28 ottobre 2015

cinema – PER AMOR VOSTRO


PER AMOR VOSTRO

di Giuseppe Gaudino [Italia, 2015, 110′]

con Valeria Golino, Adriano Giannini, Massimiliano Gallo

 

cinema37FBAnna è una giovane donna e madre napoletana, semplice e per molto tempo ignorante dei malaffari che avvengono nella sua stessa casa, in famiglia. “Per amor vostro” è la sua storia, ed è chiaro fin dall’inizio del film che si apre con una canzone che parla di lei, quasi alla maniera dei cantastorie di una volta, e la racconta come ‘una cosa da niente’: “Anna è ‘na cosa da niente, cresciuta come ‘na cosa da niente” (citazione da Eduardo).

È il racconto di una trasformazione, di una donna che vediamo spenta e rassegnata tanto da sentirsi veramente ‘una cosa da niente’, che fa finta di non vedere anche se qualche dubbio ce l’ha, ma che con caparbietà, affetto e allegria, ama e si prende cura, dei suoi figli (di uno in particolare, il più fragile perché sordomuto, ma il più coraggioso nel difenderla), che tollera la quotidiana violenza verbale e fisica del marito, un vigliacco e possessivo strozzino. Anna si sente piccola e si fa scivolare addosso soprusi e cattiverie, rimanendo madre e anche figlia sempre comprensiva e accudente di genitori anziani, cui ha perdonato l’abbandono di lei bambina in un collegio di suore, perché incapaci di relazionarsi con la sua esuberanza.

È una donna ancora bella, ma fragile e desiderosa di essere amata e corteggiata, tanto da non rimanere insensibile alle lusinghe del bell’attore della soap televisiva nella quale lavora a preparare i gobbi con le battute di scena. Tanto da decidere di vivere questa storia d’amore che la fa sentire per una volta desiderata e amata.

Il film di Gaudino racconta una storia di ordinaria normalità in una folgorante Napoli contemporanea in bianco e nero, dove però introduce elementi visionari di sogno e di incubo, colorati e spiazzanti. Valeria Golino è intensa e forte, di aspra bellezza popolare, con i capelli scarmigliati e sempre stretta nel suo cappottino come a proteggersi dal ‘fuori’, meritatamente alla sua seconda Coppa Volpi per la migliore interprete femminile, dopo averla vinta con un altro personaggio di ragazza del popolo poco più che adolescente al suo primo film (Storia d’amore di Citto Maselli).

Napoli non fa semplicemente da sfondo ma è personaggio, con una ricchezza di suggestioni e simboli che pur iconograficamente strausati nel cinema sono rivisitati e rivestiti di una potenza simbolica nuova (il condominio popolare, con la terrazza con i panni stesi, il Vesuvio, il mare), con la fotografia di Marco Cocco. La colonna sonora in parte originale, rigorosamente napoletana, combinata con pezzi classici e musica leggera (il Quartetto Cetra), accompagna la trasformazione e la catarsi ed è un racconto nel racconto, curata da Epsilon Indi.

Un film da vedere ricco di sorprese e mai scontato nelle soluzioni di sceneggiatura e ripresa, con una grande interprete che resterà nel cuore.

Adele H.

 

 

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org



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