7 dicembre 2021

NOTIZIE DA SESTO SAN GIOVANNI, CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

Storie di ordinaria macelleria sociale


caffa (1)

Sesto San Giovanni, giovedì 25 novembre 2021 alle ore 8.30, presidio antisfratto presso il Residence Puccini, Corteo e Presidio nella Piazza del Comune. “Nessuna famiglia in strada. Per una graduazione degli sfratti con passaggi da casa a casa”. Promotori: Comitato per il diritto alla Casa, Unione Inquilini Nord Milano e Centro di Iniziativa Proletaria-CIP Tagarelli. 

Aderiscono: ACLI, Asia Provinciale, AUSER, Giovani Sestesi, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Possibile, Partito della Rifondazione Comunista, Sentinelli di Milano, SICET, Sinistra Italiana, SPI CGIL, SUNIA Provinciale, UP – Su la testa. Nel grigio mattino milanese salgo sull’auto di Ermanno Ronda, Segretario del SICET Milano, andiamo al presidio.  

A Sesto, sotto una pioggia fine, di fronte al Palazzo del Comune, le famiglie, padri, madri, carrozzine, bambini, anziani, ombrelli, cappucci.  Mascherine. Marco De Guio, segretario dell’Unione Inquilini di Sesto, Bruno Cattoli, segretario dell’Unione Inquilini di Milano. 

Lo sfratto dal Residence Puccini è intimato a sette famiglie, sono una trentina di persone. Il comunicato dell’Unione Inquilini dice: donne con tumore, ragazzi, minori invalidi. Ne è responsabile il Comune di Sesto, che non ha provveduto al pagamento dell’affitto al proprietario del Residence ed è stato sfrattato dal Tribunale di Monza per morosità. A cura delle precedenti amministrazioni in questo residence erano state alloggiate famiglie in condizioni difficili, colpite da sfratto, in attesa di assegnazione della casa popolare.  

La Giunta leghista ha in programma – questione di settimane, prossimi mesi – lo sfratto di altre quaranta famiglie da alloggi privati assegnati in sublocazione dalla precedente Amministrazione negli anni 2013-2016. Sfratto anche per altre 20 famiglie alloggiate dalla precedente Amministrazione in esecuzione del “Progetto ARCA”, che la Giunta leghista ha abbandonato non appena si è insediata, nel 2017. 

A Sesto San Giovanni è prevista l’esecuzione di 670 sfratti. Eppure la Giunta leghista non riconosce lo stato di emergenza abitativa, non provvede all’assegnazione di 150 alloggi di proprietà pubblica, vuoti, decide decine di sfratti o ne è causa indiretta, come accade con lo sfratto del Residence Puccini intimato dal Tribunale di Monza.

Il sindaco Roberto Di Stefano e l’Assessore alla Casa Roberto D’Amico in questi quattro anni di amministrazione leghista sono stati ripetutamente condannati da Tribunali per avere violato la legge e negato sistematicamente il rispetto di diritti fondamentali a cittadini di Sesto. 

Il presidio antisfratto del 25 novembre 2021, mentre si oppone a queste politiche di macelleria sociale, presenta al Prefetto la richiesta della graduazione degli sfratti e del blocco degli sfratti dal Residence Puccini.

Presidio sotto la pioggia. Mi avvicino a un gruppetto di famiglia: un padre con il suo bimbo nella carrozzina, un ragazzino al suo fianco. Chiedo, perché sei qui? Mi risponde: “Sono qui perché sono in una condizione molto difficile”. Mi dà il numero del suo cellulare, chissà mai che io possa dargli una mano miracolosa. Chiedo al ragazzino, Omar, 11 anni, 1a media. Mi dice: “Sono qui per avere un lavoro da grande”. Un istante di silenzio. Omar è con noi, questa mattina, con il suo progetto che viene da lontano, attraversa questa piazza e va oltre.  “Non so bene che cosa succede oggi”, mi dice, “ma sono qui perché mio padre non sa bene l’italiano e io lo aiuto”. 

Avvicino un anziano: Antonio, ha una compagna, un figlio. E’ arrivato a Milano 25 anni fa dalla provincia di Bologna. E’ stato dipendente del Comune all’Ufficio Assegnazione Alloggi. Collabora con l’Unione Inquilini. “Ho saputo di questo presidio, sono venuto a portare solidarietà”. 

Avvicino un gruppetto di giovani.  Armando, studente, Mediazione Linguistica,  23 anni: “Sono arrivato da poco a Sesto, ma mi sento parte di questa comunità,  voglio aiutare le persone in difficoltà”. Marcello: la mia ragazza lavora con l’avvocato dell’Unione Inquilini. Sta succedendo una cosa terribile, questi sfratti. Una persona non dovrebbe trovarsi nella situazione di essere senza casa. Mi domando come chi comanda non si ponga la stessa domanda”.  Michele, 37 anni: “Penso che una casa e una vita dignitosa dovrebbero essere diritto di tutti, e in parte questi diritti sono scritti nella Costituzione. Non possiamo accettare che ci siano così tante persone senza casa e così tante case senza persone”. 

