3 aprile 2018

cinema – INSYRIATED


Data di uscita: 22 Marzo 2018
Genere: Drammatico, Guerra
Regia: Philippe Van Leeuw
Attori: Hiam Abbass, Diamand Abou Abboud, Juliette Navis
Paese: Belgio, Francia, Libano
Durata: 85′
Distribuzione: Movies Inspired

 cinema_13Questo film l’ho visto da solo. Probabilmente dev’essere stato il modo in cui l’ho proposto ai miei amici: «un’intera giornata insieme a una famiglia siriana chiusa in un appartamento a Damasco sotto le bombe. In lingua con sottotitoli in italiano». No grazie, ma non hai niente di meglio da fare? Aiuto, che tristezza, vieni a bere piuttosto. Nemmeno per idea, non ho voglia di deprimermi!

Comprendo l’altrui punto di vista, ma non lo condivido. Insyriated è un film utile, oltre che bellissimo. Certo, non è di facile digestione. Uscendo dalla sala non viene voglia di sorridere come Visages Villages, ma vedere questo film significa per forza di cose farsi un esame di coscienza. Philippe Van Leeuw ci ha fornito scientemente un mezzo per empatizzare con delle persone che sono tali e quali a noi, ma costrette in una situazione che, complice il (pun intended) bombardamento mediatico, spesso ci attraversa troppo velocemente, lasciando appena qualche sparuto punto interrogativo.

Invece Insyriated ci mette di fronte tutta l’umanità, la dignità, la voglia di vivere normalmente di Oum Yazan, madre fiera e donna orgogliosa, che insieme alla sua famiglia allargata non ha intenzione di abbandonare l’appartamento in cui è cresciuta. Quell’appartamento e le vicende che vi si svolgono sono raccontate in un modo per cui è impossibile non immedesimarsi. Le scene che si dispiegano lentamente, nel silenzio, danno tutto il senso dell’attesa, dell’impotenza e dell’aspettativa tragica che vive questa famiglia. Eppure la cosa importante è continuare a vivere: si fanno i compiti, ci si preoccupa della polvere sui mobili, si fumano sigarette e si prepara da mangiare, perché «la guerra finirà presto», e non bisogna darsi per vinti anche se l’acqua è poca. E cadono le bombe. E qualcuno bussa alla porta. Ma chi è? Cosa vuole? Sono ladri? Cecchini? Per tutta la durata del film non avrete pace. Promesso.

Per quanto il film inceda lentamente e tratti temi poco simpatici, per quanto possa non invogliare alla visione, guardare Insyriated è un esercizio di umanità, necessario, aggiungerei. Ci si trova al centro della propria coscienza, a rendere conto e chiedere ragioni anche se ragioni non ce ne sono. Attraverso tre splendidi, fortissimi, coraggiosi personaggi femminili Philippe Van Leeuw racconta il dramma di una famiglia, e lo sublima in quello di milioni di persone costrette a vivere la medesima situazione. Non sarete risparmiati, non uscirete dalla sala soddisfatti. Probabilmente ve ne andrete in silenzio, con la coda tra le gambe. Sentirete le viscere pesanti come piombo e un senso di colpa diffuso e intangibile. Non preoccupatevi, è normale. È soltanto il film che compie il suo magnifico e terribile dovere.

Oscar Beccifanti

Questa rubrica è a cura dei Cinefili del Venerdì
rubriche@arcipelagomilano.org



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali



Sullo stesso tema


2 novembre 2019

MARTIN EDEN

Jacopo Gardella



28 settembre 2019

HONEYDEW: ON THE EDGE OF ILLEGALITY

Francesco Cibati



20 maggio 2019

PORTARE LA BOSNIA A MILANO

Francesco Cibati



23 aprile 2019

IL CAMPIONE

Samuela Braga



20 febbraio 2019

UN’AVVENTURA

Samuela Braga



14 febbraio 2019

SE ANSELMO DIVENTA COPPERMAN

Samuela Braga


Ultimi commenti