7 dicembre 2016

SCALI FERROVIARI. UNA DELLE MAGGIORI SCELTE STRATEGICHE PER MILANO

Dopo la “provocazione” di scalimilano.vision le reazioni in città


“Dopo la mancata ratifica dell’Accordo di Programma sottoscritto il 18 novembre 2015 dal Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane, nel settembre 2016 la Commissione Urbanistica consiliare riavvia il dibattito sul piano di riqualificazione di queste aree.
Il 14 novembre 2016 il Consiglio Comunale approva le linee di indirizzo per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse. Il documento di iniziativa consiliare individua i temi prioritari e di interesse strategico per lo sviluppo sostenibile di tali rilevanti aree e del potenziamento del sistema ferroviario urbano”. Come recita il sito del comune di Milano si riapre la discussione.

Sul suo sito, www.scalimilano.vision, Fs Sistemi Urbani insieme al Comune di Milano lancia un evento “Dagli scali, la nuova città”  che suscita molte perplessità. Riteniamo utile dare visibilità alle opinioni e alle prese di posizione sin qui emerse: “Appello sugli scali ferroviari milanesi” cui seguono numerose firme, l’intervento di Gabriele Pasqui e Ilaria Valente del Politecnico di Milano sul Corriere della Sera e lettera dell’Ordine degli Architetti di Milano all’assessore all’Urbanistica e la sua diretta risposta (in calce alla lettera).

 

07aavv40fbAppello sugli scali ferroviari milanesi

La trasformazione degli scali ferroviari rappresenta una grandissima possibilità per Milano e il suo futuro, nell’interesse di tutti. L’importanza e la complessità di tale opportunità sono testimoniate dal lungo processo di discussione e istruttoria sviluppato dalle amministrazioni pubbliche, dall’università e dalla società civile. È ora necessario produrre dei materiali utili al dibattito e alle decisioni. È altresì indispensabile che queste proposte siano sviluppate attraverso metodi trasparenti e democratici. È dunque impropria la procedura scelta da FS Sistemi Urbani in collaborazione con il Comune di Milano, quando propone che a 5 team multidisciplinari, guidati da architetti di fama internazionale, sia affidata su incarico diretto la proposta di cinque scenari di sviluppo urbano. È una procedura in contraddizione con quanto appena deliberato dal Consiglio Comunale e con le attese della cittadinanza. È necessario che il Consiglio Comunale, con la partecipazione dei cittadini e delle istituzioni, proponga una visione – pubblica e politica – per Milano città e la sua area metropolitana, definendo una serie di criteri e di vincoli. È sulla loro base che devono essere organizzati i concorsi di idee già previsti, con l’obiettivo di definire delle alternative e di istruire le scelte finali. Questo metodo può garantire che, dietro lo schermo della partecipazione, non prevalgano i grandi interessi privati e che la questione degli scali ferroviari non si risolva in un’occasione persa per la città. ————————————————————————-

Il Consiglio Comunale di Milano, con la recentissima deliberazione n. 44 del 14.11.2016, ha infatti approvato le linee di indirizzo in merito alla trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse e in dismissione site in Comune di Milano, facendo seguito al processo di ricognizione dei bisogni alla scala locala e di ascolto della cittadinanza, avviato nel 2013 con il supporto del Politecnico di Milano e con la collaborazione dei Consigli di Zona e delle Associazioni e Comitati di quartiere. Al comma k) delle predette linee di indirizzo, il Consiglio Comunale ha deliberato di “prevedere il ricorso a processi concorsuali per i Masterplan delle aree principali, per i progetti degli edifici più rilevanti e per le aree significative di verde e parchi”. Al comma m) delle predette linee di indirizzo, il Consiglio Comunale ha altresì deliberato di “dare seguito ad un processo di dibattito pubblico sviluppando un confronto con la cittadinanza, con i Municipi, con la Città Metropolitana ed i Comuni che ne fanno parte, con gli stakeholder pubblici e privati, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale proseguendo e sviluppando il lavoro già effettuato con il supporto del Politecnico di Milano nel corso del 2013 e 2014. Tale dibattito dovrà essere caratterizzato da pubblicità dei processi e da tempi certi. Destinare adeguate risorse al débat public nella fase di attuazione degli interventi di riqualificazione”. (per continuare clicca qui)

 

