4 aprile 2019
LA CONSEGUENZA
Vincitori o vinti?
Regia di James Kent
Con Keira Knightley, Alexander Skarsgard e Jason Clarke
Genere: drammatico, sentimentale
Produzione: Gran Bretagna, USA, Germania 2019
Durata: 108 minuti
Adattamento del romanzo The Aftermath di Rhidian Brook, co-sceneggiatore nel film, La conseguenza racconta una tempestosa storia d’amore, di rabbia, di peccati avvenuti nel presente, ma anche episodi affioranti dal passato. Rachael, protagonista del melodramma, dovrà compiere una scelta nella Amburgo postbellica. Amico o nemico? Inglese o tedesco? Vincitore o vinto?
L’inverno freddo e tagliente della Germania del 1946 vede desolazione e distruzione mescolarsi alla passione. Rachael giunge nella nazione antagonista per ricongiungersi con il marito Lewis Morgan, alto ufficiale inglese incaricato di ricostruire Amburgo. Ai Morgan viene affidata la dimora di Stefan Lubert, celebre architetto tedesco prima della guerra, ora destinato a fare l’operaio. La coppia condividerà la villa con i suoi proprietari: il vedovo Stefan e sua figlia. Vivendo sotto lo stesso tetto, l’odio si trasformerà in Eros oppure rimarrà tale?
All’inizio del film Stefan (Alexander Skarsgard) è un uomo distrutto per la perdita di sua moglie, la figlia lo incolpa della morte della madre e, inoltre, non gli rivolge la parola. L’uomo cerca disperatamente qualcuno con cui sfogarsi e purtroppo incontra Rachael (Keira Knightley). Lei odia la Germania e i tedeschi perché li ritiene responsabili della distruzione della sua famiglia. Farà di Stefan il capro espiatorio del suo odio fino a che, il dolore delle loro perdite, non li farà avvicinare.
È una storia di “ricostruzione”. Amburgo e il continente tedesco devono essere ricostruiti dopo essere stati rasi al suolo. La relazione tra i Morgan deve ripartire da zero, deve essere salvata a causa della loro perdita. Passo dopo passo e mattone dopo mattone ci si può riuscire. Ma anche il cuore infranto di Stefan deve essere aggiustato. Rachael, quindi, di che anima distrutta si occuperà?
“Credo di aver deciso di partecipare” al film – spiega Keira Knightley – “perché leggendo il copione mi sono totalmente identificata con il personaggio. Come essere umano, ho letto quella storia e ho sussultato. Rachael non si comporta sempre molto bene, ma ho compreso totalmente perché lo facesse“. È una donna sola e, a rendere tutto più solitario, c’è l’abisso che la separa da suo marito. Colui che dovrebbe starle vicino è irraggiungibile e incomprensibile.
Jason Clarke, Lewis nel film, è alle prese con il personaggio più complicato. Improvvisamente è diventato colonnello, passando dai banchi di scuola al campo di guerra. Non è un uomo che si arrende. Quando tutto sembra andare in pezzi lui continua a cercare di ritrovare la sua umanità. “Lewis capisce che tutti hanno il diritto di essere felici. Ha ragione quando afferma di non essere in debito con nessuno per la sua felicità. Nessuno ha chiesto quella guerra. La maggioranza non l’ha voluta, ma ne ha pagato le conseguenze” ci spiega l’attore.
Cos’altro aggiungere se non che il regista James Kent è un abile autore e sa ciò che fa. Ha la capacità di lasciar parlare le immagini senza la necessità di dover spiegare ogni dettaglio.
Samuela Braga
Voto (da 1 a 10) 10. Correte nelle sale in molti!