5 aprile 2022
QUESTA NON È DEMOCRAZIA
Una riforma politica necessaria
Sabato sono stata alla manifestazione di FRIDAY FOR FUTURE, il mio cartello diceva: Arrendetevi, solo e soltanto diplomazia, ed era molto apprezzato.
I ragazzi hanno parlato della rapina capitalistica del pianeta, della necessità di unirsi tutti, persone e popoli per rendere l’esistenza possibile e sana per tutti. Accettare gli equilibri tra le forze della natura, accettare di adeguarsi a ciò che la natura pretende per farci vivere è l’unica via politica ed educativa che abbiamo. Ce lo dicono con la lucidità dell’infanzia, conserviamola!
I ragazzi sanno che si deve consumare meno energia e ricavare quella possibile in modo da non utilizzare i fossili né il nucleare. Sanno che tutto viene restaurato delle scelte sbagliate: la produzione di armi e il proprio armarsi se si rischia di dover venire a patti con i più poveri, nel proprio paese e rispetto agli altri Stati. Sanno che la democrazia si arresta alla porta della conoscenza, dell’accenno di una minore diseguaglianza, per questo la democrazia va pretesa nel proprio paese, nella gestione della propria città, del proprio quartiere, nel progresso della nostra eguaglianza di sapere, di reddito e potenza decisionale. Questa è la nostra pacifica battaglia. Sappiamo appoggiare questi giovanissimi e mantenerli saggi?
Liliana Segre dice che Zelenski è un eroe. Dunque odio e amore ancora come sempre ci devono governare scegliendo la nostra vittoria totale? Eroe chi impedisce agli uomini di scappare dalla guerra e li costringe a combattere oggi, dopo i libri di critiche scritte alla guerra che prevarica la vita? Eroe chi vuole coinvolgere tutto il mondo in un massacro per avere ragione del suo nemico? Eroe sì: nella abituale delega al coraggio di morire e far morire per una propria volontà, come i Kamikaze!
La morte nei campi di prigionia e tortura è l’unica eroina rimasta in vita: la vita resa e inerme. Questa è l’indicazione che tutti i morti ci hanno data. Preservare la vita non rispondendo con le armi è l’ardita prova della ragione, della fatica e del coraggio personali. Non penso la colpa sia stata quella di sottomettersi e non armarsi. La colpa è stata quella di delegare il potere a fare quello che il potere suggerisce agli animosi, e li soddisfa nella peggiore violenza e paura: armarsi e sconfiggere con le armi.
Difendere la vita di chi è al mondo, questo l’imperativo comune per cui fare sacrifici indicato dal pacifismo. La donna che decide di portare avanti una gravidanza per mettere al mondo e crescere un altro essere deve essere aiutata a vederlo vivere sano e colto, pacifico. Educato a contenere il suo dispiacere e non farlo divenire un’arma mortale, ma solo un lavoro della ragione, della riflessione, del convincimento. Della tolleranza soprattutto. Purtroppo tanto si è costretti a tollerare in un democrazia del tutto incompiuta. Tollerare ma agire per non tollerare di non avere parola più forte dei potentati economici. Non tollerare di mancare di istruzione che ci renda consapevoli di ciò che ci è utile e di quello che ci danneggia: nella ricerca scientifica; nella organizzazione della vita quotidiana; nei comportamenti collettivi. Tutto è celato oggi e indirizzato alla creazione dei grossi capitali da parte dei governi che dovrebbero essere fatti per il nostro bene. E’ questo il nostro accenno e negazione al contempo di democrazia occidentale!
Il potere ha compreso che farci delegare i governi con libere elezioni, libere sopra una piccola percentuale di votanti avveduti che viene eliminata, elimina ogni opposizione. Far votare è il miglior modo di ricevere il potere assoluto! Basta tacere ogni sapere dai media più influenti; guidare la cultura al godere della totale irresponsabilità! E poi andare alle elezioni in un mare di propaganda muta, di facce pagate da chi ha soldi, non preparando informazione vera, aperta agli studiosi e alle associazioni di attivisti. Voto che neppure viene rispettato con l’accesso alle minoranze!
Dovremmo pretendere il voto valido totalmente; ed una preparazione alle elezioni fatta di informazioni reali gestita dalle scuole di ogni ordine e grado, tutte le domeniche per un anno! Almeno questo! E’ questa la riforma necessaria, l’unica riforma politica indispensabile! La democrazia si ferma al solo accenno di gestire l’informazione capillare, ci fanno delegare al potere economico e politico già imperanti! Non è democrazia.
Antonella Nappi
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