24 giugno 2015

cinema – È ARRIVATA MIA FIGLIA


È ARRIVATA MIA FIGLIA

di Anna Muylaert [Brasile, 2015, 114′]

con Regina Case, Michel Joelsas, Karine Teles, Lourenço Mutarelli

 

cinema24FBVal lavora come governante presso una famiglia ricca di San Paolo composta da un padre pseudoartista che vive di rendita, una madre giornalista di moda in carriera e un ragazzo un po’ perditempo. La donna si prende cura della casa, una lussuosa villa con piscina, e di Fabinho, il figlio dei padroni che ha cresciuto come suo. Il ragazzo ha la stessa età di Jessica, la figlia che ha affidato a parenti nel nord est del Brasile e che mantiene con il suo lavoro.

Entrambi i giovani devono sostenere l’esame per accedere all’università. Jessica vuole diventare architetto e studiare nell’ateneo di San Paolo. In attesa di trovare una sistemazione starà con la madre che non vede da più di dieci anni. Giunta a San Paolo, la giovane è meravigliata dal lusso della casa, una vera villa razionalista, e anche dalla sistemazione della madre, uno stanzino stipato in cui lei dovrebbe dormire su un materasso per terra. Sfacciatamente chiede ai proprietari aperti e democratici se può occupare la suite degli ospiti. Il padrone di casa, colpito dalla ragazza, glielo concede.

Con naturalità la giovane accede a spazi e servizi che sono socialmente negati alla madre e che la mettono in imbarazzo: Val si ritrova a servire a tavola la figlia e il suo padrone come se Jessica se membro della famiglia padronale. La donna non si raccapezza, sa che nei rapporti di classe ci sono linee che non si possono oltrepassare, lei sa stare al suo posto ma quella ragazza che addirittura fa il bagno in piscina con Fabinho e un suo amico la mette in cattiva luce presso Donna Barbara. Su pressioni della padrona urge trovare una sistemazione esterna a Jessica.

Val si trova tra due fuochi: Donna Barbara che le ricorda le regole di comportamento e la figlia che di queste regole se ne infischia e sollecita la madre a ritrovare una dignità calpestata. L’arrivo di Jessica è stato uno sconquasso, lei ha superato il test universitario, Fabinho no, in più ha seminato dubbi con il suo comportamento “sovversivo”. In Val comincia una rivoluzione silenziosa che non può essere fermata.

La regista Anna Muylaert ha saputo, attraverso una commedia ironica, occhieggiare a dinamiche complesse e sottrarsi a facili umorismi, stereotipi e cliché. Bravissime le attrici protagoniste specie Regina Casé nei panni di Val e Camila Márdila nel ruolo di Jessica per cui ha ottenuto un premio al Festival di Sundance. Il film ha ricevuto anche l’audience award a Berlino.

Dorothy Parker

 

 

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org



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