12 settembre 2019

C’ERA UNA VOLTA A… HOLLYWOOD

Nelle mani di un grandissimo burattinaio


BragaRegia di Quentin Tarantino
Con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie …
Genere: commedia, drammatico
Produzione: Usa, Regno Unito 2019
Durata: 161 minuti

A Cannes sono stati sette i minuti di standing ovation per il nuovo film di Tarantino. C’era una volta a… Hollywood era uno dei film più attesi dell’anno. Il cast stellare composto dalla triade Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie ha conquistato il pubblico ancora prima di uscire nelle sale dei cinema. Lo dimostrano gli incredibili incassi che la pellicola ha raggiunto fino ad ora: 312,7 milioni di dollari.

Questa è la storia del cinema, di come si fanno i film, di come funzionano tutti gli ingranaggi del set. Potrebbe sembrare l’ultimo grande film di un regista che ama e conosce molto bene il suo mondo, ma non lo è. Hollywood, fine degli anni 60’. Due grandi amici Rick Dalton (DiCaprio), attore televisivo, e Cliff Booth (Pitt), sua controfigura, ci trascinano nell’industria cinematografica di Los Angeles. Il primo vive nel lusso ma sta per essere distrutto dallo star system, mentre il secondo, che vive dietro un Drive In con il suo cane, sta già affondando. Sullo sfondo, invece, scorrono gli omicidi della famiglia Manson e la tragedia di Sharon Tate, vicina di casa di Dalton, interpretata da Margot Robbie.

Una pellicola molto particolare, a partire dal titolo che richiama C’era una volta il west di Sergio Leone. “Il nome di questo film mi piaceva così tanto che non l’ho mai detto in questi cinque anni di scrittura. Non l’ho mai pronunciato ad alta voce perché non volevo che finisse nell’atmosfera e che qualcuno me lo rubasse” svela il regista in un’intervista. Qui non si tratta di un’opera qualunque, questo non è il classico Tarantino. Non stiamo guardando Bastardi senza gloria. Bisogna spogliarsi di tutti i particolari e le aspettative che da sempre hanno caratterizzato i lavori di Quentin e guardare questa pellicola con occhi nudi.

Agli spettatori, il regista offre un viaggio in un universo dove realtà e finzione continuano a mescolarsi. Si potrebbe definire metacinema tarantiniano: il set termina e inizia la realtà, per poi catapultarsi ancora una volta in un racconto di fantasia. Crediamo di sapere come andrà a finire, ma ci dimentichiamo di essere burattini nelle mani di un grande burattinaio.

Braga2

1969. Anno della rivoluzione culturale, l’industria e la cultura hollywoodiana cambiano, si cerca di sopravvivere o mantenersi vivi. DiCaprio incarna perfettamente il sentimento di afflizione di alcuni attori tagliati fuori da questo mondo. Il suo personaggio è angosciato dalla sua mortalità e dal fatto che l’industria cinematografica possa andare avanti senza di lui. Spiega, infatti, di aver parlato “molto con Tarantino e ci siamo chiesti come rendere vera l’anima di questo mio personaggio. Così abbiamo immaginato dettagli che potessero portare all’esterno la natura di quest’uomo e pensato a battute, atteggiamenti e momenti particolari per dare l’idea”.

Forse i veri amanti del cinema riusciranno ad apprezzare fino in fondo questo film e riusciranno a guardarlo senza superficialità. È una vera lettera d’amore che risponde alla domanda: “Che cos’è il cinema per il regista Quentin Tarantino?”

Samuela Braga

Voto da (1 a 10)? 9,1



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


15 maggio 2021

IL PRIMO CONCERTO DAL VIVO

Paolo Viola



15 aprile 2021

CHE NE SARÀ DELLA NOSTRA MUSICA?

Paolo Viola



19 marzo 2021

LE DONNE NELLA MUSICA CLASSICA

Paolo Viola



3 marzo 2021

UNA STORIA DI MUSICA

Paolo Viola



21 febbraio 2021

I NON-LUOGHI DEL CORONAVIRUS

Cristina Bellon



19 febbraio 2021

BACH E VACCHI A CONFRONTO

Paolo Viola


Ultimi commenti