7 novembre 2017
GLI ASTEROIDI
di Germano Maccioni [Italia, 2017, 91’]
con Riccardo Frascari, Nicolas Balotti, Alessandro Tarabelloni, Pippo Delbono, Chiara Caselli
Gli asteroidi sono corpi celesti che, potremmo dire, non sono riusciti ad aggregarsi e a diventare pianeti; possono uscire dalla loro orbita gravitazionale ed essere attratti da quella di altri pianeti e rischiano collisioni violente. Come asteroidi fuorusciti dalla loro orbita si muovono i protagonisti del film di Germano Maccioni. Sono tre ragazzi, disorientati, che vivono nella provincia bolognese.
Si muovono tra i paesaggi distrutti dalla crisi e ricchi di macerie fisiche, come i capannoni che popolano la bassa, ideologiche e spirituali. Anche i paesi hanno perso la loro identità; sopravvive il bar con le slot machines, qualche balera rigidamente frequentata da generazioni più che adulte. Persino le insegne dell’Emilia rossa, quelle delle sezioni del Pci che si illuminavano come quelle dei negozi, si sono arrese. Solo una giovane universitaria le custodisce in un magazzino, anche se si sono fulminate.
Questo il palcoscenico in cui si muovono tre diciannovenni: Pietro, arrabbiato col padre suicida e la madre che rimasta al verde vorrebbe trasferirsi a Milano; Ivan che non vuole lavorare in fabbrica come il padre sindacalista; Cosmic, l’amico strano, quello che in seguito a un incidente non è più in sé, ma vaticina come un profeta di sventura l’arrivo di un asteroide che porterà alla fine del mondo.
I tre cercano di cavarsela: Pietro bigiando scuola, Ivan muovendosi tra il piccolo spaccio e la consegna delle pizze, Cosmic dipingendo in un capannone. Nel loro vagare trovano posto le visite all’osservatorio astronomico della città di Medicina, una sorta di pellegrinaggio spirituale che gli amici fanno per amore di Cosmic.
In attesa di una vita diversa, altrove o dell’asteroide che ucciderà il mondo, i ragazzi sono coinvolti in una serie di furti nelle chiese della zona. Descritti dai media come la “banda dei candelabri”, arraffano, su commissione del pizzaiolo, persona poco affidabile e con precedenti penali, gli oggetti sacri. Ma, nell’ultima impresa, non tutto andrà per il verso giusto. Pietro e Ivan dovranno fare i conti con la realtà, scegliere dove collidere.
Gli asteroidi non è un film semplice, a tratti è duro nella descrizione del fallimento economico, sociale e genitoriale e allo stesso tempo è ricco di simboli e di spunti sociali.
È il primo lungometraggio di Germano Maccioni che ha alle spalle una carriera da attore e documentarista e che qui presenta un cast affiatato di giovani attori non-professionisti: Riccardo Frascari (Pietro), Nicolas Balotti (Ivan) e Alessandro Tarabelloni (Cosmic), a cui si aggiungono superprofessionisti come Pippo Delbono e Chiara Caselli. Da sottolineare la colonna sonora che mixa una composizione originale di Lorenzo Esposito Fornasari a brani de Lo Stato Sociale. Una curiosità: l’osservatorio astronomico di Medicina era stato usato da Michelangelo Antonioni per Deserto Rosso.
Dorothy Parker
questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi