9 luglio 2014
DA MILANO IL DON CHISCIOTTE DELLA SCALA VOLA IN KAZAKHSTAN
Lo scorso 4 luglio si è conclusa la tournée scaligera al Teatr Opery i Baleta «Astana Opera» nella capitale kazaka. Il corpo di ballo della Scala ha portato in scena la nuova produzione del Don Chisciotte (versione Nuriev), che a Milano sarà in scena il prossimo settembre, con gli artisti principali Ivan Vasil’ev (ABT New York) e Tamara Rojo (ENB Londra), alternati a Leonid Sarafanov (Michajlovskij San Pietroburgo) e Natal’ja Osipova (ROH Londra).
Ad Astana il Teatro alla Scala ha mandato le ‘nuove leve’: i neonomiati primi ballerini, i giovani solisti e i più giovani componenti del corpo di ballo, nonché per i ruoli mimici i danzatori con più esperienza. Nei ruoli principali di Kitri e Basilio si sono cimentati per la prima volta Nicoletta Manni con Carlo Di Lanno, Virna Toppi con Antonino Sutera (già interprete) e Lusymay Di Stefano con Claudio Coviello. Accanto a loro sono saliti sul palco Giuseppe Conte (Don Chisciotte), Gianluca Schiavoni (Sancho Panza), Riccardo Massimi e Marco Messina in alternanza (Gamache), Matthew Endicott (Lorenzo, amico di Basilio), Alessandra Vassallo (Ballerina di Strada), in alternanza Mick Zeni, Marco Agostino e Massimo Garon (Torero Espada), Virna Toppi alternata a Nicolatta Manni (Dulcinea, Regina delle Driadi), Serena Sarnataro a recite alterne con Daniela Cavalleri (Amore), Federico Fresi (Zingaro), Virna Toppi alternata a Lusymay Di Stefano (Damigella d’Onore), e infine Lusymay Di Stefano alternata a Denise Gazzo e Vittoria Valerio (due Amiche di Kitri).
Della trama del balletto si è già parlato su queste colonne in marzo, l’unica differenza da sottolineare sta nella maggiore forza virtuosistica ed espressiva del protagonista maschile (Basilio) che Nuriev ha voluto ‘caricare’ rispetto all’originale balletto di carattere ottocentesco di Petipa: infatti, Nuriev aveva lasciato nella prima produzione del 1966 alla Staatsoper di Vienna il ruolo di Basilio per se stesso.
Il successo della troupe scaligera ad Astana è stato strepitoso. Il gazzettino dell’Astana Opera è pieno di parole entusiaste, che parlano di una «vitalità tutta mediterranea per interpretare al meglio il balletto di ambientazione spagnola», e di fotografie che testimoniano l’interpretazione studiata, ma anche il genuino piacere di danzare, in una cornice di tecnica impeccabile e linee belle e precise.
Domenico G. Muscianisi
questa rubrica è a cura di Emanuele Aldrovandi e Domenico G. Muscianisi