25 marzo 2019
NUOVO GIARDINO DEI GIUSTI. 14 DOMANDE AL SINDACO BEPPE SALA
Il tempo delle risposte
25 marzo 2019
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Sia nell’Allegato “D” allo Statuto dell’Associazione per il Giardino dei Giusti (Repertorio 2007, Raccolta 860) sia nell’Atto costitutivo dell’Associazione per il Giardino dei Giusti del 13.11.2008 si legge: «La Associazione ha per finalità l’individuazione delle figure di rilievo alle quali dedicare un riconoscimento e la relativa piantumazione di un albero nel Giardino dei Giusti. L’albero può essere dedicato a persone viventi o alla memoria».
Nella Convenzione tra il Comune di Milano e l’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano per la concessione in uso gratuito dell’area di proprietà del Comune di Milano, dedicata al Giardino dei Giusti, situata all’interno de Parco Monte Stella, da destinare a uso celebrativo, stipulata il giorno 12.10.2015 (d’ora in poi Convenzione), si ribadisce: «L’Associazione ha per finalità l’individuazione delle figure di rilievo meritevoli di riconoscimento alle quali dedicare la piantumazione di un albero nel Giardino dei Giusti, area inserita nel Parco Monte Stella, di proprietà del Comune di Milano»
Nello Statuto (2007), nell’Atto costitutivo (2008) e nella Convezione (2015) rimane ferma la finalità dell’Associazione: la piantumazione di un albero, con relativa dedica, per ogni figura da commemorare.
Nei tre documenti sopra citati (Statuto, Atto Costitutivo, Convenzione) non si nominano mai né totem d’ingresso, né nuove pavimentazioni, né muretti continui, né l’anfiteatro, né alcun’altro manufatto tra quelli previsti nel progetto del Nuovo Giardino dei Giusti.
Nell’Atto costitutivo dell’Associazione per il Giardino dei Giusti si legge: «Nel perseguire le proprie finalità la Associazione si avvale dei contributi degli associati deliberati dall’Assemblea con riferimento alle specifiche iniziative da porre in essere, o di contributi liberali di terzi o dati da Enti a ciò legittimati. Le spese organizzative di funzionamento dell’Associazione sono a carico degli associati, secondo le modalità stabilite dall’Assemblea dei soci. Gli associati mettono a disposizione della Associazione le proprie risorse (quali ad esempio personale, beni mobili ed immobili, strutture, impianti, servizi) per l’organizzazione e la gestione delle attività e delle iniziative».
L’anomalia è ulteriormente confermata dalla mancata messa a bilancio, anno per anno, da parte del Comune dell’impegno di spesa relativo. Dall’accesso agli atti non risulta peraltro che l’Associazione per il Giardino dei Giusti abbia annualmente deliberato un bilancio consuntivo e un bilancio preventivo. Né risulta che il cambiamento di indirizzo nei modi della commemorazione abbia avuto una ratifica assembleare.
Così come non risulta che l’arch. Stefano Valabrega abbia avuto un incarico ufficiale da parte dell’Associazione per il Giardino dei Giusti per la progettazione del Nuovo Giardino.
Più in generale, in questa vicenda, l’interlocutrice del Comune di Milano e del Municipio 8 non è stata, e non è, l’Associazione per il Giardino dei Giusti, ma Gariwo, che nell’Associazione ha un peso decisionale pari al 25%. In altri termini:
Una riprova nella confusione di ruoli è il fatto che la sede legale dell’Associazione per il Giardino dei Giusti coincide con quella di Gariwo.
Nella Convenzione del 12.10.2015 (art. 3) si afferma: «Il CONCESSIONARIO si impegna altresì ad attuare, a propria cura e spese, iniziative di valorizzazione del luogo in coerenza alla sua connotazione, previamente condivise con il Comune di Milano e con onere di acquisizione delle autorizzazioni e dei pareri necessari» (neretto ns.).
Nell’art. 3 della Convenzione si legge: «Il CONCEDENTE concede l’area dedicata al Giardino dei Giusti ubicata all’interno del Parco Monte Stella identificata nel precedente art. 1 per anni 10 dieci, con decorrenza dalla data della sottoscrizione della presente convenzione e con consegna contestuale, a fronte di apposito verbale redatto in contraddittorio tra le parti» (neretto ns.).
Non risulta che agli atti vi sia detto verbale.
Si osserva peraltro che:
Ulteriore elemento di gravità è il fatto che una parte dei totem d’ingresso, previsti nel progetto, è situata al di fuori dell’area data in concessione. Ove questi totem fossero realizzati, si tratterebbe a tutti gli effetti di un abuso edilizio autorizzato dalla Conferenza dei Servizi e, in ultimo, dal Comune di Milano.
Viste le opere che si stanno realizzando (eliminazione di larghe porzioni di humus, posa di nuove pavimentazioni estese, fondazioni in cemento armato in taluni punti e opere in elevazione: totem, muretti continui, auditorium all’aperto di 250 posti), nell’insieme trattasi comunque o di opera pubblica o di opera di edilizia privata. Tertium non datur.
A pag. 2 della Convenzione si legge: «l’Amministrazione comunale ha rilevato nella proposta il pubblico interesse, in quanto consente, in un momento di scarsità di risorse economiche e di riduzione dei finanziamenti statali, non solo di vedere ridotti i costi attualmente sostenuti per la gestione dell’area, ma altresì di valorizzare il luogo celebrativo» (neretto ns.).
L’affermazione circa la riduzione dei costi (posta tra le motivazioni della assegnazione in comodato), oltre a non essere accompagnata da una quantificazione, appare del tutto infondata. Nell’art. 6 della Convenzione si afferma infatti che «L’Amministrazione comunale continuerà ad effettuare la manutenzione del patrimonio verde esistente, provvedendo al taglio del tappeto erboso [quello che sopravviverà all’intervento!] e alla cura delle piante circostanti»; e nell’art. 7 si stabilisce: «Lo svuotamento dei cestini portarifiuti e la pulizia dell’AREA continuerà ad essere effettuata da AMSA o comunque nell’ambito dei contratti in corso dell’Amministrazione Comunale».
Nulla si dice negli Atti circa il soggetto su cui ricade l’onere sia dei costi di illuminazione sia della manutenzione delle opere previste nel progetto del Nuovo Giardino dei Giusti.
La relazione geologica risale al 2013 ed è riferita al progetto del 2015. Manca una relazione geologica specifica per il nuovo progetto. La previsione di un auditorium di 250 posti non è accompagnata dalla contemporanea previsione di servizi igienici e di accessi per i soccorsi.
Nella delibera della Giunta comunale nr. 2352 del 21.12.2018, in cui si autorizzano i lavori sull’area data in comodato all’Associazione per il Giardino dei Giusti, si afferma (pag. 3) che «l’Amministrazione comunale ha avviato comunque un confronto con i soggetti coinvolti per addivenire ad un progetto di massimo gradimento per la cittadinanza tutta».
Sempre nella delibera della Giunta comunale nr. 2352 del 21.12.2018 a pag. 3 si legge: «sussiste l’interesse pubblico alla realizzazione del progetto di valorizzazione del Giardino dei Giusti, in quanto finalizzato alla valorizzazione dell’area de qua in coerenza con la ratio della sua creazione, rivolta a ricordare tutti quei “Giusti” che si sono opposti ai genocidi e ai crimini contro l’umanità, ai quali viene dedicata periodicamente la piantumazione di un albero».
Giancarlo Consonni
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