26 settembre 2017

arte – UN KLIMT A METÀ


Klimt Experience è l’ultimo progetto del MUDEC inaugurato a fine luglio e fruibile fino a gennaio 2018, dedicato al Maestro della secessione viennese. Il percorso multimediale propone al visitatore un nuovo modello di fruizione dell’opera d’arte attraverso le potenzialità sempre più allargate delle nuove tecnologie: questo si traduce in una grande sala dove su pareti, pavimento e soffitto si susseguono settecento immagini che attingono a tutto il repertorio artistico dell’artista, al contesto storico e architettonico, al design, alle forme astratte.

arte31FBSettanta minuti nel Klimt-mondo consentono una visione a tutto tondo dell’uomo: accanto all’arte dell’artista si ammirano le fotografie d’epoca e le ricostruzioni 3D della Vienna dei primi del ’900, con i suoi luoghi simbolo, i costumi, la moda di una capitale europea in fermento, comprese le sue innovative architetture come Palazzo della Secessione a Vienna, con il magnifico fregio di Beethoven.

È innegabile che esperienze espositive di tipo tradizionale non potranno mai consentire un incontro con l’artista, le opere e il contesto così complete; nella stessa maniera non saranno mai fruibili dal vero le immagini in così alta definizione: grazie infatti al sistema Matrix X-Dimension, che si avvale di trenta proiettori laser in grado di trasmettere sui megaschermi dell’installazione oltre 40 milioni di pixel, è garantita ancora maggiore definizione del Full HD.

Una colonna sonora che va da Strauss a Mozart, da Wagner a Lehár, da Beethoven e Bach, e gioca sulla forte riconoscibilità dei brani selezionati: appartengono talmente tanto alla cultura collettiva che è difficile che le teste degli ascoltatori non dondolino seguendo la musica.

Pur subendo il fascino delle figure femminili di Klimt, del suo uso dell’oro e dei colori, e restando ammirata dall’uso della linea, sono stati settanta minuti lunghi e costosi (12 euro il biglietto intero), dai quali sono uscita annoiata e per nulla ammaliata. La percezione più forte è stata quella di aver visto qualcosa di scontato, fatto apposta per compiacere, in immagini e suoni, la conoscenza condivisa dell’artista, l’immagine che già tutti hanno e che viene così alimentata e soddisfatta. Personalmente, vi invito a investire in altra maniera quei 12 euro.

Klimt Experience, fino al 7 gennaio 2017 al MUDEC – Museo delle Culture (via Tortona 57 – Milano). Orari: lunedì 14:30 – 19:30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9:30 – 19:30; giovedì e sabato 9:30 – 22:30. Biglietti: intero 12 €, ridotto 10 € / 8 €, gruppi 10 € / 6 € / 3 €.

BUON CENTENARIO, ETTORE!

Triennale Design Museum celebra il centenario della nascita di Ettore Sottsass (Innsbruck 1917 – Milano 2007) con una grande mostra monografica che rende omaggio all’uomo, architetto, designer, fotografo, filosofo, ceramista, urbanista. Ogni aspetto del suo carattere è valorizzato e celebrato. Un omaggio intellettuale, oltre che emozionale, di colei che ha accompagnato Sottsass nei suoi ultimi trent’anni di vita: Barbara Radice, curatrice della mostra, supportata nell’allestimento da Michele De Lucchi e Christoph Radl.

Attraverso un percorso che si snoda negli spazi della Galleria della Architettura del Triennale Design Museum si attraversano nove sale come arcipelaghi nei quali si mescolano i progetti, gli oggetti, le fotografie, i pensieri. Ogni superficie è occupata, come a immergere il visitatore nel Sottsass-pensiero. I nomi dei nove temi si riferiscono ad altrettanti titoli di scritti, nomi di oggetti o titoli di opere individuati come nomi/perno intorno ai quali si può immaginare organizzata l’opera di Sottsass.

Non si tratta propriamente di fasce cronologiche, anche se vagamente coincidono con qualche data, ma di umori e tendenze che si accavallano e sfumano gli uni dentro gli altri, allacciandosi ai precedenti e successivi. Lungo le pareti della Galleria sono in mostra da una parte opere contestuali ai temi delle stanze, dall’altra una scelta di fotografie all’origine del progetto del Maestro.

Il titolo della mostra, e del libro, There is a Planet, è quello di un progetto dell’autore dell’inizio anni ’90 per l’editore tedesco Wasmuth e mai realizzato; il progetto del libro, ora edito da Electa, raccoglieva in cinque gruppi, con cinque titoli diversi e altrettanti testi, fotografie scattate da Sottsass nel corso dei suoi viaggi intorno al mondo: foto di architetture, case, porte, persone, situazioni che riguardano l’abitare e in generale la presenza dell’uomo sul pianeta.

Che si ami o meno l’artista, che l’architettura sia una professione, una passione o che nutriate solo un vago interesse, la mostra va visitata il prima possibile. E comunque, uscirete dalla mostra innamorati del “poeta e ribelle”.

There is a Planet, fino all’11 marzo 2018 al Triennale Design Museum (Viale Emilio Alemagna 6, Milano). Orari: martedì – domenica 10:30 – 20:30. Biglietti: intero 9 €, ridotti 5 / 7 €.

questa rubrica è a cura di Benedetta Marchesi
rubriche@arcipelagomilano.org


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