6 marzo 2018

arte – LO SPLENDORE DEL RINASCIMENTO DI DÜRER


arte09FBPalazzo Reale fa nuovamente centro con la nuova mostra dedicata ad Albrecht Dürer e al Rinascimento tedesco; nonostante il nome sia poco noto al di fuori del mondo dell’arte, l’artista nato a Norimberga, fu enfant prodige, e a soli 13 anni dipinse il primo autoritratto allo specchio, dipinse il primo nudo dell’arte tedesca, seppe giocare con i colori e, soprattutto, rese grande l’arte dell’incisione. Il progetto curatoriale è articolato, raffinato e approfondito; finendo per dare vita ad un risultato a dir poco straordinario. Non solo: la mostra accompagna il visitatore a scoprire, fino ad appassionarsi, alla personalità di Albrecht Dürer: uomo rinascimentale a tutto tondo, che si dedica allo studio e alla ricerca dell’architettura, della natura, di quella meravigliosa macchina che è la figura umana.

A Norimberga costruì l’epicentro della propria vita e della carriera dell’artista, segnate entrambe da una serie di viaggi, intrapresi nel corso degli anni in varie parti d’Europa. Viaggi che lo mettevano in connessione con altri paesi, altre città, nuovi clienti, altri artisti e le più disparate opere d’arte. Tutto questo ebbe un effetto profondo sulla produzione di un artista la cui curiosità e le cui capacità tecniche ed espressive erano infinite. Lo testimonia la sua complessa produzione artistica, ben articolata tra le sei sezioni della mostra: i viaggi compiuti in Italia, e gli incontri e collisioni ad essi sottesi – da Solario a Bartolomeo Veneto, al Mantegna, a Giovanni Bellini, a Lorenzo Lotto, a Giorgione; Geometria, misura e proporzioni, dove sono esposti trattati sulla proporzione e sulla prospettiva, oltre ad uno spettacolare disegno architettonico a parete; l’osservazione e riproduzione meticolosa della natura viene lentamente sostituita, da Dürer e dai suoi contemporanei, affrancando flora, fauna e paesaggio da una visione medievalista; l’Uomo al centro del mondo, le sue forme, la sua essenza, raccontato attraverso quel grande strumento che è il ritratto. Le incisioni sono l’arte della quale Dürer si fa maestro, che lo renderà un vero e proprio rivoluzionario. La mostra si chiude con la trattazione del tema del Classicismo e le sue alternative, nel rapporto quindi tra il modello classico o classicheggiante, che prevaleva in Italia, e quello anticlassico presente in terra tedesca.

Promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, la mostra “Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” è curata da Bernard Aikema con la collaborazione di Andrew John Martin; fino al 24 giugno 2018 offre ai visitatori la possibilità di ammirare circa 130 opere tra cui dipinti di Albrecht Dürer, acquerelli e circa 60 tra disegni, incisioni, libri, manoscritti, rivelando così il carattere innovativo della sua arte dal punto di vista tecnico, semantico e iconografico. Non trascurabile e, anzi, ennesima testimonianza del carattere del personaggio, il monogramma che ricorre in tutto il percorso allestitivo, che lo stesso Dürer ideò e utilizzò per siglare le proprie opere, riconoscibile per la presenza di una A molto squadrata che contiene al suo interno una lettera D.

Benedetta Marchesi

DÜRER E IL RINASCIMENTO tra Germania e Italia
Palazzo Reale, 21 febbraio – 24 giugno 2018
Orari: lunedì: 14.30-19.30/martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30/ giovedì e sabato: 9.30-22.30
Biglietti: Intero € 12,00; Ridotto € 10,00

Foto ©KHM -Museumsverband

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questa rubrica è a cura di Benedetta Marchesi
rubriche@arcipelagomilano.org


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