10 luglio 2018

sipario – LA SCALA PER IL MONDO E IL MONDO ALLA SCALA


Prima delle ferie estive, il corpo di ballo del Teatro alla Scala si prepara ad affrontare il «Don Chisciotte» di Rudol’f Nureev, uno dei suoi cavalli di battaglia più richesti nel mondo. Infatti, dopo Ferragosto, la compagnia scaligera vedrà un lunga tournée dal 31 agosto al 17 novembre 2018 in Cina e in Australia.

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Nel 2016 la Scala aveva fatto un’altra lunga tournée in Cina e in Giappone di grande risonanza mediatica sui social network. Erano stati a Tianjin, a Shanghai e a Guangzhou per poi saltare nel paese del Sol Levante per il 150º anniversario dei rapporti culturali tra Italia e Giappone, esibendosi nel Don Chisciotte al Bunka Kaikan di Tokyo.

 

Quest’anno, come allora, in Estremo Oriente vogliono vedere il Don Chisciotte di Nureev e la famosa Giselle scaligera, coreografata da Yvette Chauviré con gli allestimenti di Aleksandr Benois. Tuttavia, una differenza con la scorsa tournée c’è. Quest’anno la Cina non vuole gli ospiti della Scala, alla Cina piacciono gli artisti di casa. Non sono stati pubblicati i cast della tournée, ma non sappiamo se i Cinesi vedranno le coppie abbinate come siamo stati abituati a vederle a Milano; se vedranno i nuovi abbinamenti di queste recite in corso oppure se la direzione sperimenterà nuovi cast.

Foto_2_Manni Valerio Coviello all_arrivo

Un’altra differenza sta nelle tappe cinesi. La Scala torna al Grand Théâtre di Tianjin, ma si esibirà in nuove nuove città per la prima volta: Macao al Grand Auditorium, nella ex colonia portoghese, restituita alla Cina, che mantiene ancora molto vivo il legame con la cultura europea dall’architettura agli eventi; e Xi’an, una delle più antiche e longeve capitali dell’impero cinese per ben tredici delle più floride dinastie, quella nella quale si trova il mausoleo del primo imperatore Qin (da cui deriva il nome Cina) Shi Huangdi con l’esercito di terracotta.

Dopo la Cina, la compagnia presenterà le recite dell’«Histoire de Manon» di sir Kenneth MacMillan con la partecipazione di Svetlana Zacharova e Roberto Bolle. A novembre di nuovo dall’altra parte del mondo per esibirsi per la prima volta assoluta nel Nuovissimo Continente, l’Australia. Per rinsaldare lo spirito culturale italiano della vasta comunità presente a Brisbaine, nel Queensland, il balletto della Scala porterà i suoi cavalli di battaglia: Giselle e Don Chisciotte.

foto_3_Bolshoi taming Shrew

Stavolta assieme ai danzatori scaligeri danzeranno alcuni degli ospiti più amati a danzare con gli artisti di casa. Gli ospiti sono il virtuoso Leonid Sarafanov, primo ballerino del Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo, che danzerà Basilio anche accanto a Nicoletta Manni; l’elegantissimo David Hallberg, primo ballerino dell’American Ballet Theatre di New York, ora freelance internazionale, tra cui ospite fisso al Balletto Nazionale di Australia a Sidney, che danzerà Albrecht accanto a Manni; e Maria Eichwald, prima ballerina internazionale, già dello Stuttgarter Ballett, che vestirà il degas di Giselle accanto a Claudio Coviello, mostrando tutta la poesia di questo balletto, che già hanno mostrato in precedenza.

foto_4_bolshoi_bayadere

Mentre la compagnia scalgera sarà in Cina, alla ripresa dell’estate verrà la compagnia del Teatro Bol’šoj di Mosca diretta da Machar Vaziev, che fino al 2016 ha diretto il corpo di ballo del Teatro alla Scala. Torna con per regalare a Milano lo spettacolo di una delle più prestigiose e famose compagnie del mondo nel repertorio che la rendono unica nel mondo: «La Bayadère» nella versione ‘caratterista’ di Jurij Grigorovič e The Taming of the Shrew di Jean-Christophe Maillot su musica di Dmitrij Šostakovi, tratta dalla Bisbetica domata, brillante e riflessiva commedia di William Shakespeare.

Domenico Giuseppe Muscianisi

Foto 1 di Marco Brescia e Rudy Amisano (Teatro alla Scala): il corpo di ballo delle Willi in «Giselle». Foto 2 di Marco Brescia e Rudy Amisano (Teatro alla Scala): Vittoria Valerio, Nicoletta Manni e Claudio Coviello promuovono lo spettacolo in Cina nella tournée del 2016. Foto 3 di Andrea Mohin (The New York Times): Ekaterina Krysanova e Vladislav Lantratov in «The Taming of the Shrew». Foto 4 di Dave Morgan: Anna Tichomirova e Evganija Obrazcova nella «Bayadère».

questa rubrica è a cura di Domenico Giuseppe Muscianisi

rubriche@arcipelagomilano.org



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