2 maggio 2023

Ilaria Lamera sarà la nuova Greta Thunberg

Lettera del 10 maggio 2023


lettera arcip 

Ilaria Lamera sarà la Greta Thunberg dell’edilizia milanese? Quando ho letto sui giornali che per protestare contro il caro affitti aveva piazzato la sua tenda davanti al Politecnico di Milano e che poco dopo altri studenti si sono uniti a lei, mi si è spalancato il cuore alla speranza. Come sempre per far muovere i governanti ci vuole un gesto clamoroso.

Naturalmente c’è chi si è subito agitato per mettersi in mostra con le solite dichiarazioni di solidarietà. Visibilità opportunista.

Il Sindaco ha dichiarato che per domani, giovedì 11 maggio, convocherà un tavolo con la solita troupe delle grandi occasioni. Della troupe questa volta faranno anche parte i Rettori delle Università.

La denuncia di Ilaria Lamera si aggiunge al coro di tutti quelli, e sono tantissimi, che si lamentano per i prezzi di Milano che è diventata senz’altro la città più cara d’Italia. Basta ad esempio fare la spesa al Super per accorgersi che tutti i prezzi sono aumentati nelle ultime settimane e non di poco: dal 10% in su.

Ilaria Lamera, ci ha messo la faccia e, forse senza volerlo, ha aperto la speranza ad altri giovani single o coppie che, come gli studenti, cercano disperatamente un tetto, se pure minuscolo per farsi una vita. Non dobbiamo nemmeno dimenticare che in molti alloggi assistiamo a fenomeni di sovraffollamento soprattutto nel caso di migranti ai quali stiamo facendo affidamento per contrastare la denatalità e perché abbiamo bisogno che col loro lavoro (regolare) l’INPS riesca a pagare le nostre pensioni.

Comunque se i dati dicono che gli stranieri irregolari a Milano son tra i 40.000 e  i 50.000 è chiaro a tutti che salvo quelli che stazionano 24 ore su 24 in strada, gli altri si ammassano in appartamenti affittati irregolarmente e sovraffollati. Di questi immigrati irregolari quanto lavorano in nero?

Dunque la notizia della attività di Ilaria Lamera era una buona notizia.

Qualche giorno dopo ecco un’altra buona notizia: Il 6 maggio si incontrano gli assessori Maran e Franco, rispettivamente responsabili del settore casa per il Comune e la Regione e mettono in calendario altre riunioni per concordare i termini del progetto di unificare i rispettivi beni, il patrimonio immobiliare di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà del Comune di Milano, affidato in gestione alla Società MM Spa e il patrimonio di ALER, l’Azienda Lombarda di Edilizia Residenziale.

Tanto per capirci ALER possiede a Milano circa 36.000 unità prevalentemente di alloggi oltre a box e negozi,  con almeno 70.000 famiglie e il Comune ne possiede 30.000 con un numero di inquilini di poco inferiore ad ALER insomma a Milano ci sono circa 150.000 cittadini che vivono in case di edilizia residenziale pubblica, circa il 10% della popolazione milanese. Sono dimensioni di popolazione come quelle di Ravenna, Livorno o Rimini.

Le vicende della gestione del patrimonio di edilizia residenziale del Comune sarebbero troppo lunghe da raccontare, in particolare la gestione affidata a terzi (Romeo Gestioni, Pirelli Re Property e Gefi) che, se non ricordo male, si chiusero con il contenzioso con Romeo Gestioni) per finire ad MM.

Da parte del Comune ora ci si affretta a predisporre una bozza di accordo da mandare in Regione dopo un esame da parte della Giunta.

Per quanto riguarda ALER l’inizio del disastro ha una data certa, il 1993. In quell’anno il Governo emana la legge 560, dicembre  1993, stabilendo che in ogni provincia deve essere alienata parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (non meno del 50%, non più del 75%), e che «sono soggetti a vendita gli edifici acquisiti, realizzati o recuperati a totale carico, o con concorso, o con contributo dello Stato.

Al governo allora c’era Ciampi, dall’aprile 1993 al maggio 1994. Il primo presidente del Consiglio non parlamentare della storia della Repubblica eletto da una eterogenea maggioranza trasversale comprendente DC,  PDS,  PSI,  PRI,  PLI,  PSDI,  Alleanza Democratica e Verdi. Una maggioranze che andava dalla DC ai Verdi. Nella scelta dei ministri, Ciampi non consultò le segreterie di partito, ma scelse personalmente e autonomamente gli esponenti del proprio Governo. Bei tempi!

