte del mondo per le vendite on line, le consegne a domicilio, lo smart working –  per favorire delle società per azioni, private e di proprietà straniera non c’entra con le esigenze di Milano e dell’area di San Siro.

Una operazione che reca un danno ambientale per il quartiere e un danno economico per le casse comunali. Guardiamo solo a questi due dati.

La demolizione del Meazza (dopo le Olimpiadi del 2026) comporta una movimentazione di mezzi e di macerie impressionante (180.000 mc): per smaltire cemento armato e ferro, ci vuole una fossa di 10 metri di larghezza per 10 metri di profondità e lunga 1,9 chilometri, Pensate a un fossa così da piazza Cordusio all’Arco della Pace.

Oggi le squadre pagano 10 milioni all’anno di affitto dello stadio (metà cash, metà con manutenzioni); nella famosa delibera di interesse pubblico è scritto “€ 2.789.271,38 il valore della rata annua novantennale, da indicizzarsi annualmente per tenere conto della componente inflattiva, da corrispondere ai fini della dilazione del pagamento al Comune di Milano da parte dei promotori (i Club) per l’attuazione dell’Ambito GFU San Siro”

Ovvero invece di incassare 900 milioni solo per il Meazza, il Comune incasserà 251 milioni (mettiamo pure con le rivalutazioni, 300 milioni) per tutto quello che viene concesso aree, immobili e volumetrie. Di fatto incassa 600 milioni in meno: un bel danno erariale e un bel regalo alle due società cino-americane.

Per questo stiamo preparando un ricorso al Tar e un esposto alla Corte dei Conti.

Comitato Si Meazza

SAN SIRO, LA NECESSITA’ DI UNA AFFERMAZIONE UNIVOCA

Il comitato Sì Meazza, nato per salvare l’efficiente e ulteriormente qualificabile stadio esistente, in pochi giorni ha ampiamente superato le 1000 adesioni. Per aderire scrivere a comitatosimeazza@gmail.com 

Significative le adesioni di Mazzola e Rivera, di Altobelli e Donadoni, di Vasco Rossi e della Pausini, così come quelle di Suarez e Steve Van Zant. Il 17 dicembre in Camera Del Lavoro si terrà un incontro pubblico per promuovere un referendum.

Intanto in Consiglio Comunale il verde Monguzzi insiste a chiedere il Dibattito Pubblico e due promotori della coalizione di Sala, Scalpelli e D’Alfonso, hanno proposto una diversa partecipazione della Amministrazione al progetto di Inter e Milan.

Il ‘decido io’ del sindaco oggi appare fuori contesto.

È chiaro che la densità simbolica della demolizione del Meazza fa emergere, dietro il pretesto di un nuovo stadio, una cessione di pianificazione territoriale, visione del futuro della città, e terreni pubblici a fondi internazionali. Emergono altresì l’arroganza autarchica e la mancanza di empatia con Milano del sindaco Sala. Un sindaco non è un amministratore delegato: lo ‘scivolone’ dell’uscita contro lo sciopero generale mentre interveniva il 12 dicembre in Piazza Fontana risulta una imbarazzante conferma. Ora occorre evitare un gioco delle parti in Consiglio Comunale che non cambierebbe la sostanza della questione.  È necessaria una affermazione univoca per aprire un effettivo ripensamento. Dalla società civile che si sta mobilitando deve partire un pacchetto coerente di iniziative, con tutti gli strumenti regolamentari. Udienza Pubblica su riqualificazione partecipata del Meazza e dell’area circostante, presentazione del ricorso al TAR, l’interrogazione al Parlamento Europeo all’aiuto pubblico e l’alterazione della concorrenza, istruzione e del referendum propositivo, che consente di abrogare l’attribuzione di Pubblico Interesse e di dare un indirizzo di riqualificazione sia del manufatto che dell’area circostante nell’interesse generale e con una partecipazione informata al processo deliberativo.

Tutto ciò deve vivere nella consapevole efficacia politica delle azioni che mettiamo in atto, indipendentemente dalle iniziative consiliari.

Servono un percorso comprensivo dei diversi strumenti e dei tempi di attivazione e una comunicazione unitaria, inclusiva, autorevole e univoca. Questo mentre nel Consiglio Comunale le contraddizioni aumentano.

Fiorello Cortiana

Invitiamo tutti i lettori che vogliano esprimere un breve parere – 1.500 battute – sui fatti che ritengono degni di esser messi in evidenza, ad inviare i testi a redazione@arcipelagomilano.org, sarà nostra cura pubblicarli. 

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


19 marzo 2024

QUESTIONI MILANESI E UN AVVISO

Luca Beltrami Gadola



5 marzo 2024

LE VOCI DAL CORTILE

Luca Beltrami Gadola



6 febbraio 2024

BENI COMUNI. UNA PRATERIA. CHI CI PASCOLA?

Luca Beltrami Gadola






9 gennaio 2024

L’URBANISTICA IN TRIBUNALE

Luca Beltrami Gadola



21 novembre 2023

IL POTERE DEGLI ASSESSORI

Luca Beltrami Gadola


Ultimi commenti