Intervento di Gabriele Pasqui e Ilaria Valente

UN PERCORSO PER GLI SCALI FERROVIARI

Il processo di ridefinizione dell’accordo di programma tra Comune, Regione e Ferrovie sul riutilizzo degli scali ferroviari richiede una forte apertura del dibattito alla città. Una trasformazione lungimirante dovrebbe essere capace di riconquistare spazi a lungo interdetti, di cucire quartieri per i quali la ferrovia è sempre stata una ferita, di produrre verde e spazi aperti, funzioni connesse a nuove filiere produttive, residenza capace di rispondere alla domanda abitativa. Per ottenere questi risultati ambiziosi è fondamentale costruire linee guida capaci di garantire la regia pubblica, coinvolgendo attori e interessi plurali in tutti i passaggi di un processo che sarà lungo e complesso. Alcuni passi sono già stati fatti, anche con l’incarico di ascolto affidato nel 2013 al Politecnico. Su questo tema nella Scuola di Architettura e nei Dipartimenti sono state sviluppate ricerche che costituiscono un patrimonio di conoscenze importante…..  (per continuare clicca qui)

Ordine degli Architetti

Caro Assessore,
stiamo ricevendo da diversi nostri iscritti richieste di informazioni sull’iniziativa Scali Milano Vision, iniziativa di cui abbiamo già potuto discutere nel corso di un nostro precedente incontro – quando ancora era in costruzione – e a cui, confermando la fiducia del nostro Ordine nel corretto agire dell’Amministrazione, abbiamo dato ampio risalto. Ora, per il rispetto dovuto ai colleghi e condividendo molte delle questioni emerse, le scriviamo sollecitando alcuni importanti chiarimenti e invitandola a condividere con la città la posizione dell’Amministrazione su queste centrali questioni.

Diverse preoccupazioni emergono infatti dalle domande che riceviamo: in merito al ruolo di Sistemi Urbani e a quello dell’Amministrazione Comunale; in merito alla collocazione dell’iniziativa Scali Milano Vision all’interno del più ampio percorso che porterà all’attuazione di questi ambiti; in merito alla definizione da parte dell’Amministrazione delle necessarie scelte strategiche e di interesse pubblico da porre alla base di un dibattito e alle azioni di regia che l’Amministrazione intende mettere a punto per governare questi processi di trasformazione; in merito alla reale capacità degli strumenti scelti di cogliere la ricchezza di contributi, tecnici e culturali, che la città potrebbe dare; in merito, infine, alle modalità di selezione dei professionisti nelle future fasi di progetto.… (per continuare clicca qui)

 

La risposta dell’Assessore

Gentile Presidente Bottelli, ringraziandoLa per l’attenzione che l’Ordine ha sinora dato all’iniziativa “Dagli scali, la nuova città”, Le scrivo per chiarire la posizione dell’Amministrazione in merito, a conferma di quanto già discusso durante l’incontro cui fa riferimento nella Sua lettera. Mi preme innanzitutto chiarire due punti, che sono dirimenti:

  1. il Comune intende esercitare a pieno il ruolo di regia della trasformazione degli scali ferroviari. È il motivo per cui si è scelto di partire con una Delibera di indirizzo Consiliare che ha fissato gli obiettivi della città per questi interventi. In questa fase il percorso dovrà concludersi con un documento di visione strategica redatto dagli uffici comunali allegato all’Accordo di Programma, che sarà presentato al Consiglio Comunale per le sue necessarie valutazioni, e che terrà conto del confronto, delle idee e delle proposte che emergeranno in questi mesi, che si aggiungono al lungo dibattito in essere da anni;
  2. l’orientamento complessivo del Comune di Milano, ribadito nel caso specifico anche nella Delibera di indirizzo, è quello di ricorrere a concorsi nelle fasi di progettazione. La Delibera di indirizzo indica di “prevedere il ricorso a processi concorsuali per i Masterplan delle aree principali, per i progetti degli edifici più rilevanti e per le aree significative di verde e parchi” e a questo intendiamo attenerci scrupolosamente, vincolando gli operatori attraverso l’Accordo di Programma. Non avrebbe senso invece alcuna procedura concorsuale in una fase precedente all’AdP.

Entrando nel merito della Sua lettera ritengo che …. (per continuare clicca qui)

 

Segui il dibattito sugli scali  ferroviari su ArcipelagoMilano 

 

 



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali



Sullo stesso tema


24 gennaio 2020

SCALI FERROVIARI: TRE NUOVI MASTERPLAN

Emilio Battisti



10 gennaio 2020

SCALI FERROVIARI: TRE NUOVI MASTERPLAN

Emilio Battisti



17 dicembre 2019

SENTENZA SUGLI SCALI E FISCALITÀ PUBBLICA

Roberto Camagni



15 dicembre 2019

SCALI FERROVIARI: TRE NUOVI MASTERPLAN

Emilio Battisti








Ultimi commenti