8 marzo 2022

LA LEZIONE DEI TOPI E DEL FORMAGGIO*

Per l’anno nuovo regaliamoci un prato, NON un parcheggio!


guzzi (2)

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Pensare di risolvere problemi di traffico realizzando parcheggi è come credere di potersi liberare dai topi lasciando in giro il formaggio”. Questa arguta osservazione dell’ing. Manfredo Orlandi, fra i fondatori del Comitato per il Tram di Cusano Milanino (prima cintura del Nord Milano), è divenuta l’egida sotto la quale la locale sezione del Gruppo Naturalistico della Brianza (storica associazione ambientalista lombarda che può vantare un logo disegnato da Salvatore Fiume (leggi di più) ha lanciato un appello ai propri concittadini ed a tutti i cittadini Lombardi: “Per l’anno nuovo regaliamoci un prato, NON un parcheggio” (leggi di più)).

L’opera pubblica che l’associazione contesta, di per sé di portata limitata (stiamo parlando di un intervento di circa 350 mq) è tuttavia emblematica sotto tanti punti di vista e permette riflessioni che si possono estendere a casi più rilevanti.

  1. Siamo nei pressi di un complesso scolastico e, come in genere accade in questi contesti, negli orari di entrata ed uscita da scuola le auto degli accompagnatori (qui fra le 150 e le 200 contemporaneamente) parcheggiano ovunque in maniera “creativa”, come alcuni cittadini l’hanno ironicamente definita. Fra gli spazi abusivamente utilizzati c’è un prato oggi parzialmente ridotto a terra battuta per l’effetto della quindicina di “posti auto” di cui si sono di fatto appropriati alcuni genitori non rispettosi del bene comune e del futuro dei propri figli.
  2. Per “proteggere” l’area verde (sic!), anziché reprimere l’illegalità facendo rispettare le norme sulla sosta (di posti auto ve ne sono molti altri a distanza non improponibile da percorrersi a piedi per arrivare alla scuola) l’Amministrazione Comunale ha ritenuto soluzione più adeguata “legalizzarla” progettando un parcheggio di 16 posti auto sul prato calpestato.
  3. Il parcheggio risulta progettato con criteri “ecologici” – al momento neppure chiari viste le incongruenze e le contraddizioni fra studio di fattibilità, dichiarazioni ufficiali e ufficiose di esponenti dell’Amministrazione Comunale e più recenti documenti tecnici – cosa che, secondo l’Amministrazione Comunale, fa di esso un’opera “buona” a prescindere e meritevole di essere presentata come esempio modello anche in convegni pubblici. Ma oggi qualsiasi cosa diventa ecologica anche se è inutile o addirittura controproducente.
  4. Già, perché, nel contesto sopra descritto, i potenziali 16 posti auto non risolvono il problema lamentato, come la stessa Sindaco ha ammesso rispondendo ad un’interrogazione consiliare delle opposizioni il 28 febbraio u.s.: “…è chiaro che questo progetto non ha mai avuto le pretese di essere esaustivo e di risolvere il problema di quei 10-15 minuti in cui le mamme si affollano a scuola”.
  5. Oltretutto, qualunque ne sia l’effettiva modalità di realizzazione, le criticità dell’opera sono molteplici ed il Gruppo Naturalistico della Brianza di Cusano Milanino le ha puntualmente documentate e motivate, al tempo stesso proponendosi per suggerire possibili rimedi al problema ispirati alle più evolute soluzioni di gestione della mobilità urbana.
  6. Senza qui entrare nel merito in dettaglio, e rinviando gli interessati a leggere l’appello in rete nella pagina internet richiamata in apertura, non si può mancare di rilevare che l’intervento è prima di tutto diseducativo nei confronti dei giovani alunni che vedono premiata la prepotenza e l’illegalità; sarebbe interessante che l’assessore alla scuola ed all’istruzione, tra l’altro dirigente scolastico del complesso di cui si parla, chiedesse ai giovani a lei affidati cosa ne pensino dell’idea.
  7. Quanto alle auto, non passerà gran tempo perché comincino ad invadere anche le altre aree verdi circostanti.
  8. Se la prassi di risolvere le illegalità legalizzandole è quella scelta dall’Amministrazione Comunale di Cusano Milanino, per coerenza ci si aspetta che a breve, davanti ad un’altra scuola nelle vicinanze, si disegneranno stalli per posti auto sulla pista ciclabile che le passa davanti ed anch’essa completamente occupata dalle auto negli orari di entrata e uscita da scuola.
  9. Altro aspetto che lascia perplessi, e rende la questione di diretto interesse anche per tutti i Lombardi ancorché non residenti a Cusano Milanino, è che i 69.000 € necessari per questo parcheggio saranno pagati, per 50.000 €, da Regione Lombardia attingendo al fondo “contributi regionali PER LA RIPRESA ECONOMICA”. Sfugge quale sia il collegamento logico fra sostegno alla ripresa economica e un parcheggio fuori da una scuola (che resterà peraltro deserto per tutto il resto della giornata trattandosi di area cittadina periferica). Se si sperpera denaro pubblico in questo modo per un’opera modesta come questa, di cui però il cittadino comune può individuare tutti i “contorni”, preoccupa pensare cosa succede ad altri livelli non altrettanto agevoli da comprendere per l’opinione pubblica.
  10. Fra le sue controproposte il Gruppo Naturalistico della Brianza di Cusano Milanino viceversa osserva essere del tutto evidente che sia le attività economiche (ad esempio la filiera della produzione e costruzione del verde) sia il benessere della collettività trarrebbero maggior vantaggio dall’utilizzo dei fondi oggi finalizzati a soli 16 posti auto qualora fossero utilizzati per:
    a) de-impermeabilizzare un vicino parcheggio ora sottoutilizzato, con dispersione delle meteoriche in superficie e NON in pozzo perdente (più info sul perché di quest’affermazione in “Nitrati da precipitazioni atmosferiche”, meglio ancora se arricchendolo con alberi di prima grandezza inseriti con un pensiero-disegno paesaggistico fra gli stalli, e non pensando unicamente a massimizzare questi ultimi come purtroppo usualmente avviene distribuendo nel tessuto cittadino deserti d’asfalto con alberelli dalla crescita stentata. NB i parcheggi sono gli unici spazi urbani nei quali è oggi possibile realizzare veri e propri boschetti con alberi di alto fusto e connessi benefici al comfort urbano nell’immediato intorno ed oltre; come chi scrive va da tempo proponendo.
  1. b) acquistare e mettere a dimora materiale vegetale a bassa manutenzione ma paesaggisticamente d’effetto per impedire la sosta abusiva sugli spazi inerbiti e restituirli alle loro molteplici funzioni: nel luogo in discussione ma anche in altri ben evidenti e conosciuti sia al Milanino sia nell’intero territorio comunale.

