10 aprile 2018

SPIGOLATURE MA NON SOLO DEL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE

Tra lavoro, commercio, arte e cultura


Alcuni precedenti interventi svolti su Arcipelago hanno già segnalato la complessità e, ancor di più, la farraginosità del DUP da poco varato, costituito da una somma di capitoli non coordinati tra di loro nell’ambito delle oltre 300 pagine del documento, che lo rende poco leggibile agli interessati al fine di trovare riferimenti utili sui temi della nostra società territoriale.

taranto14FBHo provato a cercare al suo interno risposte ad alcuni temi che, come cittadino, ho visto problematici negli ultimi anni, allo scopo di vedere se il documento ne proponesse soluzioni; ho esaminato in particolare i temi legati a sviluppo, competitività e occupazione ai quali ho aggiunto alcune osservazioni su argomenti legati al commercio, all’arredo urbano e alla valorizzazione dei beni culturali.

Il dibattito nazionale di questo periodo dedica, anche a valle dei risultati elettorali del 4 marzo, particolare attenzione alle possibili soluzioni al problema della disoccupazione e della povertà. Su tali temi, prevalentemente di politica nazionale, il documento offre alcune indicazioni senza fare peraltro riferimento alle misure già adottate (reddito di inclusione) o in via di discussione. Le misure proposte appaiono più evolutive delle precedenti che innovative. I centri per l’impiego hanno la necessità di maggiori risorse a livello nazionale, ma anche di un’evoluzione delle professionalità occupate a sostegno di chi chiede assistenza: il documento poco dice a questo proposito, dando gran parte dell’attenzione alla formazione delle qualifiche più “alte”. In realtà l’area metropolitana milanese non richiede solo qualifiche “alte”, ma è toccata nelle sue fasce meno centrali anche dalla crisi di grandi imprese industriali e di servizi: pensiamo alla recente entrata in crisi del settore della distribuzione di prodotti elettronici che vede nell’area metropolitana un notevole numero di addetti.

Nella scheda dedicata allo sviluppo economico e alla competitività il DUP dedica correttamente uno spazio importante alla regolazione del sistema commerciale e all’innovazione. Il commercio è un’attività centrale nella nostra città ed è stato messo in crisi nei negozi piccoli, maggiormente esposti alla concorrenza dei grandi magazzini, lasciando tanti “occhi vuoti” nelle nostre vie anche del centro; giusto dunque favorire l’insediarsi in tali spazi di attività di servizio prima “nascoste” quali agenzie assicurative, commercialisti, piccoli uffici che operano per il cittadino.

Un po’ meno logico, però, è che sia sviluppato largamente e senza limiti come previsto dal DUP, il piccolo commercio ambulante che si vede in molte nostre zone, così come i dehors di molti bar che fanno a pugni con l’arredo urbano e talvolta ostacolano la piena fruibilità dei marciapiedi da parte dei passanti. Nulla mi pare si dica nel DUP della necessità di regolamentare tali commerci all’aperto fuori dai mercatini tradizionali, anche tenendo conto della Direttiva Bolkestein che viene vista da molti ambulanti come un vincolo ai rinnovi delle loro autorizzazioni.

Per quanto riguarda l’innovazione il DUP è particolarmente ricco di indicazioni anche se nel testo c’è un abuso di termini inglesi che si potrebbe evitare (coworking, makesplace, fablab, device, scale up, per indicare solo alcuni esempi) per consentire al lettore di capire bene il contenuto delle attività previste. Le iniziative presentate una per una sembrano peraltro poco coordinate in un disegno generale.

Un cenno merita anche il tema della tutela e valorizzazione di beni e attività culturali che rappresenta un’area di crescente interesse per cittadini e visitatori italiani ed esteri, come dimostrato dall’aumento delle visite negli ultimi anni. Analizzando le iniziative già programmate ci si poteva aspettare di più nel 2019 in particolare per l’anniversario dei 500 anni dalla morte di Leonardo celebrato da una mostra prevista al Castello Sforzesco dedicata al paesaggio di Leonardo e la Sala delle Asse tra natura, arte e scienza, a cui si affiancherà un’iniziativa del Museo della Scienza e della tecnologia; le iniziative di Milano annunciate dal DUP sono accompagnate, e forse surclassate, da mostre programmate e probabilmente più rilevanti in diverse parti del mondo, tra cui Torino, Firenze, Parigi (Louvre), Londra (disegni della collezione reale) e Olanda per citarne solo alcune.

Il DUP presenta numerose mostre in alcuni musei cittadini che negli ultimi anni hanno evidenziato una vocazione a manifestazioni dedicate alla cultura moderna, nel doppio intento di dare rilevanza ai giovani artisti e di attirare una maggiore quantità di visitatori in tali luoghi (Museo Messina, Casa Museo Boschi Di Stefano e GAM per citare le principali).

Va però in tali iniziative salvaguardata, forse più di quanto non fatto nel passato recente, la centralità delle opere d’arte permanenti rispetto alle opere in esposizione temporanea che in alcuni casi hanno “oscurato” le prime; mi riferisco –ad esempio – a mostre di mobili moderni in occasione di Saloni del Mobile la cui incombenza metteva in ombra la visibilità delle opere permanentemente esposte.

 

Roberto Taranto

taranto14


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