30 maggio 2023

SIAMO TORNATI, E VOI?

Lettera del 20 settembre 2023


lettera arcip

Care lettrici, cari lettori, care autrici e cari autori, ci siamo lasciati con la mia lettera del 7 giugno scorso e abbiamo alle spalle una estate torrida da tutti i punti di vista e abbiamo, tra le altre sciagure una dolorosa dimostrazione dei guasti del clima di cui siamo responsabili, alla faccia di uno dei tanti “negazionismi” che appestano l’opinione pubblica.

In quella lettera dicevo: “Rileggendo molti articoli, un po’ a caso, mi sono accorto che oggi potremmo ripubblicarne molti con modestissimi aggiornamenti. È un’amara constatazione che porta con sé delle riflessioni su di noi, sul Paese e sulla Città.

L’elenco degli autori conta circa 350 nomi, alcuni hanno scritto una volta sola, moltissimi varie volte e molti sono diventati mano a mano quasi consueti autori in ogni numero. Si è formata oggi intorno ad ArcipelagoMilano quasi una comunità. È merito in particolare di questi ultimi se ArcipelagoMilano ha svolto il suo ruolo: quello di dare voce agli “inascoltati”. Abbiamo costruito insieme una voce libera a Milano.”.

Allora mi sono detto che, se mi fossi fermato, sarebbe stata una mancanza di rispetto per gli autori col disperdere quel patrimonio di intelligenza perché anche solo guardando cosa è stato letto a partire da giugno per arrivare sino ad oggi ho constatato che la nostra “miniera” di articoli è stata scavata con sorprendente continuità e quantità.

Da giugno ad oggi sono successe molte cose e la politica cittadina, ma non solo lei,  continua a degradare verso un vuoto riempito solo di slogan, di dichiarazioni, di iniziative acchiappa voti, di mobilitazioni fasulle dei cittadini, di autocompiacimeto per i cosiddetti successi dell’attrattività milanese.

La storia di una città si fà di giorno in giorno ma le sue radici sono nel suo passato, nel passato della sua classe politica e di questo suo passato ne troviamo tracce non irrilevanti negli articoli pubblicati a partire dal 2009, il giorno della nascita di ArcipelagoMilano.

Ho dunque deciso di ripubblicarne alcuni raggruppandoli per tema e scegliendo i temi più attuali, quelli coi quali ci si deve confrontare ancora oggi, cominciando dalla questione dello Stadio Meazza.

Ho scelto di editare queste raccolte in un file, che chiamerò Quaderni, in formato PDF, in modo che chi avesse interesse al tema possa scaricarli nella memoria del suo PC per averli sottomano e consultarli con facilità.

Mercoledì prossimo troverete sui vostri dispositivi una mail dal titolo: ArcipelagoMilano -Quaderni – Numero 1 – La questione dello Stadio Meazza e ne seguiranno altri.

quaderni 3

Venendo all’oggi dobbiamo aver presente che la sindacatura di Sala si avvicina alla sua scadenza e non può ricandidarsi  perché la legge lo impedisce. Dobbiamo cominciare a riflettere su chi potesse essere un nuovo sindaco: il tempo vola.

Normalmente chi sa di non poter essere rieletto, nell’ultimo periodo della sua sindacatura assume due atteggiamenti: libero dal vincolo di accontentare i suoi grandi elettori per mantenerne l’appoggio, prende provvedimenti anche impopolari che sarebbero necessari al bene dell’intera comunità, indifferente alle lobby del potere che ha accontentato sino a quel momento.

In alternativa si muove in modo di accattivarsi chi potrebbe garantire un “buon ritiro” nelle infinite pieghe della pubblica amministrazione, delle sue partecipate o nelle posizioni con cui chi governa o rappresenta i poteri forti può ricompensare i fedeli servitori.

Quest’ultimo sembra essere l’atteggiamento di Sala.

Potrebbe tentare questa via nel solco dello spoil system, nulla di nuovo sotto il sole italiano: lo spoil system è una prassi consolidata che consente di scegliere per incarichi pubblici i propri amici, in aperto contrasto con gli articoli 97 e 98 della Costituzione (1). Uno per tutti è l’esempio delle nomine in RAI.

Pensate invece a quanti hanno scritto denunciando che bisognasse tornare al merit system! per salvare il Paese dal suo declino.

Ne approfitto a questo punto per levarmi un sassolino dalle scarpe.

Da quando a Milano ci sono sindaci di sinistra, tutte le volte che io e chi scrive articoli su ArcipelagoMilano, prendiamo posizioni critiche verso il Sindaco e la sua Giunta ricevo bacchettate da chi ci accusa di fare il gioco della destra.

Vecchio brontolio di una classe politica che vede come nemici tutti quelli che, senza se e senza ma, non si appiattiscano sulle sue posizioni: brontola proprio chi ogni due per tre parla di libertà di stampa e di opinione. “La carità comincia in casa”, Charles Dickens.

Detto per inciso oggi facciamo molta fatica a considerare la Giunta Sala come una Giunta di sinistra. Vale quello che in un recente passaggio alla televisione ha detto Paolo Mieli a proposito dei periodi pre-elettorali, cito a memoria: ” Bisogna guardare a quello che i Partiti (e i politici aggiungo io) fanno e non a quello che dicono”, senza lasciarsi abbindolare dal diluvio di slogan.

Come dice Luigi Corbani – il promotore del gruppo WhatsApp Sveglia Milano, un pozzo a cui attingere idee sulla città – dobbiamo cominciare a preoccuparci della elezione del prossimo sindaco di Milano. Alle viste non c’è un candidato che abbia le caratteristiche che vorremmo: prima di tutte che non sia succube rispetto al mondo degli immobiliaristi e dei gruppi finanziari, che si opponga a qualunque ipotesi di privatizzazione e di alienazione del patrimonio pubblico, (la schiatta degli “oligarchi” nostrani), e che sappia circondarsi di assessori più competenti che ambiziosi.

L’identikit potrebbe continuare ma, purtroppo, più l’identikit si amplia e più è difficile trovare un candidato per il quale spendersi ma bisogna farlo comunque da subito la scadenza non è così lontana.

Concludo la mia lettera con un appello ai lettori e agli autori.

È sempre più difficile organizzare incontri. La città pullula in questo momento di convegni, riunioni ed eventi ai quali ovviamente non posso dedicare tutto il mio tempo, impegnato come sono nel “fare” il giornale.

Vorrei dunque che mi deste una mano e che vi attivaste spontaneamente mandando temi di dibattito, suggerimenti, vostre idee e anche veri e propri articoli perché voglio che ArcipelagoMilano resti una piazza virtuale ancora di più che in passato.

Non fatemi mancare il vostro contributo, la “buca lettere” è: redazione@arcipelagomilano.org.

Vi aspetto. Arrivederci

Luca Beltrami Gadola

1)

Articolo 97

Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico.

I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.

Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.

Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.

Articolo 98

I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.

Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità.

 



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