14 settembre 2016

libri – SABBIA


EVA F. DEWALKER
SABBIA
Edizioni d’Este, 2016
pag. 119, euro 12,00

 

libri29fbSi può scegliere la versione in italiano oppure quella in inglese, basta girare il libro. Ma la sostanza non cambia: l’amore è eterno e universale. Questo è il messaggio che ci vuole trasmettere Eva F. Dewalker, l’autrice del romanzo. In realtà (e qui sveliamo il mistero) si tratta di uno pseudonimo, che la milanese Sabrina Minetti, la vera scrittrice, usa come una sorta di gioco letterario. “Eva” dichiara Minetti “è il nome della protagonista, che nel romanzo … scrive un romanzo.”

Tutto inizia con uno strano gioco. Una specie di caccia al tesoro, con la quale Eva coinvolge Emma, la figlia della sua migliore amica. Eva lascia un testamento e alcune lettere che Emma dovrà leggere, seguendo le sue istruzioni. Inaspettatamente, Emma è l’erede della bellissima casa sulla spiaggia di Eva. “Non posso più tornare là dove invece vorrei essere” scrive Eva, nella prima lettera. “Anche se questo significa perdere tutto ciò a cui più tengo. Ma in fondo non è un perdere, perché in realtà possiamo perdere solo ciò che abbiamo.” Cosa c’è là dove Eva vorrebbe essere? La casa ha qualcosa di magico, nasconde un segreto, che pagina dopo pagina viene svelato con grande maestria. C’è qualcosa da scoprire su di Eva, fatti che nessuno ha mai saputo. Ma affinché una cosa possa esistere, è necessario condividerla con altri.

Raccontare l’amore per capire la vita. Oppure: raccontare la vita più in profondità grazie al linguaggio dell’amore. È quello che Sabrina Minetti fa nel suo romanzo, parte dall’amore per tentare di gettare una luce diversa sull’esistenza di Eva e su quella di tutti noi. In quest’epoca, in cui si cambia partner con la stessa velocità con cui un’ape vola di fiore in fiore, l’autrice esalta l’amore rendendolo immortale, anche quando non c’è simmetria tra sentimenti. Non è certo una novità cristallizzare un amore, piuttosto che vederlo appassire. Ne avevano scritto anche Dante e poi Leopardi, e potremmo pensare a una cosa lontana, caduta in disuso. Invece, fissare l’amore nel suo manifestarsi più intenso, “come una ciliegia dolcissima, imprigionata in un limpido cubo di ghiaccio”, è attualità, basta crederci.

Aprendo la porta di quella casa, Emma fa uscire i ricordi che Eva aveva lasciato, tutto ciò che aveva vissuto, che era stata, che “insieme” erano stati. Volano via, si mescolano con la natura: tra cieli azzurri e infiniti, enigmatici tramonti e onde spumeggianti. Diventano parte di quella spiaggia per conquistare l’eternità e continuare quella storia, che forse ora riuscirà a raggiungere l’apoteosi. E infine l’ultimo quesito, al quale l’autrice tenta di rispondere: che cos’è il tempo? “Il tempo non è nulla … l’universo è una clessidra in cui la sabbia non smette mai di scorrere”.

Il tempo muore e l’amore resta. Lo sapeva anche Pirandello.

Cristina Bellon

 

questa rubrica è a cura di Cristina Bellon

rubriche@arcipelagomilano.org

 

 



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