25 marzo 2015

cinema – AMERICAN SNIPER


 

AMERICAN SNIPER

di Clint Eastwood [USA, 2015, 132′]

con Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Navid Negahban, Luke Grimes

 

cinema12FBQuando la vita non gira per il verso giusto (il lavoro nei rodeo non paga più, la fidanzata se la spassa con un altro) Chris Kyle ha una nuova opportunità: servire la patria. L’esercito Usa ha sempre bisogno di uomini, c’è sempre una guerra da combattere in questo caso la guerra al terrorismo dopo l’11 settembre promossa da Bush. Kyle crede nella causa e diventa un Navy Seal. Per la precisione diventa un cecchino, ha una mira quasi infallibile.

Durante le sue missioni lo vediamo appostato, intento a studiare la situazione e a decidere se sparare o meno. La decisione è la sua, sta a lui scegliere se colpire un bambino o una donna che possono rivelarsi bombe umane. La coscienza viene spesso tacitata dal dovere, dall’ossessione per il nemico. Perché questa è la guerra e se non spari ti sparano, il nemico non ha forse un cecchino formidabile come lui?

E il dovere si fa sempre sentire anche quando Chris torna a casa dalla famiglia che ha costruito tra una missione e l’altra. La sua testa è in Iraq, Chris era una perfetta macchina da guerra e non smette di esserlo anche a casa. Come tutti i reduci affetti dal disturbo post traumatico da stress comincia a curarsi frequentando un centro per ex- militari. Sarà la sua fine.

American sniper è un film ambizioso, ci racconta la solitudine di fronte alla guerra, l’eroismo che nasce dal basso e le conseguenze sulla vita privata. Ma stupisce un po’ per chi ha visto gli altri film che Clint Eastwood ha dedicato alla guerra. In quest’opera sembra infatti venir meno quell’intreccio o alternarsi di dovere e responsabilità, manca il dubbio del protagonista che buca il destino e il dovere. Sembra che anche il regista abbia fatto propria una affermazione del padre di Chris che suona più o meno così: il mondo si divide in pecore, lupi e cani pastore e nella nostra famiglia non ci sono mai state pecore.

Manca anche lo spessore umano nelle relazioni famigliari, Kyle è un automa, soldato anche tra le pareti domestiche. Incapace di uscire dal ruolo. Nella biografia di Chris sono narrati l’alcolismo, la violenza e la sua spacconeria che per essere eroe totale gli faceva raccontare balle, ma Eastwood ha deciso di non soffermarsi su questo aspetto umano, facendo del suo protagonista un eroe monodimensionale. Ciò nonostante l’interpretazione di Bradley Cooper è magistrale e si fa notare anche Sienna Miller per il suo ruolo di moglie.

Dorothy Parker



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