30 gennaio 2018
Da Carnaby Street di Londra agli hippy di Haight-Ashbury, dall’innovazione tecnologica della Bay Area alle proteste del maggio francese, dalle comuni sparse in tutta l’America ai festival di Woodstock: soffia il vento delle contestazioni negli spazi della Fabbrica del Vapore per Revolution, la mostra che arriva dal Victoria and Albert Museum di Londra a Milano fino al 4 aprile 2018.
Revolution. Musica e ribelli 1966-1970, dai Beatles a Woodstock, è una mostra sulle storie, i protagonisti, i luoghi di quel breve e densissimo periodo, gli anni tra il 1966 e il 1970, che cambiò per sempre le vite di una generazione intera. Quei 1826 giorni vengono raccontati in mostra attraverso oltre 500 oggetti-testimonianze di momenti, vite eccezionali, canzoni che hanno segnato la storia, abiti che hanno fatto tendenza (e scandalo), film indimenticabili.
L’esposizione, promossa e coprodotta da Comune di Milano-Cultura, Fabbrica del Vapore e Avatar – Gruppo MondoMostreSkira, in collaborazione con il V&A Museum, è pensata come un percorso esperienziale fatto per avvolgere i visitatori in atmosfere, oggetti, design, arte, grafica e soprattutto della musica di quegli anni – anche grazie al sistema di audioguide che fa sentire il visitatore accompagnato da una colonna sonora decisamente rock.
Sono anni nei quali cambia la moda, il modo di concepire gli spazi e le relazioni, dove ogni oggetto acquisisce senso. Si assume consapevolezza, sul valore della libertà e sulle forme della sua espressione. Il colore della pelle, le inclinazioni sessuali, la religione, la parità dei sessi: il mondo finora regolato da norme e usi, viene sovvertito sotto ogni aspetto; la rivoluzione nella moda è il segno più visibile del cambiamento di quegli anni, il modo più immediato per comunicare agli altri le proprie scelte: il rifiuto delle regole imposte, la volontà di non essere come i padri e le madri.
Bella è l’affermazione dei curatori “Questa non è dunque una mostra su un periodo storico, una moda, una città, uno stile o un genere musicale. Questa è una mostra su una delle cose più fragili ed allo stesso tempo più resilienti e durature che esistano sulla faccia di questo pianeta: un’idea. L’idea di Rivoluzione”. Decisamente mettere in mostra un’idea è quanto di più difficile ci possa essere: un’idea è astratta, aleatoria e spesso molto personale. Ma il percorso è ricco e articolato, denso di spunti con angolazioni differenti, per questo molto godibile e affascinante. Per i nostalgici la visita alla mostra sarà senz’altro una piacevole passeggiata nel viale dei ricordi, per gli altri un ripasso colorito della storia recente; personalmente avrei apprezzato un capitolo italiano più ricco su quegli anni, che dalla musica alla politica, dalla letteratura al civismo, molto più di altre epoche ci hanno resi quelli che siamo.
Benedetta Marchesi
FABBRICA DEL VAPORE
Via Cesare Procaccini, 4 – 20154 Milano
dal 2 dicembre 2017 al 4 aprile 2018
Lunedì 15.00 – 20.00 / Giovedì 10.00 – 22.00 / Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 – 20.00 (Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)
Intero: € 16 / Ridotto: € 14 / Ridotto Bambino: € 10
questa rubrica è a cura di Benedetta Marchesi
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