18 aprile 2023

ROBERTO CAMAGNI CI HA LASCIATO

Un vero scienziato del territorio di fama internazionale


Copia di rification (7)

Con grande tristezza che vi comunico che Roberto Camagni è venuto a mancare improvvisamente il 3 aprile, all’età di 76 anni a Milano. Roberto era professore emerito di Economia regionale e urbana al Politecnico di Milano. Laureato in Economia all’Università Bocconi, nel 1973 a Milano, ha trascorso un intero anno accademico all’Università della Pennsylvania, dove è rimasto affascinato dagli studi regionali e urbani.

E’ sempre stato molto attivo nella nostra Comunità: è stato uno dei fondatori della Sezione Italiana della Regional Science Association International (AISRe), che ha presieduto tra il 1989 e il 1992,  tra il 2003 e il 2005 è stato Presidente della European Regional Science Association, per vent’anni (1987-2016) è stato Presidente del GREMI-Groupe de Recherche Européen sur le Milieux Innovateurs, Paris 1 – Panthéon Sorbonne. Nel 2010 ha ricevuto il Premio ERSA e nel 2017 è diventato Fellow della Regional Science Association International.

Dal punto di vista scientifico è stata importante l’influenza della scuola francese di Philippe Aydalot, del gruppo GREMI, e la collaborazione con Riccardo Cappellin per le analisi di competitività regionale, Lidia Diappi e Giorgio Leonardi, per gli studi urbani. Con loro ha sviluppato concetti come il ruolo del territorio nella creazione di conoscenza locale, la “dimensione urbana efficiente, piuttosto che ottimale”, e la formazione della rendita urbana tra la città e la campagna.

Negli anni ‘90 ha pubblicato il manuale di Economia Urbana (poi tradotto in francese e spagnolo, ma purtroppo, mai in inglese!), il primo (e ad oggi unico) libro di testo in quella disciplina pubblicato da un italiano. 

Ha lavorato per un difficile equilibrio scientifico tra macroeconomisti, che trascuravano ogni sorta di effetto regionale delle politiche nazionali, ed economisti regionali, allora concentrati sul rafforzamento del “modello di crescita regionale endogeno” lanciato negli anni ’70 dalla teoria dei distretti industriali, e che quindi negavano ossessivamente qualsiasi ruolo dei fenomeni economici nazionali nella crescita regionale. Fu in quel periodo che Roberto si interessò all’urbanistica., concentrandosi, sotto l’influenza della moglie Maria Cristina Gibelli, sulla “pianificazione strategica”, divenendo consulente di diversi comuni italiani. È in questo periodo che entra nel campo della “sostenibilità urbana”, fornendone una interpretazione economica e territoriale.

Dalla metà degli anni 2000 ha implementato un modello macro-econometrico di previsione della crescita regionale Macroeconomico, Settoriale, Sociale e Territoriale (MASST), raccogliendo nel contempo la sfida della “coesione territoriale” lanciata dall’Unione Europea, sviluppando una definizione chiara e misurabile di questo concetto sfocato, e proponendo un metodo semplice ed efficace per valutare l’impatto di programmi e progetti. 

Con lo sviluppo del concetto di “capitale territoriale” sintetizza tutti i potenziali asset per la crescita regionale, sottolineandone la natura economica, e soprattutto ogni singola legge di accumulazione e deprezzamento, su cui basare adeguate politiche regionali. 

Il suo lavoro ha avuto ampi riconoscimenti in ambito internazionale e nazionale: in particolare UE, OCSE, Plan Urbain (Francia), Groupe de Prospective sur les Villes, Datar, Parigi Ministero dei lavori pubblici e dell’industria e molti governi regionali italiani ed europei nei settori della diffusione dell’innovazione e della pianificazione dello sviluppo urbano. 

Dalla metà degli anni ‘90  è stato: nominato esperto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile del Rapporto sullo sviluppo e le politiche urbane, presentato alla Riunione ministeriale dell’UE a Venezia, Capo del Dipartimento Urbanistica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, durante il primo Governo Prodi, membro della Commissione per la Riforma della Legge Urbanistica, responsabile della preparazione del Quadro di azione per lo sviluppo urbano sostenibile per la DG REGIO della Commissione Europea, esperto per il progetto EU ESPON per il Ministero delle Infrastrutture. 

Ritiratosi nel 2017, durante il periodo di lockdown, ha scritto un lavoro ammirevole su Adam Smith, pubblicato in “Great Minds in Regional Science, vol. 2”, curato da Peter Batey e David Plane (a cura di), e pubblicato da Springer. 

Roberto ci lascia, lo ricorderemo per sempre. 

Roberta Capello 

Politecnico di Milano

 



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