20 settembre 2019

A SCUOLA E A CASA, BEVIAMO L’ACQUA DEL SINDACO

Ecologismo personale


Il suono della campanella del nuovo anno scolastico è accompagnato da un dono speciale del Sindaco Giuseppe Sala, un dono plastic free. Centomila borracce in alluminio, resistenti e lavabili, stanno infatti per essere distribuite a bambini e ragazzi nelle scuole del primo ciclo, per intraprendere un’azione educativa concreta e dagli effetti immediati, cioè ridurre il consumo di plastica a partire dai nostri gesti quotidiani e incentivare il consumo dell’acqua pubblica.

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L’iniziativa rientra nelle politiche del nuovo Assessorato alla Transizione ambientale ed è supportata dalle società partecipate A2A e Mm e da Milano Ristorazione.

Spiega il Sindaco nella lettera ai Dirigenti scolastici: la questione ambientale riveste un’importanza fondamentale per i destini del pianeta e della vita di tutti noi. Per questo ritengo necessario che tutti, a partire dai più giovani, adottino e diffondano stili di vita più attenti e consapevoli alla salvaguardia dell’ambiente.

E’ giunto il momento che tutti i soggetti impegnati nel settore dell’educazione si attivino per sensibilizzare la cittadinanza a adottare soluzioni ecologicamente responsabili. I rifiuti di plastica rappresentano ormai un’emergenza ambientale globale; le bottiglie che finiscono nella raccolta differenziata o, peggio ancora, abbandonate nell’ambiente, mettono seriamente a rischio il nostro ecosistema. Tonnellate di plastica si riversano ogni anno negli oceani e tracce si depositano sui fondali e nelle fosse oceaniche, così da essere facilmente individuabili anche nello stomaco della fauna marina, pronti ad entrare nella catena alimentare.

L’immagine più evidente dell’impatto di un consumo di plastica smisurato e insostenibile per l’ambiente sono le isole di plastica, che galleggiano nei nostri Oceani, ricoprendone aree di milioni di chilometri quadrati.

Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza e fortunatamente sono sempre di più i giovanissimi che con spirito battagliero cercano di dare una sveglia agli adulti, accusati di avere consegnato alle nuove generazioni un pianeta ammalato e ingiusto, minacciato dalle ondate di siccità, dallo scioglimento dei ghiacciai e dall’inquinamento ambientale.

L’attivista svedese Greta Thumberg ha gridato al mondo che “bisogna agire come se la nostra casa fosse in fiamme” e al suo appello hanno risposto milioni di studenti con lo sciopero globale del 15 marzo 2019.

Ognuno di noi può contribuire con i piccoli gesti quotidiani a una rivoluzione verde per il pianeta che non può più aspettare: abbassare le temperature in casa, usare i mezzi pubblici, comprare cibo a km. Zero, non sprecare l’acqua e non bere acqua dalla bottiglietta di plastica monouso. Soltanto con l’impegno di tutti e di ciascuno gli obiettivi della Agenda 2030 potranno essere raggiunti.

Camilleri nella lettera alla pronipote Matilda racconta una favola che ha ascoltato da un intellettuale senegalese: in una foresta in fiamme gli animali si danno alla fuga, ultimo fra tutti il leone, che si sente in dovere di allontanarsi dopo tutti gli altri. Mentre si allontana, il leone avvista un piccolo colibrì che vola verso la foresta incendiata con una piccola goccia sul petto. Di fronte allo stupore del leone, il colibrì ribatte: “Vado a fare la mia parte!”

Dobbiamo fare come il colibrì, non rassegnarci all’incendio, perché “non esiste un pianeta B!”

Rita Bramante



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