6 novembre 2019

GIORNATA DELLA RICERCA 2019 DEDICATA A UMBERTO VERONESI

Il Comitato Claudio de Albertis premia gli studenti di due istituti lombardi


“Abbiamo istituito un Premio per progetti concreti mirati alla salvaguardia dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita” dichiara Carla De Albertis, Presidente del Comitato Claudio De Albertis. Sul palco del Teatro alla Scala di Milano, insieme al prof. Guido Kroemer che ha vinto il Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”, sono saliti anche gli studenti dell’Istituto Opere sociali Don Bosco-istituto “E.Breda” di Sesto San Giovanni (Milano) e quelli dell’Istituto I.T.I.S. P. Paleocapa di Bergamo, entrambi vincitori del Premio R Young Claudio De Albertis, finanziato dal Comitato De Albertis, novità dell’edizione 2019.

Bellon 10.11

L’8 novembre, protagonista è stata la scienza, la bussola che ci permetterà di orientare il nostro futuro. Kroemer ha scoperto nella restrizione calorica, in grado di indurre l’autofagia, un fattore chiave per la longevità. A lui è andato il Premio Internazionale “Lombardia è ricerca” dedicato alla memoria di Umberto Veronesi, il riconoscimento che da tre anni assegna un milione di euro alla migliore scoperta scientifica nell’ambito delle Scienze della Vita. A premiare il vincitore, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala e Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Veronesi.

Durante la mattinata, condotta da Alessia Ventura e Gerry Scotti, lo straordinario contributo del Comitato Premio Claudio De Albertis che da quest’anno ha istituito il “Premio RYoung” per proposte progettuali finalizzate allo sviluppo di Smart cities, città intelligenti, con particolare attenzione all’ambiente e alla qualità della vita. Una giuria di professionisti presieduta da Carla De Albertis ha decretato due vincitori a pari merito scelti tra 4 finalisti. A ciascuno di loro il Comitato ha consegnato 10.000 euro, più 3.750 euro per ognuna delle due scuole di appartenenza. Le due scuole finaliste, l’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” di Chiari (Brescia) e l’I.I.S Mario Rigoni Stern di Bergamo riceveranno invece un contributo di 1.250 euro l’una, per un totale complessivo del Premio di ben 30.000 euro.

“Smaltimento sostenibile dei rifiuti e gestione intelligente della mobilità” spiega Carla De Albertis “sono i temi dei due progetti vincitori ex aequo scelti dalla Giuria per l’attinenza al tema della smart city e per le ricadute positive in termini di qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini.”

“Trash is better with typh=throw your packaging here” è il progetto presentato dagli studenti dell’Istituto Opere sociali Don Bosco-istituto “E.Breda” di Sesto San Giovanni (Milano), indirizzo Meccanica e Meccatronica. Giacomo Tironi, Giacomo D’Adda, Andrea Tagliabue, Emanuele Frigerio e Riccardo Riva sono gli inventori di TYPH, un cestino “intelligente” in grado di compattare e smistare i rifiuti provenienti dalla ristorazione automatica e quelli di piccola taglia. Grazie alla compressione di ciascun rifiuto, il prodotto in pochi passaggi permette di ridurre del 70% l’ingombro dei prodotti di scarto oltre a che dividerli per il tipo di materiale. In questo modo è possibile attuare una raccolta differenziata intelligente che migliora l’ecosostenibilità delle aree break. Dopo aver inserito il rifiuto in TYPH e al termine del procedimento di smistamento e compattazione sopra descritto, l’utente riceve una sorta di “premio” in buoni d’acquisto di ulteriori snack e bevande pari a 0,02€ (2 cent) per ogni rifiuto inserito nel cestino.

Il secondo progetto vincitore porta la firma degli studenti della classe quinta EA dell’ Istituto I.T.I.S. P. Paleocapa di Bergamo. Michele Zanetti, Riccardo Pitzianti e Marco Facoetti hanno ideato “Green City Bus”, per la gestione intelligente del traffico. È stato creato un plastico di una città, con al centro un incrocio semaforico con doppia corsia per ogni careggiata. Una corsia è per il transito delle automobili e mezzi privati, la seconda viene utilizzata solamente per i mezzi pubblici, come il pullman di linea. Il semaforo compie il ciclo facendo passare sempre le auto, ma appena il sensore riconosce l’autobus, il ciclo viene interrotto e fa attraversare in sicurezza il mezzo pubblico dandogli la precedenza. L’obiettivo è avere mezzi più veloci all’interno del traffico cittadino e quindi invogliare le persone che vivono all’ interno delle città a non utilizzare i propri mezzi. Il sistema semaforico inoltre viene azionato da un telecomando che potrebbe essere fornito ad ogni mezzo di emergenza. Alla pressione del pulsante, il semaforo entra in modalità di emergenza facendo lampeggiare la lampada rossa. Tale lampeggio avvisa tutti gli autisti di una situazione di emergenza, i quali liberano l’incrocio facilitando il passaggio e mettendolo in sicurezza.

“Il bilancio è positivo abbiamo avuto importanti riscontri” commenta il Presidente Fontana. “L’innovazione e la ricerca sono ambiti verso i quali la Regione dedica impegno e attenzione. Siamo convinti che se vogliamo un futuro migliore, se vogliamo che la nostra Regione continui a essere un punto di riferimento del nostro Paese, ma anche dell’Europa, dobbiamo impegnarci in questa direzione. Il modello lombardo dovrebbe essere esportato nel resto d’Italia, dove purtroppo non c’è la stessa sensibilità”. Molto “made in Lombardia” si sta producendo, come l’etichetta digitale per la conservazione dei farmaci che ne segnala la scadenza oppure la più grande stampante 3D che fabbricherà ponti. La prima al mondo si trova a Chicago per realizzare edifici.

Cristina Bellon



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