14 gennaio 2015

cinema – PRIDE


PRIDE

di Matthew Warchus [Gran Bretagna, 2014, 120′]

con Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Paddy Considine, George MacKay

 

cinema02FB1984, nel Regno Unito di sua ‘maestà’ Margaret Thatcher capita che attivisti gay londinesi si spostino dalla sfilata del Gay Pride alle miniere del Galles per sostenere il lungo sciopero dei minatori contro il governo. Il regista Matthew Warchus porta in scena la storia vera dell’inconsueta alleanza e solidarietà tra i LGSM (Lesbians and Gays Support The Miners) e i minatori gallesi, ed è subito successo al botteghino in patria e fuori.

Film costato poco e per tutti, lontano da intellettualismi, gioca sui luoghi comuni e gli equivoci con un cast di attori consumati e nuovi talenti (Bill Nighy, Imelda Staunton, Paddy Considine, George MacKay).

Punto di forza una sceneggiatura accorta e fluida che costruisce il racconto sull’evoluzione del punto di vista dei minatori nei confronti degli esuberanti supporter, dalla guardinga e diffidente tolleranza iniziale, all’affetto sincero oltre i pregiudizi e il sarcasmo delegittimante della stampa conservatrice nazionale che culmina nella scena conclusiva.

Tra coming out, feste di paese, dove i gay (oltre a dimostrare che anche gli uomini sanno ballare) riescono a sciogliere i cuori e a suscitare empatia, crowdfunding degli attivisti per le strade di Londra, per raccogliere soldi per i minatori e le loro famiglie senza lavoro per molti mesi, e un megaconcerto, il film scorre mettendo armonicamente in fila episodi divertenti con diverse licenze poetiche rispetto alla vicenda storica.

I drammi che fanno parte della vita vera di entrambe i soggetti, lavoratori e omosessuali, vengono messi da parte per lasciare spazio al tema dell’aiuto reciproco per la lotta per i diritti, e la conclusione dello sciopero con la ‘sconfitta’ e il rientro in miniera dei minatori non viene approfondito.

Da ricordare però il finale commovente con l’inconsueta e imprevista presenza dei minatori in testa al corteo del Pride di Londra e l’understatement del non più giovane minatore Cliff, un Bill Nighy molto in parte, mentre prepara tramezzini per gli scioperanti.

Colonna sonora strepitosa con il meglio dei pezzi cult dei Mid 80’s: dalla dance Shame shame shame di Shirley & Co al funky di Silvester a Boy George e Frankie Goes to Hollywood.

AdeleH & NY152

 

 

 

 

questa rubrica è a cura degli Anonimi Milanesi

rubriche@arcipelagomilano.org



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