13 aprile 2019

DALL’AMBROSIANA A CASALEGGIO

Gli stridenti percorsi intellettuali della Milano degli ultimi secoli


Il cartone di Raffaello La Scuola di Atene è in esposizione alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, che ne ha curato il restauro. Testimonia che il pensiero qualifica il lavoro intellettuale e perciò è posto al centro dell’Ambrosiana, a sua volta al centro di Milano, dove è nata cinque secoli fa.

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Nati ieri, sempre a Milano, la Lega (già Nord) e il Movimento 5 Stelle.

«Un intellettuale della Lega, il professor Gianfranco Miglio, un accademico milanese che aveva contribuito a far conoscere in Italia il pensiero di Karl Schmitt, si dichiarava apertamente favorevole al “mantenimento della mafia e della ‘ndrangheta al Sud, precisando sibillinamente: “Io non voglio ridurre il Meridione al modello europeo, sarebbe un’assurdità. Esiste anche un clientelismo buono, che può determinare la crescita economica”» [Jacques de Saint Victor, Patti scellerati. Una storia politica delle mafie in Europa, tr.it. UTET 2013, p. 336; l’articolo citato è «Non mi fecero ministro perché avrei distrutto la Repubblica», il Giornale, 20 marzo 1999].

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A sua volta il fondatore dei 5Stelle, Gianroberto Casaleggio, «ha espresso il suo carattere visionario in due video messi in rete sul sito della Casaleggio Associati. Il primo pronostica per il 2040 la fine dei media tradizionali e del copyright, e l’arrivo del mondo virtuale in cui “l’acquisto di memoria” sarà un’attività normale. Il secondo evoca l’avvento della “civilizzazione di Gaia” con l’elezione via Internet di un presidente della repubblica mondiale, dopo una guerra che avrà provocato la morte di 6 miliardi di persone.

Bisogna attendere il 2050. Si può sorridere. In compenso, la sua conoscenza dei meccanismi di controllo della Rete e delle informazioni che vi circolano è molto meno spiritosa. Una formula: “il 100% delle informazioni sulla rete è prodotto dal 10% degli utenti”. È il 10% che evidentemente interessa a Gianroberto Casaleggio. «Chi riceve un messaggio politico su Internet lo fa di propria volontà. Poi lo ritrasmette ai suoi amici tramite Facebook, ai suoi parenti, fratelli e sorelle la sera a tavola. La propagazione virale del messaggio rimedia in gran parte i limiti della diffusione di Internet in Italia».

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Nel mondo sognato da Gianroberto Casaleggio i messaggeri portano la buona promessa da nord a sud della penisola. E ben presto nel mondo intero. Classi sociali, religioni, ideologie, partiti politici presto spariranno a profitto della “partecipazione orizzontale” dei cittadini. Resterà solo più una “comunità” che emana le sue proprie regole [Philippe Ridet, «Le gorou de Grillo», Le Monde, 14/03/2013, p. 19].

Straordinaria Milano che offre un trittico di percorsi intellettuali tanto stridenti da evocare la Divina Commedia, per tacere di FI anch’essa nata a Milano e al momento nel limbo.

Tutto lavoro, non tutto pensiero.

Giuseppe Gario



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  1. Franca CastelliniIpotesi interessanti quanto minacciose. Forse Orwell aveva sbagliato anno, non 1984 bensì 2030? Non mi voglio rassegnare ad una democrazia cosiddetta diretta, dove il pensiero più profondo non va oltre un titolo e si affida a chi muove fili sottilissimi di potere e di persuasione/illusione a proprio solo vantaggio e opportunità. Spero che i giovani e giovanissimi - che si sono 'rotti i polmoni' - espandano ulteriormente il loro senso critico e continuino a rivendicare urgenze e azioni concrete a favore dell'uomo e della società dei molti, non dei pochi.
    17 aprile 2019 • 16:59Rispondi
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