Eppure un Governo così condannò l’edilizia residenziale pubblica a morte certa nella folle idea che il ricavato delle vendite fosse sufficiente alle spese di manutenzione degli immobili stessi.

Le vendite in parte fatte a prezzi inutilmente troppo bassi (prezzi elettorali), non diedero il gettito sufficiente a mantenere il patrimonio. Nel 2012 dissi in Consiglio ALER: di questo passo venderemo (se ci riusciremo) il penultimo appartamento per mantenere l’ultimo.

Comunque, per tornare a noi, prima che ci sia il primo incontro arriva lo stop della Regione: non se ne fa nulla. Come mai? Se avete ancora un po’ di pazienza cerco di spiegare il perché ma devo partire da lontano.

Nel 2011 il sindaco di allora, Pisapia, mi nominò membro del Consiglio di Amministrazione di ALER, un posto che spettava di diritto a un delegato del Comune. A metà del 1012, visto il disastro, scrissi una lettera a Pisapia manifestandogli il mio pensiero: bisognava assolutamente che i patrimoni immobiliari dei due enti facessero capo ad un solo ente, una società partecipata da Comune e ALER. Formulai alcune proposte tecnico-giuridiche per risolvere il problema.

Non ricevetti alcuna risposta ma una esperta gola profonda mi disse: “Non si farà mai perché i sindacati degli inquilini dovrebbero spartirsi il potere col rischio di una minore rappresentatività e i due enti, Comune e ALER perderebbero anche loro una posizione di potere clientelare che si tengono ben stretto”.

Nel settembre del 2013, all’approssimarsi della scadenza del mio mandato (aprile 2014) scrissi ancora una lettera a Pisapia chiedendo un incontro per illustrare la situazione, in particolare avrei voluto sottolineare che i crediti che il Comune vantava verso gli inquilini morosi messi a bilancio da Comune erano praticamente inesigibili.

Per mia fortuna, si fa per dire, nell’agosto 2013 scoppiò uno scandalo che riguardava un assessore regionale, Domenico Zambetti,  che aveva favorito l’assegnazione di un alloggio Aler e un posto di lavoro ad una parente stretta di un affiliato alla ‘ndrangheta. La cosa ovviamente non mi riguardava.

ALER e Comune di Milano azzerarono il Consiglio e io me ne andai felice di essermi sfilato da un posto nel quale si poteva rischiare di essere coinvolti in eventuali inchieste, anche solo come “persona al corrente dei fatti”.

Il sindaco Pisapia non ebbe la cortesia di ringraziarmi per il lavoro svolto nell’interesse del Comune.

In Comune le buone creanze non erano di moda allora e non lo sono certo adesso.

Il problema delle case sociali sarà travolto dalle “buone intenzioni” e seguirà la fine preconizzata da Leopardi (La ginestra):

. . . . . . .

A queste piagge
venga colui che d’esaltar con lode
il nostro stato ha in uso, e vegga quanto
è il gener nostro in cura
all’amante natura. E la possanza
qui con giusta misura
anco estimar potrá dell’uman seme,
cui la dura nutrice, ov’ei men teme,
con lieve moto in un momento annulla
in parte, e può con moti
poco men lievi ancor subitamente
annichilare in tutto.
Dipinte in queste rive
son dell’umana gente
«Le magnifiche sorti e progressive».

. . . . . . .

Leopardi aveva visto lontano anche in materia ambientale, o meglio era ed è il miglior conoscitore della italica gens.

Vi lascio con queste sconsolate parole leopardiane ma con l’invito a Ilaria Lamera e a chi la segue di non mollare. Come dice Gigi D’Alessio in una sua canzone “Non mollare mai!”, Qui parole e musica.

Luca Beltrami Gadola

 

 



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  1. alessandra nanneiMilano é la città più cara d'Italia? Ma non cara come i supermercati liguri, che fanno pagare a parte anche  la refrigerazione, aumentando i prezzi in un modo o nell'altro di almeno dl 30%- 50%.
    10 maggio 2023 • 09:39Rispondi
    • Pietro VismaraMa anche nei supermercati di Milano una bibita refrigerata costa di più di una a temperatura ambiente! Comunque credo che l'articolo si riferisse al costo della vita ingenerale (affitti, ecc) e non solo allo "spennare i turisti" in cui i liguri (e non solo) sono maestri...
      11 maggio 2023 • 09:01
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