14 dicembre 2016
Dall’11 al 14 dicembre Milano ospita nella sala dello spazio Oberdan e all’Anteo Cinema, lo storico Noir in festival, festival tematico tradizionalmente in scena a Courmayeur da questo anno a Como e Milano, con 8 lungometraggi, che spaziano dalle novità ai capolavori del passato.
Tra le novità del programma il noir africano di Daouda Coulibaly, “Wulu” e il tedesco “Fritz Lang” di Gordon Maugg, film biografico del grande regista.
Il 14 all’Oberdan sarà proiettata un‘opera recentissima, “Le scandalose”, di Gianfranco Giagni, prodotto e distribuito dall’Istituto Luce e già passato alla Festa del Cinema di Roma, un documentario di poco meno di un’ora sulle donne assassine del secondo dopoguerra. (Rina Fort, la contessa Bellentani, Doretta Graneris, Pupetta Maresca). Pellicola forte, capace di evocare un passato di apparente quiete e i suoi segreti disturbanti, attraverso un elaborato lavoro di ricerca di archivio cinematografico che attinge ad immagini di repertorio recuperate anche da opere di maestri del cinema come Maselli e Zurlini, che alternano sequenze rassicuranti dell’Italia borghese, interviste e racconti delle e sulle protagoniste della cronaca nera e sequenze girate in ex manicomi criminali o aule di giustizia.
Storie di donne diaboliche, criminali additate come streghe dall’opinione pubblica dell’epoca, autrici delitti efferati che hanno sconvolto l’Italia benpensante e riempito le pagine della cronaca dell’epoca, divenendo parte importante dell’immaginario oscuro della nostra società.
Noir in festival è anche occasione ghiotta per vedere o rivedere quattro film cult del genere come il doppio “Cat People” (sia nella prima versione del 1942 del grande maestro della fotografia Jacques Tourneur con uno spettacolare e raffinato bianco e nero, e il suo remake degli ani ‘80 girato da Paul Schrader).
In programma anche “4 mosche di velluto grigio” di Dario Argento, che sarà in cartellone ancora nel mese di dicembre (il 16 il 18 e il 21) sempre all’Oberdan. Film inquietante del maestro del thriller italiano con qualche iniezione di umorismo.
Adele H.
questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi