4 aprile 2023

IL CALCIO

Annessi e connessi


Copia di rification (7)

La lettera del 29 marzo del nostro sempre attento e acuto Direttore Luca Beltrami Gadola, ci sollecita delle riflessioni aggiuntive, a mo’ di cornice al tema della costruzione di uno o addirittura due nuovi stadi a Milano. Le prime che vogliamo fare sono considerazioni specifiche sullo sport del calcio, che si sarebbero potute fare già cento anni fa, anche se a quei tempi era ancora uno sport per quasi gentiluomini e certamente gli spettatori erano prevalentemente gentiluomini (oggi il solo accostamento tra il calcio e la parola gentiluomo suona come una bestemmia, ossia suona malissimo).

Premessa antropologica: qual è la soglia che divide e distingue inequivocabilmente l’uomo ossia l’umano dal non umano? Risposta: l’uso delle mani. Lo dicono gli scienziati, lo hanno detto più recentemente Levi e anche Pasolini se ben ricordo. Tant’è che gli animali che più somigliano all’uomo, i primati, fanno un discreto uso delle mani.

E ancora, cosa si dice di una cosa fatta male? Risposta: fatta coi piedi! cioè senza quel tocco umano che avrebbe permesso una migliore esecuzione. Bene, il calcio è l’unico sport fatto solo con i piedi, e c’è di più, se giocando solo sfiori il pallone con la mano sei punito! Cioè si è puniti se ci si comporta da umani! Sì lo so, qualcuno potrebbe obiettare che anche l’atletica leggera usa la gambe e i piedi e quasi niente le mani: stupidaggini, sì certamente le usa meno di un tennista o un golfista e così via, ma il movimento delle braccia e mani del centometrista fino al maratoneta ha una grande importanza sia per aiutare l’espansione toracica che per dare organica stabilità al corpo, poi comunque nessuno punirebbe un runner che in qualche modo si aiutasse con le mani.

Altra obiezione che il pierino di turno certamente farà è che il portiere, figura più che organica della squadra di calcio, usa in maggioranza le mani, ma guarda caso è proprio quello che fa il lavoro più intelligente e determinate in questo sport, e poi rappresenta comunque meno del 10% dell’organico di una squadra. Infine uno sport dove la testa è usata per ricevere e dare pesanti pallonate!

Se poi andiamo ad esaminare con occhio neutro ed oggettivo da una parte il comportamento di questi giocatori costretti dalle regole a comportarsi da sub-umani, cioè a non usare assolutamente le mani,  e dall’altra parte i sentimenti e i comportamenti del pubblico che assiste alle partite, di quel mondo ormai preponderante che invade città e stadi, troviamo comportamenti indegni, inammissibili che sempre più sfociano in atti di pura delinquenza.

Non trascuriamo poi di stigmatizzare il comportamento in campo di questi “gentiluomini”: alla minima spintina o anche solo sfioramento da parte di un avversario, si rotolano sul prato peggio di un tarantolato, smorfie e grida, intervento del soccorso sanitario e appena l’arbitro assegna la punizione a favore della sua squadra, si rialza come nulla fosse stato, corre agile ancor più di prima.

Un esempio di falsità, mancanza di coraggio, slealtà proprio il contrario di ciò che dovrebbe essere uno sportivo, esempio negativo per gli altri e soprattutto per i giovani, così come  le continue contestazioni con gli arbitri; si confronti con il rugby dove i giocatori si affrontano anche fisicamente e duramente, senza mai un lamento o una sceneggiata e dove per tradizione non si contesta mai una decisione arbitrale. Ma i rugbisti usano le mani, sono umani!  E tutto questo squallido spettacolo che ci propina il calcio attrae sempre più negli spalti, e non solo nelle curve, la peggior rappresentanza di umanoidi scalmanati e armati che si danno battaglia dove spesso ci scappa anche il morto. E ormai gli appuntamenti con gli umanoidi scalmanati avvengono a livello internazionale quando intere tribù arrivano da nazioni anche lontane per mettere a fuoco e fiamma non solo gli stadi ma interi rioni delle nostre città.

A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi cosa c’entra tutta questa premessa col tema della costruzione o meno di nuovi stadi a Milano. Beh c’entra eccome, perché la richiesta di costruire uno se non due nuovi stadi si cala nel contesto appena descritto, ossia si discute e si propone di spendere ingenti cifre per dare maggiore e migliore accoglienza a queste bande di incivili che nulla rispettano e tutto distruggono nel nome di squadre di umanoidi che col gioco contribuiscono a creare business pseudo fasulli, ad allargare la forbice nei livelli economici tra differenti categorie dove i meno abbienti lo saranno ancor meno e i ricchi saranno sempre più ricchi.

Molte e vaste aree si valorizzeranno a tutto beneficio di speculatori senza remore ed altre aree (attuale San Siro) si svaluteranno a tutto danno dei meno e dei medio abbienti della zona. Se a ciò aggiungiamo le carenze strutturali del nostro paese, ma anche della nostra città e della nostra Regione ancor più incomprensibile e accettabile appare la richiesta di procedere a tali mega-costruzioni di cui tra l’altro non ve n’è necessità essendovi già uno stadio ampio disponibile e perfettamente adatto alle necessità.

Di nuovo il solito pierino di turno ci obietterà che le risorse economiche necessarie per realizzare questa follia dei nuovi stadi, non sono risorse pubbliche meglio impiegabili in progetti molto più utili alla popolazione, ma risorse messe a disposizione da privati, ma poiché questa iniziativa della costruzione dei nuovi stadi incide pesantemente su vaste aree della città ci vuole ovviamente il benestare dell’Amministrazione Pubblica e si ritiene che tale benestare non debba essere dato per le ragioni sopraccennate.

Sarebbe forse anche ora che i detentori di queste ingenti risorse private, pronte per essere sacrificate in opere tanto inutili quanto eticamente sbagliate e portatrici di sconquasso urbanistico sia nell’area dove venisse dismesso l’attuale stadio di San Siro sia nelle eventuali aree di localizzazione delle nuove opere, cominciassero un’opera di rieducazione  sociale che li portasse all’immedesimazione nelle esigenze della società a cui appartengono e a cui possono dare un rilevante contributo di sviluppo impiegando con la giusta e imprescindibile remunerazione le loro ingenti risorse: risanamento idrogeologico (Seveso!), viabilità urbana e suburbana (rotonde, cavalcavia e sottopassi, tunnel cittadini, ecc), modernizzazione dell’edilizia scolastica, sanità pubblica e non speculativa, ecc, il tutto molto più nobile e utile di due nuovi stadi per riunire la componente peggiore della società.

X Ray



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