6 luglio 2019

CASE ALER. UN CASO DI STALKING

Ci voleva tanto per intervenire. Oggi la "vecchia guardia" lo ha fatto


Quartiere ALER Magenta, Milano, via Andrea Verga. “Infissi fatiscenti, muri scrostati, balconi con rischi di sgretolamento parziale e infiltrazioni d’acqua”. In data 27 aprile 2019 Baggio Today annuncia il sopralluogo di Nicola Di Marco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: “Gli inquilini mi hanno chiamato per mostrarmi alcune situazioni di degrado. Per questo stabile avevo già segnalato numerose criticità ed Aler in risposta ha preannunciato interventi manutentivi, che monitoreremo, mirati principalmente alla bonifica dell’amianto ancora presente negli scantinati e alla manutenzione degli aggetti balconi e canali di gronda”.

caffa-00

E’ accaduto, ALER ha effettuato l’intervento preannunciato. Salgo per le scale e le pareti vestite di nuovo mi accompagnano uno scalino dopo l’altro, mi dicono che dopo tanti anni qui la dignità dell’abitare ora è rispettata. Un cartello all’ingresso annuncia l’intervento, mirato alla bonifica dell’amianto. Facciamo festa per questa assunzione di responsabilità e al tempo stesso ci proponiamo di fare il punto sulla questione amianto nelle case popolari di Milano?

Osserviamo anche che in via Andrea Verga l’intervento non è stato condotto con la partecipazione degli abitanti, non è stato un intervento integrato: questa cultura significativamente manca, è inascoltata da così tanto tempo la voce che si leva dal basso a chiederla. Così una condizione di violazione delle regole che gli inquilini hanno segnalato è caduta nel vuoto. Tuttora, al termine dell’intervento, solai e cantine custodiscono oggetti che gli abitanti intendono conservare, ma sono anche in molti casi deposito di rifiuti.

Un tempo l’Istituto Autonomo Case Popolari di Milano provvedeva ogni due anni allo sgombero di cantine e solai, invitando gli inquilini a esporre il materiale che intendevano eliminare. Non poteva accadere che un inquilino prepotente si appropriasse di più cantine, di più solai. Non poteva accadere che al momento di un’assegnazione l’addetto dell’Istituto, costatando che la cantina di pertinenza dell’alloggio assegnato risultava occupata, sorvolasse sull’irregolarità e trovasse un rimedio consegnando all’assegnatario una cantina qualsiasi.

Nei quartieri di case popolari colpiti da politiche di degrado e di esclusione è invece accaduto nel corso di decenni, quando le condizioni critiche della gestione IACPM sono diventate sempre più critiche nel tempo della gestione ALER, nella corresponsabilità di tutte le altre Istituzioni ed Enti preposti alla questione delle case popolari, ciascuno per la sua competenza.

E’ accaduto ben altro, nel corso di decenni: cantine e solai usati come luogo di spaccio. E’ accaduto ben altro, nel corso di decenni: cantine e solai usati come abitazione di persone senza casa, fra depositi di rifiuti e frequentazioni di spacciatori e tossicodipendenti. E’ accaduto che fredde voci di scandalo si levassero per questo uso illecito delle cantine e dei solai, mutati in abitazioni. Comprensibili preoccupazioni per la sicurezza. Però, quante voci di compassione o di sdegno per la condizione di persone senza casa costrette ad abitare in cantine e solai?

caffa-01

Quartiere ALER Magenta, Milano, via Andrea Verga. Ne ho scritto su Arcipelago Milano il 3 aprile 2018: “Periferie: Un racconto in tre tempi. La realtà del quotidiano”. Cara lettrice, caro lettore, ti chiedo di rileggere il mio racconto di due anni orsono. Raccontavo la persecuzione di cui era oggetto da venticinque anni una famiglia da parte di una vicina di casa. Si erano rivolti a tutti: Regione Lombardia, Comune, IACPM/ALER, Prefettura, Questura, Carabinieri … Infine, si sono rivolti al Comitato degli Inquilini Molise-Calvairate-Ponti. Mi sono fatta carico personalmente di questa vicenda, nel contesto della questione di carattere generale: quali comportamenti di abuso e di prepotenza nelle case popolari da parte di abitanti nei confronti di vicini di casa “più deboli”.

In vari casi, comportamenti di abuso e di prepotenza, di minacce nei confronti di custodi. Anch’io per tanti, tanti anni mi sono rivolta a tutti. Infine, una schiarita. Il nuovo presidente ALER, Mario Angelo Sala, dichiara di voler assumere una responsabilità. Un incaricato ALER verifica che i comportamenti di persecuzione sono reali. Ora, dunque, ALER provvede? No, c’è un cambiamento di rotta, ALER, nella sua infinita discrezionalità, non provvede. E poi? E poi, nel giugno 2018, improvvisamente nella scala di Via Verga in cui abitano la famiglia perseguitata e la persecutrice compare l’avviso che allego.

Leggilo bene, cara lettrice, caro lettore. “Atti persecutori. Stalking, art. 612 bis. Si fa presente che in questa scala si sono verificati episodi che le autorità interpellate hanno definito come inquadrabili nei dispositivi di legge relativi a …” .L’avviso è firmato dal presidente, dal direttore ALER? No, è firmato dalla custode. La custode si augura che i comportamenti “inquadrabili nei dispositivi di legge”, ecc, abbiano a cessare. Firmato dalla custode: succede in Italia, a Milano.

Caffa-02

A seguito di questo avviso sono cessati i comportamenti inquadrabili nei dispositivi di legge relativi a…? Non sono cessati. Se possibile, sono diventati più violenti, accompagnati da parole di sfida.

Ultimo atto, giugno 2019: l’avv. Domenico Ippolito, ripristinato nel suo vecchio ruolo di direttore generale ALER, interviene. L’inquilina persecutrice è trasferita in altro stabile ALER.

Che racconto è il mio? Riguarda destini di persone, di famiglie? L’intervento del direttore generale ALER è un segnale per tutte le case popolari di Milano? Questione complessa! Consigliere Nicola di Marco, ne riparliamo? Altri potrebbero ascoltare, a fin di bene?

Franca Caffa



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


16 maggio 2023

A QUARTO OGGIARO OGGI SI VIVE BENE

Gianluca Gennai






21 dicembre 2021

DICEMBRE 2021. UN MESE DI SFRATTI

Franca Caffa



7 dicembre 2021

LE “BUONE INTENZIONI” DI MARAN SULLA CASA

Sergio D Agostini



7 dicembre 2021

MARAN, UN NUOVO ASSESSORE AL DEGRADO URBANO

Roberto Schena



23 novembre 2021

CHI RACCONTA LA PERIFERIA?

Franca Caffa


Ultimi commenti