14 dicembre 2016

libri – LIBRI SOTTO L’ALBERO


ERMINIA DELL’ORO
IL MARE DAVANTI
Storia di Tsegehans Weldeseslassie
Piemme, 2016
pag. 160, euro 16,00

libri1_41Da tanti paesi non si scappa per trovare lavoro. Si fugge per salvare la propria vita. “Il mare davanti”, edito da Piemme, non è un romanzo, è la vera storia di Tsegehans Weldeseslassie, per gli amici Ziggy, un ragazzo scappato dall’Eritrea. La fuga è stata a lungo considerata caratteristica dei vigliacchi, dei deboli e dei pavidi. In un universo globalizzato come quello di oggi tale condanna è diventata grottesca. Continuare a rimproverare ai rifugiati di fuggire invece di rimanere nel loro Paese e di armarsi per difenderlo è ridicolo egoismo di chi si sente minacciare i propri comodi.
Fuggire è cercare qualcosa, rimanere aperti alla vita o, secondo Baudelaire, immergersi “in fondo all’ignoto per trovare del nuovo”. Il mare davanti, appunto. Erminia dell’Oro, nata in Eritrea, ha scritto l’odissea moderna di un popolo che non vuole rinunciare al futuro. Ideale anche per i più giovani, per aiutarli a comprendere la verità che si nasconde dietro alle tante foto sui giornali, dove si vedono ragazzi stipati su un gommone che rischia di affondare. Il passaggio della frontiera con il Sudan, la traversata del deserto e l’arrivo a Lampedusa sono soltanto l’inizio di una pericolosa avventura. Vera. E si sente riga per riga. Ziggy, oggi, ha 37 anni e vive in Italia.

Consigliato da Cristina Bellon

 

MARCO REVELLI
NON TI RICONOSCO
Un viaggio eretico nell’Italia che cambia
Einaudi, 2016
pag. 248, euro 20

libri2_41Marco Revelli, figlio del partigiano e scrittore Nuto, è un politologo; qui percorre un itinerario lungo tutta l’Italia, cogliendone le aporie del presente e i risultati della rapida deindustrializzazione. Rimane perplesso di fronte alla mutazione della sua Torino, con i «passanti ferroviari, svincoli, “spine”, bretelle, “gronde”, sotto e sovrappassi, rotonde e rotatorie, che all’antica, e solida, pianta ortogonale della città hanno sovrapposto un profilo curvilineo, senza più gli angoli retti, morbido, molle, quasi che il territorio, come l’orologio di Dalí, avesse preso a colare secondo le sconnessioni del suolo» (p. 5). Allo stesso modo emotivo e coinvolgente Revelli registra i casi esemplari della Brianza, del Veneto con la Marca Trevigiana, di Prato e delle cattedrali dell’acciaio del sud, come Taranto e Gioia Tauro, per chiudere con Lampedusa. Il lettore che segua Revelli nel suo peregrinare sarà arricchito da quest’analisi appassionata, che lo porta in luoghi che non sempre gli sono aperti.

Consigliato da Marialuisa Bignami

 

TOM WOLFE
IL REGNO DELLA PAROLA
Giunti Editore, 2016
pag. 192, € 18,00

libri3_41Un libro da leggere e far leggere ideale per un dono natalizio. L’ottantacinquenne polemista di Richmond, torna a picchiare duro sul politicamente e culturalmente corretto. Dopo aver sbertucciato i radical chic, gli architetti contemporanei e l’intoccabile pop-art, ora tocca alle teorie del celeberrimo linguista Chomsky e addirittura a quelle di Charles Darwin. Una lettura imperdibile la cui trama e l’ordito passano attraverso argomenti scoppiettanti, irriverenti e culturalmente, per molti, blasfemi. Chomsky è un ciarlatano comodamente trincerato dietro una fittissima schiera di epigoni interessati. Darwin addirittura un plagiaro divenuto famoso sulla pelle di Alfred Wallace, i cui studi furono spietatamente saccheggiati. L’aspetto più divertente del volumetto è la riconferma della vocazione di Wolfe a praticare costantemente la denigrazione attraverso l’ironia, quell’ironia che incenerì quarant’anni fa l’intera upper class della sinistra newyorchese bollandola con l’ancora attualissima etichetta di radical chic.

Consigliato da Paolo Bonaccorsi

 

STEFANO RAIMONDI
SOLTANTO VIVE
59 monologhi
Mimesis/Filosofie del teatro
pag. 75, euro 8,00

libri4_41Stefano Raimondi, poeta e critico letterario milanese, con questo piccolo libro ci guida all’ascolto struggente di 59 voci femminili che della violenza e dell’abuso hanno fatto tragica esperienza. Un libro essenziale, di grande potenza evocativa che nulla concede alla retorica: 59 monologhi per raccontare con prosa scarna, una cronaca, purtroppo quotidiana, il dramma di abusi nascosti come testimonianza di un silenzio che deve essere interrotto. È un coro di donne che ci parla, cui l’autore dà voce con linguaggio poetico, riscattandole dalla paura. Parole tragiche che qui diventano parole “salvate”, solchi di speranza.

Lo so che sono una tra le tante: le
Murate, le sconfitte dal silenzio, le
Tolte male dai giorni, le
Lasciate sole.
Lo so che sono come loro: le
Accusate, le impaurite quelle
Con le porte chiuse, quelle
Lasciate lì a tremare.
Lo so che sono come sono le
Invisibili, le mute, le
Soltanto vive.

Consigliato da Daniela Muti

 

 

 

questa rubrica è a cura di Cristina Bellon

rubriche@arcipelagomilano.org

 



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