14 febbraio 2019
SE ANSELMO DIVENTA COPPERMAN
Supereroi e autismo nel nuovo film di Argentero
14 febbraio 2019
Supereroi e autismo nel nuovo film di Argentero
Regia di Eros Puglielli
Con Luca Argentero, Antonia Truppo, Galatea Ranzi
Genere: drammatico, commedia
Produzione: Eliofilm, Rai Cinema, 2019
Durata: 94 minuti
Wikipedia definisce l’autismo come “un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi”. Anselmo, protagonista del film, ci mostra però un altro lato di questa condizione fisica e mentale. Ci descrive il mondo visto dai suoi occhi dolci facendoci riflettere sulle decisioni sbagliate, sugli insulti e su tutte le parole sprecate.
Copperman è la storia di un bambino che non è mai cresciuto e che sogna di essere un supereroe per poter salvare il mondo. Nel film, non si parla mai di “autismo” ma si percepisce che il protagonista ha qualcosa di speciale. È molto sensibile ed è fissato con i colori e con i cerchi. Il giallo è il colore che odia, lo fa stare male. Solo il cerchio disegnato con il gessetto verde, sulla sua lavagnetta, lo tranquillizza. “Ritardato”. È così che lo chiamano.
Il regista affronta un tema inusuale, ma lo fa con rispetto e con naturalezza. Tratta un sogno infantile, come quello di diventare supereroe, in modo realistico senza dover usare effetti speciali. Crea una semplice armatura di rame e la fa indossare ad Anselmo per le vie della sua città. Avere poteri speciali non è solo un desiderio, ma un modo per affrontare i problemi della vita.
Spoleto fa da sfondo. La tranquillità del paesaggio affianca le vicende chiassose e animate della vita cittadina. L’infanzia di Anselmo viene raccontata con colori caldi e vivaci. Puglielli, il regista, non lascia nulla al caso: dal passaggio a livello all’inseguimento con i pattini, dallo scontro tra la bici e lo scuola-bus all’inquadratura delle macchine, dai colori alla luce…
Gli attori? Non si può non parlare della meravigliosa performance di Luca Argentero, sicuramente una delle migliori della sua carriera. Sembra essere entrato nella parte a tal punto da farci dimenticare che sia un attore. Con le sue ottime capacità recitative, riesce a rispettare l’handicap e a non esagerare. Rivela di non aver studiato come comportarsi, ma di aver elaborato molte informazioni, poi tradotte in gesti e in mimica facciale. Di fronte alla parola diverso replica: “Se tu interpreti la diversità come un modo speciale di vedere le cose, questa ti crea addirittura una strada alternativa. Siamo tutti conformati con la definizione di normale, ma che cos’è normale e che cos’è diverso?”.
Lo scopo di Eros Puglielli è quello di rendere Anselmo non diverso dagli altri, ma unico e speciale attraverso i super poteri. Il suo grande cuore e il suo coraggio riescono a trasformare la disabilità in un punto di forza. Tutti possono trasformarsi in Copperman, quello del regista è un invito ad esserlo.
L’entusiasmo e le grandi doti del cast sono coinvolgenti e, infatti, dispiace ammettere che nella seconda parte della pellicola si nota un calo. Forse per la ripetitività delle situazioni o forse per la mutevolezza della storia che si fa meno convincente. Peccato, perché questo è un film dove non vorresti criticare i difetti perché ne vedi già abbastanza nella società umana ritratta.
Samuela Braga