26 ottobre 2021

È UN UCCELLO! È UN AEREO! È SUPERM…. NO, È SALA!!

“Ghe pensi mi” …ma a lui chi ci pensa?


photo-1623742982473-37a35590bb30

Le amministrative sono ormai un ricordo lontano, che sbiadisce nelle brume mattutine dell’ultima settimana di ottobre. La squadra di governo meneghino, presentata a tempo di record, dovrebbe essere pienamente operativa. Ma lavora sottotraccia come piace al Sindaco. “Poco poco, piano piano, come piace a noi” (cit.) Senza troppo clamore mediatico. Il che è un bene, se l’obbiettivo è quello di raggiungere il risultato voluto senza disperdere energie in futili annunci e battage pubblicitari, ma rischia anche di essere un fatto negativo se prevalesse la tentazione di sfuggire ai normali meccanismi di controllo democratici in nome di un efficientismo spinto. Come dire, non disturbate il manovratore. Ok, ma magari ogni tanto raccontateci cosa state facendo, così giusto per capire a che punto siamo e se è tutto limpido come il riflesso di un cielo azzurro sulla superficie di un laghetto alpino in un giorno d’estate.

Nel frattempo si è tenuto il primo consiglio comunale tra la solita spocchia di un Feltri annoiato e snob e un Bernardo in piena sindrome di Stoccolma, che quasi giurava eterna fedeltà a sua maestà Beppe Sala II, nelle sue prime dichiarazioni da neoeletto consigliere. Un Consiglio comunale in cui si fa fatica a distinguere tra maggioranza e opposizione, se ci limitiamo a leggere i virgolettati nelle cronache dei quotidiani. Un Consiglio in cui i 5 Stelle non sono più rappresentati, spariti con la stessa fugace inconsistenza delle scie luminose lasciate da quelle piccole meteore che solcano il nero della notte di San Lorenzo. Un Consiglio che dopo più di 30 anni si ritrova ad avere una donna presidente. Fatto certamente importante, ma se nel 2021 questa cosa deve essere sottolineata e diventa notizia, beh significa che ne dobbiamo fare ancora molta di strada…

Sicuramente più di quanta ne debba fare il cittadino tipo, secondo il Sindaco, per recarsi a comprare il pane o ad andare in Posta. Già. La città dei 15 minuti. Che poi tra andata e ritorno diventano 30. A me pare un’idea a metà tra il naïve e il retorico spinto, ma io sono il solito reazionario brontolone e negativo, quindi non datemi retta. Oh, io lo avevo un posto in cui andare a fare la spesa a meno di 15 minuti da casa, ma quel mercato comunale fu chiuso sotto Pisapia, con la velleitaria idea di farne un luogo del commercio a chilometro zero, e solo pochi mesi fa Sala Primo ne ha deciso la nuova funzione: il CASVA. Operazione meritoria anche se tardiva, portatrice di alta cultura, ma che non mi risolve il problema dei due etti di crudo “tagliato fino, me racumandi”.

Visto che lo slogan o il sottotitolo del secondo mandato del nostro Beppe è “ascolto tutti, ma poi decido io”, potrebbe essere utile mettere mano alla riorganizzazione dei Settori del Comune, le Direzioni, operazione invero mastodontica, ma necessaria anche se a perenne rischio di trasformarsi in fatica di Sisifo. Io sarò ingenuo e semplicione, ma penso che ci dovrebbe essere identità tra i Settori in cui è organizzata la macchina comunale e gli Assessorati. Altrimenti come si regolano i rapporti tra Assessore (nomina politica) e Direttore di Settore (nomina tecnica) nel caso di competenze e deleghe di più assessorati sullo stesso settore? Come gestire le priorità in caso di richieste che arrivano alla stessa Direzione da Assessori diversi?

Magari mi sbaglio, ma credo che sia un tema degno di essere approfondito.

Un’ultima considerazione, che parte sempre dalla frase di Sala sopra menzionata. Visto che stanno per arrivare tanti quattrini con il PNRR e visto che a questo giro so per certo che Sala porta sotto la camicia una T-Shirt con scritto “ghe pensi mi!”, invece della solita tutina blu con la S rossa in campo giallo, mi chiedo e soprattutto vi chiedo: ma a lui chi ci pensa? Non certo l’opposizione, come abbiamo visto. E nemmeno i cittadini che hanno abdicato con il loro astensionismo massiccio.

E quindi?

Fatemi sapere, son curioso…

Pietro Cafiero

Cara lettrice, gentile lettore, se sei arrivata/o qui, c’è voglia e bisogno di dibattito pubblico su Milano, indispensabile ossigeno per la salute della democrazia. Sostienici subito perché solo grazie a te possiamo realizzare nuovi articoli e promuovere il primato dei beni comuni per Milano. Attivati ora!



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


7 novembre 2023

CONTROCANTO MILANESE

Gianluca Gennai



24 gennaio 2023

GOVERNARE LA REGIONE NELL’ERA DIGITALE

Giuseppe Longhi



3 maggio 2022

MILANO E LE ALTRE

Agostino Petrillo



3 maggio 2022

1° MAGGIO. IL RUOLO DEL LAVORO

Francesco Bizzotto



19 aprile 2022

CITTÀ METROPOLITANA: OTTO ANNI DI PENE E STENTI

Valentino Ballabio



19 aprile 2022

UNA PASSEGGIATA DA FLANEUR

Oreste Pivetta


Ultimi commenti