10 maggio 2017

la posta dei lettori_10.05.2017


Scrive Marcella Lenarduzzi sulla riapertura dei Navigli – Sono contrarissima. Ve la immaginate la cerchia interna chiusa al traffico? E le nuvole di zanzare? E le legioni di scarafaggi? E la cavalleria dei topi? Dove sta l’igiene, motivo per cui a suo tempo i Navigli furono coperti? Un sindaco non può permettersi una visione romantica. Né deve promuovere iniziative che saranno altri a portare a termine, specie quando non soddisfino le vere “urgenze” (articolo di Giuseppe Ucciero su ArcipealgoMilano del 27 aprile 2017) della città (per esempio periferie, adeguamento di Seveso e Lambro, viadotti che cadono). Questa iniziativa è per la gloria di Sala, non per il soddisfacimento dei bisogni della città.

Scrive Antonio Urtis su popoli e democrazia – In Italia, soprattutto nel sud, siamo schiavi dell’eredità borbonica spagnola, che distingue fra signori e popolino (articolo di Giancarlo Pagliarini su ArcipelagoMilano del 3 maggio 2017) . Il popolino lavora e i signori fanno i parassiti; o se volete, il privato lavora e il pubblico comanda e fa il parassita. Il risultato più evidente? L’America del Nord, Usa e Canada; e quella del Sud dominata dalla educazione borbonica spagnola.

Scrive Lorenzo Boscarelli su popoli e democrazia – Ho molto apprezzato l’articolo di Giancarlo Pagliarini, chiaro e documentato. Occorre però riflettere su come mai il “mondo politico” è quello che è, nei diversi paesi. È quello che è, a mio parere, perché i cittadini sono quelli che sono!

Qualche dato storico: dopo la creazione della Confederazione elvetica (Ur, 1291), gli svizzeri, uniti, hanno prima sconfitto austriaci e friburghesi che li volevano sottomettere (Sempach, 1386), poi Carlo il Temerario, duca di Borgogna, che mirava alla stessa cosa (Granson e Morat, 1476). Nello stesso periodo il Italia prima il papa chiamava Carlo d’Angiò per far fuori la dinastia sveva, poi gli italiani – grazie alla presenza della Chiesa – si dividevano tra guelfi e ghibellini ed erano finalmente assoggettati allo straniero (Guerre d’Italia, 1495-1530).

Due quasi aneddoti: 1) tra fine del Quattrocento e primi decenni del Cinquecento gli svizzeri erano ritenuti i migliori soldati d’Europa e hanno combattuto per diversi regnanti: però quando si trovavano da parti opposte in una battaglia, non combattevano, lasciavano il campo. In Italia, furoreggiavano le Compagnie di ventura, che a volte cambiavano parte durante la battaglia! 2) Nel 1848 i Cantoni svizzeri, di fronte a una grave crisi istituzionale, hanno concordemente devoluto una parte dei loro poteri alla Confederazione: in quel momento è nata la Svizzera come la conosciamo oggi. Un abisso rispetto alla storia d’Italia.

Ultima considerazione: quando in Svizzera si tiene un referendum popolare, mi risulta che ci sia una informazione istituzionale e imparziale ai cittadini. Cosa impensabile da noi … Perché accadono in Svizzera le cose che hai descritto, perché c’è una Costituzione fatta in un certo modo? Perché i cittadini sono quello che sono, per storia, tradizioni … un mix, ahimè, inimitabile, nel futuro prevedibile.

Scrive Paolo Tagliacarne sulla partecipazione popolare – Caro Cortiana, ti ho letto e ho trovato “faticoso e poco comprensibile” il tuo elaborato. Già su FB prima delle elezioni del 4 dicembre 2016 ci eravamo trovati amichevolmente in non-accordo sul voto da esprimere. Ma è il bello della democrazia. Che sarebbe, credo, più bella e partecipata (nel tuo articolo lamenti la mancanza di partecipazione popolare) se si iniziasse a parlare in modo più semplice, facilmente comprensibile e di meno in politichese. Una volta anche tu eri così e sapevi convincere, persino uno come me, non proprio allineato al tuo pensiero.

Ora non capisco se è successo qualcosa a me, a te o a entrambi. Un esempio di chiarezza e semplicità di espressione? Cacciari. Peccato che si sia tirato fuori dal gioco. Continuo a pedalare, meditando e meditare pedalando. Convinto come te, che la finanza speculativa stia all’economia, come il doping sta al ciclismo



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali



Sullo stesso tema


13 novembre 2018

la posta dei lettori_14.11.2018

AA. VV.



6 novembre 2018

la posta dei lettori_07.11.2018

AA. VV.



10 luglio 2018

la posta dei lettori_11.07.2018

AA. VV.



3 luglio 2018

la posta dei lettori_03.07.2018

AA. VV.



26 giugno 2018

la posta dei lettori_27.06.2018

AA. VV.



19 giugno 2018

posta dei lettori_19.06.2018

AA. VV.


Ultimi commenti