12 settembre 2017

cinema – EASY. UN VIAGGIO FACILE FACILE


EASY. UN VIAGGIO FACILE FACILE
di Andrea Magnani [Italia – Ucraina, 2017, 91’]
con Nicola Nocella, Libero De Rienzo, Barbara Bouchet, Lorenzo Acquaviva, Ostap Stupka, Veronika Shostak

cinema29FBEasy, ‘facile’, come il viaggio che Isidoro deve compiere in Ucraina e come il diminutivo del suo nome. Tutto comincia in Friuli, dove vive Isi che, dopo aver fallito una carriera che dal go-kart l’avrebbe proiettato nella formula uno, passa il tempo inchiodato al divano della sua cameretta di quando era ragazzo. È impegnato tutto il giorno con i videogiochi e con il consumo di dolci e antidepressivi. È obeso e al peso attribuisce la causa del suo ritiro dalle piste. Non ha futuro Isi, ha un lungo e immutabile presente.

Un’occasione di cambiamento gliela fornisce il fratello, uomo disinvolto alla ricerca del successo nel settore delle costruzioni. Filo ha bisogno di lui, proprio di lui che, come attesta il gilè amorevolmente sferruzzato dalla mamma, è il numero due, quello su cui non si può contare. Un muratore ucraino è caduto da un’impalcatura e il suo corpo deve essere riportato in patria. Isi può riprendere a guidare, la strada è tutta autostrada, non ci sono particolari difficoltà.

Dotato di un super carro funebre, l’ex pilota si accinge a portare la bara della vittima a casa. Inutile dire che il viaggio non sarà così semplice, che il lunatico e sprovveduto Isidoro sarà preda di pulsioni (fame e velocità) e di imbarazzi (non è capace di relazionarsi con la gente, si sente inadeguato e incapace).

Nel suo percorso si smarrirà, farà a gara con un’auto sportiva, incontrerà ladri di carri funebri, ciononostante non si separerà mai dalla sua bara come la avesse al guinzaglio. Verrà fermato dalla polizia che, di fronte a un italiano (stereotipo per stereotipo), intona Felicità di Albano e Romina, incontrerà cinesi insediati nelle desolate campagne ucraine, un trasportatore di galline annoiato, un contadino che accetta lui e la sua bara su un carro trainato da un cavallo.

Dopo rocambolesche avventure manterrà fede alla parola data. Nel frattempo, però, il protagonista, spaesato cavaliere on the road che si perde nel suo far east, come il loden che lo ricopre come un guscio, subisce strappi e cambi di forma e colore.

Il film è un’opera prima, coraggiosa, che mischia una bizzarra storia di formazione con la poesia. Il regista Andrea Magnani è anche lo sceneggiatore. I suoi dialoghi asciutti e la recitazione in sottrazione del protagonista Nicola Nocella creano una situazione sospesa alla Kaurismaki. L’attore protagonista, scoperto da Pupi Avati, aderisce al personaggio e per l’occasione è ingrassato di ben 20 kg. Il suo antieroe, stralunato e poetico, ci guida verso un’ignota e desolante Ucraina alla ricerca di un senso.

Tutto è in bilico tra la sua stranezza e un mondo fuori dagli standard occidentali che, comunque, lo considera. Per questo, forse, ed è un peccato veniale, stonano alcune scene da risata facile a cui si aggiunge la parlata romanesca di alcuni attori, totalmente ingiustificata e fuori luogo in Friuli.

Dorothy Parker

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi
rubriche@arcipelagomilano.org



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