Ora il presidio arriva alla sua conclusione, l’avvocato dell’Unione Inquilini con parole ricche di passione informa sulla situazione, sulla risposta dell’Amministrazione, sulla mobilitazione che continua. Anche oggi abbiamo ottenuto un rinvio, fino a febbraio 2022, ma continuiamo la 

mobilitazione per ottenere che la Giunta presenti al Prefetto l’elenco delle famiglie che possono valersi della normativa per le morosità incolpevoli e ottenere l’assegnazione temporanea degli alloggi SAT, Servizi Abitativi Transitori.  

Abbiamo ottenuto un incontro con il Prefetto per martedì 30 novembre 2021, per sapere quali responsabilità la Prefettura intende assumere per sopperire alla latitanza della Giunta e per garantire il passaggio degli sfrattati da casa a casa. L’avvocato dà il quadro puntuale della situazione, 

prospetta la continuità della mobilitazione, indica le soluzioni che rivendichiamo: sono soluzioni possibili.  

Nel pomeriggio a Milano riceviamo il comunicato dell’Unione Inquilini (*).

Ora che la giornata del presidio è conclusa, devo dire che io per il mio viaggetto a Sesto san Giovanni  non sono partita  da Milano, dove vivo da quasi sessant’anni.  Io sono partita da Genova, la mia città, dai miei vent’anni, quando ho cominciato a dare un orientamento alla mia geografia, a sapere  che gli operai degli stabilimenti del ponente di Genova, dell’Ansaldo, dei Cantieri Navali, e gli operai di Milano, di Sesto, e gli operai di Torino erano  la classe operaia cosciente e organizzata  del Triangolo Industriale del Nord Ovest d’Italia.  A quale futuro andavamo incontro? A quali altri Triangoli Industriali, con quali cambiamenti, in quali condizioni?

Dati da Wikipedia, di cui Umberto Eco si diceva dipendente, e altri dati: 

Sesto San Giovanni – Città industriale alle porte di Milano, lungo l’asse con Monza, lambita dal fiume Lambro e dal sistema autostradale delle tangenziali, con il Capoluogo forma un continuum urbanizzato. La città è raddoppiata dal dopoguerra agli anni settanta passando dai 45.027 del 1951 ai 95.833 del 1981 poi, la popolazione si è assestata al ribasso, in seguito ai noti fenomeni di dimissione industriale intervenuti negli anni ottanta. E’ al secondo posto come numero di abitanti dopo il capoluogo, mentre è al terzo posto come densità demografica. Nell’ultimo decennio, con saldi naturali quasi sempre negativi, ha mantenuto stabile la popolazione grazie ai flussi migratori in entrata. La struttura per età e l’indice di vecchiaia (190,7) sono decisamente “maturi” Ragguardevole, infine, la presenza straniera al 17,5% dei residenti, la settima in percentuale nazionale. 

Storia del Comune – Ad sextum stava all’altezza della sesta pietra miliare lungo la strada antico-romana verso la Brianza e Como […] Nel corso del Novecento vi si insediò la più compatta concentrazione di industria pesante in Lombardia, con le ferriere Falck, Breda e i capannoni della Marelli. Contigua a Milano tanto da condividerne il percorso della linea 1 (“rossa”) della metropolitana, la città inclina oggi verso il terziario. Con il Municipio in stile razionalista (realizzato da Piero Bottoni, 1967) si è assicurata una citazione nei manuali di storia dell’architettura italiana.

Storia dei giorni nostri – 2017, Centrosinistra, crollo choc a Sesto: persa dopo settant’anni di governo. A Sesto San Giovanni era al potere dal 1946. Ma il 56 per cento non è andato ai seggi. Eletto sindaco Roberto Di Stefano, Forza Italia

Ma… Il Centro Sinistra non ha amministrato Sesto San Giovanni per settant’anni. In un tempo lontano dicevamo che l’amministrazione di Sesto era di sinistra. Apriamo domande?

Ultima ora – Sesto San Giovanni, l’ Unione Inquilini chiama a un  Nuovo Presidio Antisfratto, è indetto per il   9 dicembre 2021 (**)

Noi della Milano Metropolitana, residenti dove ha sede la Prefettura, la resistenza di Sesto San Giovanni ci riguarda? 

Franca Caffa

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  1. Marco Maria De GuioA Sesto è in atto da anni un esperimento politico gestito dall'ala più intransigente della Lega. L'obiettivo è l'allontanamento dalla città dei ceti più fragili (i poveri, immigrati o sestesi non importa). L'opposizione non può essere delegata solo alle forze che sul nostro territorio si muovono da sempre; è importante che il contrasto al progetto leghista venga individuato come importante anche da chi non è sestese.
    10 dicembre 2021 • 17:12Rispondi
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