25 novembre 2015
THE WALK
di Robert Zemeckis [USA, 2015, 100′]
con Joseph Gordon-Levitt
È il racconto di un sogno sospeso, ambizioso e quasi inimmaginabile, il nuovo film scritto, diretto e prodotto da Robert Zemeckis. Film biografico (tratto da ‘To Reach the Clouds‘ scritto da Philippe Petit) “The walk” è una bella prova più vicina alla sensibilità dell’indimenticato ‘Forrest Gump‘ che al più recente ‘Fight‘.
Sullo schermo la storia vera dell’impresa di un uomo comune con un sogno non comune: camminare su un filo teso, sottile e resistente, sospeso a centinaia di metri dal suolo senza alcuna protezione, tra le torri gemelle della Grande Mela.
Il viaggio di Philippe Petit é un viaggio alla scoperta del mondo, ma prima di tutto un viaggio alla scoperta di sé. Insieme a un gruppo di amici radunati quasi per caso, il funambolo francese lascia Parigi per recarsi nella città dei suoi sogni e anche dei nostri e dei cittadini di tutto il mondo, in quel luogo preciso delle due torri, ancora più forte simbolo dell’immaginario dopo l’attentato dell’11 settembre del 2001.
È il 7 agosto del 1974 e Philippe porta l’arte sui due grattacieli più alti della città, cambiando il modo in cui essi venivano visti dai cittadini newyorkesi dell’epoca. Le scene del film, specialmente quelle del ‘colpo’ di Philippe, non hanno bisogno di essere realizzate in 3D per essere “breathtaking“, letteralmente da togliere il fiato.
Il sogno ardito di Philippe Petit, si realizza in quella scena in cui il protagonista cammina sul filo che collega le due torri. In quei minuti di massima tensione il funambolo parigino è sospeso tra la vita e la morte, tra la terra e il cielo, una torre e l’altra; ma paradossalmente, è proprio quello il luogo in cui si sente più al sicuro, poiché prende consapevolezza di sé e del valore dello spettacolo che lo vede protagonista e che offre al mondo.
Film che emoziona e coinvolge, da vedere, perché la storia vera di Philippe, nonostante la leggerezza con cui è raccontata, suggerisce che ciò che sembra irrealizzabile, a volte non lo è poi così tanto.
Pretty Woman
questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi
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