18 ottobre 2017

GREEN CITY 2017: BILANCIO IN ATTIVO, SLANCIO DA ALIMENTARE

Varare il Documento di Visione Strategica del Paesaggio Urbano


Quando, a giugno inoltrato, il Comune ha deciso di organizzare la terza edizione di Green City Milano, sarebbe stato impensabile immaginare un’adesione tanto entusiastica da parte dei cittadini: invece, nonostante i tempi davvero molto stretti e le tante difficoltà tecniche, la città ha risposto con contagioso entusiasmo.

05grandi34FBOltre cinquecento iniziative hanno dato vita a un lungo week-end in cui non solo la natura è entrata in città, ma il tema del verde e del paesaggio urbano sono diventati per tre giorni i protagonisti di proposte e di progetti, di studio e di festa, di incontri e di laboratori, caratterizzati dalla collaborazione tra persone e associazioni, imprese e Amministrazione Pubblica.

Certo, vi sono state molte difficoltà, in parte dovute ai tempi che hanno penalizzato sia gli organizzatori che i partecipanti alle iniziative: a questo porremo rimedio. All’incontro indetto la scorsa settimana per fare un primo bilancio di Green City Milano, è stato deciso che per la prossima edizione avvieremo i lavori con maggiore anticipo; fin dalla primavera saranno previsti momenti d’incontro tra i partecipanti, così da consentire a tutti di dare il proprio contributo e di condividere le fasi preparatorie della manifestazione.

Vorremmo arrivare all’edizione del 2018 con il programma definitivo chiuso prima delle ferie di agosto: in questo modo anche la comunicazione potrà beneficiare dell’effetto amplificato della coralità degli eventi.

Il successo di Green City Milano è il risultato di tanti fattori che meritano di essere ricordati, perché ciascuno di essi è stato elemento fondamentale per la riuscita della manifestazione:

– l’impegno del Comune e dell’Assessore Maran; il lavoro dei funzionari che hanno facilitato pratiche e burocrazia; quello di MIAMI (il consorzio che ha in appalto da qualche mese la manutenzione del verde comunale) che ha curato la parte organizzativa e di comunicazione;

– l’attività del tavolo tecnico (Susanna Magistretti di Cascina Bollate, Filippo Pizzoni di Orticola, Franco Beccari di Legambiente, Silvio Anderloni di Italia Nostra, Antonio Longo del Politecnico, Manuel Bellarosa dell’Orto Botanico), che ha sviluppato i contenuti dei convegni;

– il lavoro della rivista Paysage, che ha tenuto le relazioni con i relatori stranieri e poi organizzato il convegno di apertura;

– la decisione di creare sinergie con altre manifestazioni (il Festival della Biodiversità del Parco Nord, Puliamo il Mondo di Legambiente, Cento Cascine);

– la collaborazione di enti e associazioni che hanno dato vita a incontri ricchi di spunti (AIAPP, Green City Italia, Associazione Riaprire i Navigli) o ad iniziative corali di grande impatto (la pulizia dell’area di Porto di Mare o l’inaugurazione del Giardino Condiviso di San Faustino);

– il sostegno degli sponsor, che non si sono limitati a dare contributi economici, ma che si sono rivelati in linea con le finalità della manifestazione;

– l’apporto delle interessanti esperienze internazionali che potranno divenire ispirazione e modello di azioni future (Lione, Mosca).

Infine, indispensabili, ci sono stati i Milanesi, le associazioni, i comitati, le scuole, le università, i commercianti, che hanno saputo creare una fitta rete di condivisione di progetti tesi a un fine comune, quello di contribuire alla costruzione di una città più verde, più condivisa, più sostenibile. Senza questi ultimi, Green City sarebbe rimasto un bel progetto ma sterile e fine a se stesso.

Ora dovremo lavorare perché lo slancio di Green City Milano non vada perduto. Il segnale forte e inequivocabile che i Milanesi hanno dato dovrà essere il prodromo di un progetto più vasto, ambizioso e necessario per la nostra città. Per questo, il lavoro impostato durante il workshop dell’Acquario continuerà attraverso una serie di incontri che coinvolgeranno i tre tavoli di lavoro. Vorremmo arrivare alla prossima edizione di Green City Milano con la stesura definitiva di un Documento di Visione Strategica del Paesaggio Urbano per Milano Città Metropolitana da proporre alla Giunta e quindi al Consiglio Comunale.

Milano ha bisogno, e i Milanesi ce lo hanno detto anche con i loro 500 eventi, oltre che del suo Regolamento del Verde che ancora attende di essere approvato dal Consiglio Comunale, di una nuova visione del paesaggio urbano e periurbano. È impossibile immaginare lo sviluppo futuro della città senza una pianificazione e una visione strategica, anche di lungo termine: correremmo il rischio di andare avanti con interventi estemporanei e privi di coerenza.

Nei prossimi decenni la città avrà l’opportunità di vivere trasformazioni radicali: dal recupero delle grandi aree degli scali ferroviari alla formazione di un grande parco metropolitano; dalla rivalutazione della città agricola alla progettazione degli spazi aperti; dalla tutela dei parchi monumentali, degli alberi, della biodiversità allo sviluppo dei progetti di condivisione di aree residuali; dalla bonifica delle aree dismesse alla permeabilizzazione del suolo; dalla creazione di nuovi sistemi idraulici alla valorizzazione del reticolo irriguo e dei fontanili; dalle connessioni ecologiche a quelle tra nuovi e vecchi quartieri.

Penso, solo per fare un esempio, al piano di recupero denominato Lyon Confluence di cui ci hanno parlato l’Assessore al Verde di Lione Alain Giordano e il direttore della società Lyon Confluence Pierre Joutard: un milione e seicentomila metri quadrati di un’area ex industriale/portuale/ferroviaria che in un arco di tempo lungo (dal 2003 al 2025) sta vivendo una trasformazione straordinaria frutto di una programmazione a lungo termine ma coerente e omogenea. Credo che questo potrebbe essere un buon modello a cui ispirarsi.

Se anche noi sapremo dotarci dello strumento necessario alle caratteristiche della nostra città potremo dire che il ruolo di Green City Milano è andato oltre a quello di un bellissimo evento cittadino e che la manifestazione ha contribuito alla pianificazione della Milano che vogliamo: una città più verde e sempre più sostenibile.

Elena Grandi



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali



Sullo stesso tema


24 gennaio 2020

SCALI FERROVIARI: TRE NUOVI MASTERPLAN

Emilio Battisti



10 gennaio 2020

SCALI FERROVIARI: TRE NUOVI MASTERPLAN

Emilio Battisti



17 dicembre 2019

SENTENZA SUGLI SCALI E FISCALITÀ PUBBLICA

Roberto Camagni



15 dicembre 2019

SCALI FERROVIARI: TRE NUOVI MASTERPLAN

Emilio Battisti








Ultimi commenti