22 marzo 2017

cinema – ROSSO ISTANBUL


ROSSO ISTANBUL
di Ferzan Ozpetek [Italia Turchia, 2016, 115′]
con Halit Ergenc, Nejat Isler, Tuba Buyukustun

cinema11FBAmbientato nella Istanbul contemporanea, il nuovo film di Ozpetek sembra svolgersi fuori dal tempo. Orhan Sahin, scrittore reso famoso dalla pubblicazione venti anni prima di un libro di fiabe anatoliche, torna da Londra in veste di editor per aiutare a portare alla pubblicazione il primo romanzo di Deniz Soysal, regista di successo.

La Istanbul descritta è internazionale, ricca, colta; i protagonisti potrebbero vivere indifferentemente a Londra, Parigi o New York. Della situazione politica non si sa, a parte una scena con rifugiati curdi. Le donne non sono velate e si muovono nel mondo senza timori. C’è il rosso Istanbul al mattino e alla sera a colorare il Bosforo e la torre di Galata da ammirare mentre si cena in terrazza.

L’editor inglese viene presentato alla famiglia e agli amici di Deniz, persone in carne e ossa e già personaggi del libro su cui sta lavorando. Orhan sa chi sono loro, cosa significano nella vita dello scrittore, quanto contano. Improvvisamente Deniz Soysal scompare, nessuno sembra preoccuparsene, sarà uno dei suoi scherzi, solo Orhan è turbato. Gli amici di Deniz, la famiglia continuano a comportarsi con lui come se nulla fosse accaduto e ben presto si sfumano i confini tra chi è chi. L’affascinante Neval, l’inquieto Yussuf, chi sono e cosa sono per Deniz, e cosa per Orhan?

In un gioco di continui spostamenti relazionali, Orhan ricorda chi è, perché è fuggito da Istanbul tanti anni prima, perché lontano da Istanbul ha potuto sopravvivere al suo passato, ma comprende anche che Istanbul , con i suoi tramonti e le sue albe, con il Bosforo e i minareti, con i luoghi della sua infanzia, fa parte di lui.

Ozpetek lascia il finale aperto, non sappiamo se Deniz tornerà, se Orhan resterà. Non è un film consolatorio, lascia domande senza risposta e personaggi dai contorni sfumati, liquidi abbastanza da fluttuare l’uno nell’altro tra finzione e realtà ci restano dentro.

Tootsie

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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