20 dicembre 2016

libri – IL MONDO IN CIFRE 2017


The Economist
a cura di A. Notarbartolo e V. Patavina
IL MONDO IN CIFRE 2017
Edizioni Internazionale, 2016
pag. 258, € 7,00

libri42fbAnche quest’anno il prezioso volumetto dell’Economist ci sommerge con una impressionante quantità di dati, informazioni, confronti e classifiche concernenti i principali aspetti geografici, economici e sociali di 184 Paesi con un focus particolare incentrato sui dettagli dei 64 più importanti di essi. I temi affrontati si dividono in sei paragrafi principali: geografia e demografia; economia; politica e società; impresa e finanza; sanità e stato sociale; cultura e intrattenimento.

Nel primo paragrafo, dedicato alla geografia e demografia, vengono descritte le caratteristiche dimensionali dei Paesi più grandi, delle montagne più alte, dei fiumi più lunghi, dei deserti più estesi e dei laghi più vasti. Al tema della popolazione è dedicato un sottoparagrafo con la classifica delle Nazioni per abitanti e per i tassi di crescita più rapidi e più lenti di questi. Altri temi sviluppati al riguardo sono quelli attinenti il tasso di natalità, alle maternità precoci, alla fecondità, e al rapporto numerico dei sessi Paese per Paese.

Un ulteriore dettaglio ci elenca i Paesi mondiali per età media più alta e più bassa e l’incidenza della popolazione più anziana e più giovane. Il sottoparagrafo dedicato alle città si apre con l’elenco delle città più grandi per proseguire con i tassi di crescita e decrescita urbana, i rapporti tra popolazione urbana e rurale, l’indice di vivibilità urbana e gli edifici più altri del pianeta. Ai temi delle migrazioni tra Paesi è dedicata l’analisi del rapporto tra migranti e rifugiati, alla classifica dei Paesi d’origine dei rifugiati stessi e di quella dei Paesi con il maggior numero di ingressi con particolare dettaglio alla provenienza delle richieste di asilo che coinvolgono i Paesi industrializzati.

Il paragrafo riguardante l’economia si apre con la classifica dei Paesi più forti, in termini assoluti e di potere d’acquisto e prosegue con la classifica delle Nazioni secondo il PIL pro capite, l’indice di sviluppo umano e del cosiddetto coefficiente di Gini. Si prosegue poi con l’esame dei singoli Stati per crescita in termini assoluti, per crescita nei settori dei servizi, del commercio mondiale anch’esso suddiviso in beni e servizi.

Si passa poi ai Paesi con il maggior saldo attivo o negativo della bilancia dei pagamenti con l’elenco, inoltre, delle riserve ufficiali, di quelle auree e dell’entità delle rimesse dei lavoratori. Un tema di particolare interesse è quello dedicato ai tassi di cambio, all’inflazione, ai prezzi degli immobili, al debito estero e al debito al consumo e all’andamento degli aiuti internazionali a seconda dei destinatari e dei donatori bilaterali e multilaterali. Altro tema è quello concernente i maggiori produttori di beni di base agricoli e minerari, ivi compresi gli idrocarburi e le relative riserve. Segue l’elenco degli Stati per produzione e consumo di energia, per efficienza energetica e per ripartizione delle fonti energetiche.

Il paragrafo dedicato all’impresa e alla finanza contiene, tra l’altro, dati sugli investimenti stranieri diretti, sulle spese di ricerca e sviluppo e sui singoli indici di innovazioni. Segue l’elenco delle più grandi aziende, delle più grandi banche, dei fondi sovrani di investimento, della capitalizzazione delle principali borse, del valore degli scambi e del rapporto, per singoli Paesi, delle società quotate e non quotate.

Ulteriori ricchi paragrafi riguardano il debito pubblico, la spesa pubblica, le entrate fiscali, le spese per l’istruzione, gli iscritti ai vari gradi di scolarità, al numero dei matrimoni e dei divorzi e poi alle reti stradali, al tasso di motorizzazione, all’elenco degli aeroporti più frequentati, delle reti ferroviarie, di quelle aeree e delle flotte mercantili.

Da queste nostre prime anticipazioni risulta evidente che l’annuario dell’Economist sia un volumetto imperdibile per chiunque pratichi cultura e informazione, sia curioso e attento delle realtà del mondo e non dei sentito dire. Il tutto si chiude con un quiz delle classifiche che può trasformarsi in un affascinante gioco di società.

Paolo Bonaccorsi

 

questa rubrica è a cura di Cristina Bellon

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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