21 novembre 2019

LE MANS 66’ – LA GRANDE SFIDA

Lo scontro fra due titani


Braga_25.11Regia di James Mangold
Con Matt Damon e Christian Bale
Genere: drammatico, biografico, sportivo
Produzione: Usa, 2019
Durata: 152 minuti

Ford versus Ferrari. Le Mans 66’, distribuito dalla 20th Century Fox, è una scarica di elettricità e adrenalina che parte dalla testa e arriva fino ai piedi. Nonostante il regista James Mangold non si dichiarasse un appassionato di sport motoristici, si può dire che le sue automobili sfreccianti sull’asfalto e i suoi colpi di scena ci fanno girare la testa.

Questa pellicola si concentra su due uomini, nonché attori di alto calibro, e due compagnie automobilistiche rivali, è il racconto di un’epoca e della sua propaganda. Carroll Shelby (Matt Damon), dopo la sua gloriosa vittoria del 1959 dove vinse la 24 ore di Le Mans, si ritira dalla corsa per problemi di salute. Ma la sua carriera non è di certo terminata. Shelby e il suo collega, il pilota Ken Miles (Christian Bale), vengono ingaggiati da Henry Ford II per costruire una nuova vettura: la Ford GT40. Riusciranno a sconfiggere la rivale italiana Ferrari?

Mentre Bale interpreta un uomo spigoloso, matto e non diplomatico che non può stare in copertina, Damon riesce a trasmettere quell’idea bella, sana e corretta degli Stati Uniti. Gli States, nelle vesti di puritani, si contrappongono a noi italiani licenziosi e inventori della macchina più sensuale al mondo, che ancora oggi crea invidia. Ciò che emerge da questi 152 minuti è una nazione, che da sgraziata quale è, vuole entrare nei panni dell’eleganza a tutti i costi.

Nel momento in cui Henry Ford II viene umiliato da Enzo Ferrari, interpretato da Remo Girone, decide che ha bisogno di una rivincita. Se gli americani arrivano al traguardo come vincitori, per noi non vale lo stesso. Le Mans ’66 ci rattrista perché non smette di ricordarci com’era l’Italia negli anni Sessanta, un simbolo di eccellenza nel campo automobilistico, un’epopea che sembrava non poter avere fine.

Matt Damon, alla fine del film, replica “A volte le parole non sono utili”. Il regista Mangold afferma che “Le parole sono importanti però bisogna conoscere il loro significato. Da scrittore quale sono, ascolto sempre ciò che dicono gli altri. Trovo che i personaggi che esprimono spesso i loro sentimenti non rappresentino la realtà e siano una grande bugia. Nei miei film cerco di dare l’impressione di essere attorno alla verità, come un aereo che gira intorno a qualcosa ma non atterra mai”.

Le Mans ’66 funziona, con i suoi settemila giri al minuto, con il tempo prezioso, con i secondi contati, con la storia di due uomini che hanno come ossessione la velocità e la ricerca della perfezione. Sfrecciate quindi in sala per non perdervi questa sfida all’ultimo millesimo di secondo.

Samuela Braga

Voto (da 1 a 10)? 7,7



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