26 giugno 2018

sipario – NUOVI RUOLI PER IL VECCHIO “DON CHISCIOTTE” DI NUREEV ALLA SCALA


foto_1_FB_Martina Arduino e Marco Agostino prove in sala ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala (5)Dopo l’annuncio del ritorno della Bella addormentata nel bosco di Rudol’f Nureev nella prossima stagione di balletto, anticipata dalla “Serata Nureyev” del mese scorso, ritorna il prossimo luglio l’unico classico del repertorio Nureev che dal Teatro alla Scala non se n’era mai andato: il Don Chisciotte.

La versione di Nureev mantiene inalterato limpianto drammaturgico originale, esaltando per lo più la vicenda di Basilio e Kitri; Petipa, invece, aveva dato centralità allatto bianco delle Driadi e soprattutto allamore dellhidalgo con Dulcinea. Nureev sfuma lelemento del carattere, enfatizzando la velocità, il ritmo e la comicità (anche parossistica) delle scene e aumentando notevolmente le danze d’ensemble.

Infatti, il corpo di ballo, che non è mai di contorno, ma sempre co-protagonista. Difficilissimi gli intrecci di diagonali, che con Nureev prevedono sempre geometrie che riempiono tutto il palco, in tutte le direzioni ‘a salireverso il fondo e a scendereverso la platea, ben affrontati con professionalità dai danzatori del Teatro alla Scala. Particolarmente presenti le geometrie nella festa di piazza che in una sorta di composizione ciclica apre latto I e chiude latto III col matrimonio. Firma peculiare di Nureev è linserimento noir delle ombre di Don Chisciotte, brevi parti (prologo e atto II scena 1, campo gitano) molto significative per la psicologia del personaggio chiave anzi Leitmotiv del balletto, che mi ricorda il famoso quadro illuminista di Francisco Goya El sueño de la razón produce monstruos [Il sogno della ragione genera mostri].

foto_2_Nicoletta Manni Timofej Adrijashenko in prova - ph Brescia e Amisano teatroalla Scala (3)Secondo la politica della direzione Olivieri, gli ospiti sono limitati al minimo indispensabile. Ecco che il prossimo Don Chisciotte vedrà soltanto danzatori di casa, con nuove coppie e tanti debutti. Ad aprire la prima sarà Nicoletta Manni, che ha già danzato il ruolo con Leonid Sarafanov (primo ballerino del Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo) e con Claudio Coviello (primo ballerino della Scala), ma che salirà sul palco accanto a Timofej Andrijašenko, che debutta invece nel ruolo di Basilio.

 

Seguirà il cast di Claudio Coviello e Virna Toppi. Di ritorno da un infortunio che non gli ha permesso di partecipare ad alcuna recita dello scorso “Corsaro” di Anna-Marie Holmes, ha già interpretato Basilio con Tamara Rojo (prima ballerina e direttrice dell’English National Ballet di Londra) e con Manni, mai con Virna Toppi, che ha già vestito l’abito rosso di Kitri con Antonino Sutera.

foto_3_Virna Toppi e Claudio Coviello prove in sala ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala (8)

Grande e atteso debutto per la coppia di Marco Agostino e Martina Arduino. Hanno già ballato insieme nel “Corsaro” come Lankendem e Gulnare e come Conrad e Medora. Due danzatori piemontesi che stanno offrendo una promettente partnership coreica, lui molto tecnico e forte che sta maturando i ruoli convincentemente, lei una “bomba” di capacità interpretative unite a solidissima tecnica e lavoro, come ha dimostrato in tutti i ruoli da Odette/Odile di Ratmanskij al “Boléro” di Béjart.

Tanti i debutti per gli altri numerosi ruoli che Nureev aveva ridisegnato, in particolare María Celeste Losa e Caterina Bianchi nella Regina delle Driadi, Gaia Andreanò e Caterina Bianchi nella damigella d’onore, Agnese Di Clemente in Amore, Nicola Del Freo in Espada. Accanto a loro altri danzatori che hanno già esperienza nei ruoli assegnati, come Christian Fagetti e Federico Fresi rispettivamente nel torero Espada e nello zingaro.

Domenico Giuseppe Muscianisi

Foto di Marco Brescia e Rudy Amisano (Teatro alla Scala): 1. Marco Agostino e Martina Arduino; 2. Timofej Andrijašenko; 3. Claudio Coviello e Virna Toppi.



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