23 aprile 2019

IL CAMPIONE

La forza della passione


BragaLa forza della passione
Regia di Leonardo D’Agostini
Con Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano
Genere: drammatico, commedia, sportivo
Produzione: Italia, 2019
Durata: 105 minuti

Quante volte abbiamo maledetto uno dei nostri professori? Quante volte invece è stato proprio un insegnante a cambiarci la vita? Questo è il caso del calciatore romano Christian Ferro, Andrea Carpenzano nel film, la cui esistenza viene stravolta dall’arrivo di un professore di letteratura, filosofia e storia. Così esordisce Leonardo D’Agostini, regista all’opera prima. Il campione è uno “sport movie all’americana sceneggiato da Giulia Steigerwalt che, americana, lo è di nascita”.

Vivere giorno per giorno essendo pagati per allenarsi e giocare a calcio. Chi non sognerebbe una vita del genere? Anche se Christian sembra avere tutto, non è così. Nonostante i soldi, una fidanzata influencer, una casa enorme e tantissimi fan rischia di perdere tutto. A causa della sua mancata disciplina, il presidente della Roma decide di far affrontare l’esame di maturità al giovane attaccante. Non c’è nessuno in grado di cambiare l’atteggiamento adolescenziale di Ferro. Ci riuscirà il nuovo professore Valerio Fioretti? Tra i due uomini si creerà un rapporto quasi padre-figlio poiché l’uno cambierà la vita dell’altro.

Non c’è molto di originale nella trama, già vista in altre pellicole. Non è certo il primo caso dove vediamo un ragazzo somaro e l’insegnante supereroe. Ma ciò su cui bisogna riflettere sono i due temi principali. La necessità di non desiderare un valore riducibile a moneta e l’insoddisfazione della nuova generazione nell’osservare e subire le decisioni altrui.

Di sicuro la scelta degli attori è il punto forte del film. Alla domanda “Ti sei ispirato a qualche calciatore?” Carpenzano risponde: “Nei ricordi c’è qualcosa che cerchi di far emergere. Ricordo le storie di Balotelli e Cassano che mi hanno sempre fatto ridere.” Dotato di talento, fisicamente giusto, abile nel recitare e capace di non esagerare Carpenzano colpisce nel segno. Stefano Accorsi, in un intervista, rivela che ”lo sport è una maniera magnifica per parlare di tante altre cose. In quale altro ambiente, se non nel calcio, si può raccontare la parabola di un giovane uomo che ha così tanto successo e, allo stesso tempo, così tanti problemi? Sono pochi gli ambienti nei quali si possono raccontare storie estreme che diventano un simbolo.” Ci sono molte insidie nel mondo dello sport. “Infatti” – continua l’attore- “bisogna fare tanta attenzione in fase di scrittura e di concezione del progetto”.

I produttori Matteo Rovere e Sydney Sibilia, insieme a Leonardo D’Agostini, hanno mescolato attori più grandi di età e di esperienza con attori più giovani. Tutto ciò risulta molto naturale perché è un progetto che parte dall’emozione e che arriva al pubblico. Il film ha avuto un grandissimo lavoro di scrittura e riscrittura, mentre la sceneggiatura è ricca di dialoghi ben costruiti e divertenti.

Il Campione è un film coraggioso, costruito molto bene nel momento della conoscenza tra i due protagonisti, anche se un po’ sbrigativo nella fase della crisi. È una storia che merita di essere raccontata.

Voto(da 1 a 10) 9.

Samuela Braga



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