Poiché tutto quanto sin qui esposto sta accadendo proprio nel quartiere del Milanino, storico esempio di Città Giardino di inizio Novecento alle porte di Milano, si capisce che un intervento più consono alla visione del suo fondatore, Luigi Buffoli, sarebbe auspicabile perché non si perda un altro pezzetto di quel che ormai resta della Città Giardino, e quest’ultima non rimanga tale solo sulla segnaletica stradale, sulla carta intestata del Comune, nel nome di qualche associazione o nei titoli dei convegni per addetti ai lavori…

Quasi un centinaio fra esperti e professionisti del settore, associazioni ambientaliste e culturali e “semplici” cittadini di Cusano Milanino e di Lombardia si sono rivolti all’Amministrazione Comunale con argomentazioni intelligenti ed assennate e chiedendo fondamentalmente che l’Amministrazione Comunale non si sottragga al confronto costruttivo anche con il Gruppo Naturalistico della Brianza.

Ad oggi questo non è ancora successo, forse ci si potrà riuscire se anche i lettori di ArcipelagoMilano vorranno sostenere la causa (con le modalità indicate alla pagina internet dell’appello >>>, magari anche nei confronti di contatti che avessero in Regione Lombardia: l’ufficio regionale che sovrintende all’assegnazione del finanziamento è la Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti e Mobilita Sostenibile, Infrastrutture e Opere Pubbliche; i finanziamenti sono erogati dalla Giunta Regionale (fonte Comune di Cusano Milanino).

Giovanni Guzzi

* Un appello del Gruppo Naturalistico della Brianza – sezione di Cusano Milanino

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