11 novembre 2018

PIRELLI HANGAR BICOCCA: “THE LAST DAYS IN GALLIATE”

Una mostra dedicata a Franca Helg


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Un caso strano! Impensabile, realmente accaduto: un’artista portoghese, Leonor Antunes, incontra Franca Helg (1920-1989), figura di architetto milanese centrale nella storia dell’architettura italiana del Novecento. Si incontrano fuori dal tempo e dallo spazio e dialogano nella contemporaneità. Il luogo dell’incontro in realtà c’è, e si tratta di una piccola residenza a Galliate Lombardo realizzata da Franca per i suoi genitori negli anni ’50.

181112_PivaAbito questa casa da trent’anni ed apro le porte alla famiglia e agli amici. Accompagnata da Roberta Tenconi, curatore della mostra dedicata a Leonor Antunes negli spazi Pirelli Hangar Bicocca, l’artista passa una giornata a guardare, prendere misure, silenziosa e ispirata si sofferma e procede negli interni e negli esterni dove l’aria viaggia libera nella natura progettata, cresciuta e protetta secondo una scuola di pensiero di cui Franca Helg è stata protagonista. Leonor ritorna a Galliate con i suoi collaboratori. Le osservazioni confluiscono in una esposizione negli spazi dell’Hangar Bicocca di opere che si ispirano ai mobili di giunco realizzati da Bonacina, al parapetto della scala di acciaio, ai nodi dei serramenti che hanno caratterizzato la costruzione della casa composta per l’appunto da infiniti dettagli.

Leonor Antunes, scrive Roberta Tenconi, crea “The Last Days in Galliate” attraverso un particolare metodo basato sull’attenta misurazione di elementi architettonici e dettagli compositivi. Materiali e dimensioni cambiano, si dilatano, diventano “cangianti” e stupiscono. Cangianti forse, e pronti per nuovi rapporti, mondi di fantasia e di imprevisti. Qui viene da ricordare quanto a pagina 83 del suo “The Game” Baricco scrive: “per la prima volta vediamo affiorare chiaramente l’ipotesi che un uomo fatto diversamente sia all’origine della scelta digitale: e che un uomo fatto diversamente ne sarà probabilmente il risultato”. Eccoci allora nuovamente alla prova: capire le metamorfosi del pensiero e del suo materializzarsi. Forse per le persone della mia generazione occorrono tempi maggiori per comprendere a fondo gli sviluppi imprevedibili di un pensiero che esce dalle logiche del secolo passato. Siamo in molti ad essere interessati a guardare oltre la siepe che ospita lungo la strada della Vigna d’Oro una targa di bronzo dorato che ricorda il lavoro di Franca Helg rimasta la vera dama dell’architettura italiana del “900”.

Oggi, nei grandi spazi di Hangar Bicocca sono proposte composizioni aperte alle più diverse interpretazioni. Qui si giocano le nuove emozioni, si capisce e non si capisce: è forse lo sforzo ad andare oltre le connessioni che abbiamo raggiunto, che insegnano a cercare la nostra strada senza indulgere alla tentazione di chiudere il libro alla decima pagina. Oltre, oltre, oltre, sino a che la grande luce non ci abbia avvolto portandosi con sé la nostra storia finita.

Antonio Piva



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