9 novembre 2021

LA CITTÀ DEI RICCHI

Finanziarizzazione e cattura dello spazio fatto dalle élite mondiali


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Negli anni ’60 la sociologa Ruth Glass ha concepito il termine “gentrificazione”constatando la sostituzione di una parte della classe operaia da famiglie che avevano un reddito più alto nei quartieri popolari del centro urbano di Londra (Glass \1964). Poco dopo sei decenni più tardi, la capitale britannica è diventata l’epicentro del mercato finanziario mondiale dove si registra il record di milionari in proporzione agli abitanti. La valorizzazione vertiginosa degli spazi urbani è il risultato dell’afflusso massiccio di capitali stranieri, in particolare nel settore immobiliare: le stesse classi medie londinesi, identificate da Glass a suo tempo come i principali agenti della gentrificazione, si trovano oggi minacciate.

Nei suoi ultimi lavori il sociologo Rowland Atkinson che conduce da più di vent’anni ricerche sulla segregazione e la gentrificazione , esamina i processi di “elitizzazione” a Londra dove, come indica il sottotitolo del libro, il modo in cui la città è stata catturata dai supericchi, nello stesso modo dell’impatto di questa appropriazione nei confronti dei più poveri.

LONDRA, “alpha city” per eccellenza

L’autore ricorda che Londra è l’esempio per eccellenza di una metropoli che si é sviluppata sotto il controllo della aristocrazia e della borghesia, in particolare nell’epoca vittoriana. Dopo la seconda Guerra Mondiale tuttavia, queste élite hanno visto la loro egemonia contestata sotto i colpi delle politiche ridistributive introdotte dallo Stato Sociale

Ma queste forme di impostazione pubblica delle dinamiche d’accumulazione sono state oggetto di una lunga a profonda rimessa in discussione, rafforzate a partire dalla crisi finanziaria del 2008, culminata allora da quello che Atkinson identifica come lo ristabilirsi di un controllo dalla città da parte delle élite. Da una parte la crisi ha permesso di legittimare politiche di austerità fatte col taglio degli investimenti nei programmi sociali che hanno deteriorato le condizioni di vita delle classi popolari, in particolare le loro condizioni delle abitazioni con la spinta dello smantellamento del sistema degli alloggi di proprietà pubblica.

D’altra parte la crisi ha permesso l’adozione di nuove misure di incoraggiamento del mercato attraverso misure fiscali con l’arrivo di capitali a la soppressione di regolamenti sulle transazioni finanziarie. Così si sono create le condizioni ideali per la “cattura” della città da parte della élite mondiale, un processo che ha beneficiato di un largo sostegno degli attori delle politiche locali.

Questa cattura di Londra da parte dei super ricchi, descritta nell’opera di “colonizzazione da parte del capitale”, ha definito la traiettoria della metropoli durante l’ultimo decennio, in particolare attraverso l’internazionalizzazione del mercato immobiliare londinese. L’autore affronta i valori e le rappresentazioni che compongono questo modello, nel quale i promotori privati sono rappresentarti come i salvatori dell’economia della città, delle quale il dinamismo e la vitalità sarebbero legate all’afflusso di capitali stranieri.

E’ in questo senso che Atkinson formula l’ipotesi della primazia di Londra nel contesto delle città globali, rendendo attuale il dibattito aperto dal libro pubblicato da Saskia Sassen trent’anni fa (Sassen 19919. Per il ricercatore, il progetto di sviluppo intrapreso dalle indicazioni del governo della capitale britannica ha spinto la città al vertice delle gerarchia delle metropoli. Londra, di conseguenza, non è semplicemente una città globale, ma è la città globale, membro di un gruppo ristretto che produce e accoglie vaste fortune all’interno di una economia mondializzata dalla finanza. (p.9)

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Un “gigantesco casinò del capitale”

Tre dibattiti attirano l’attenzione in questo libro che vanno messi in rilievo: il ruolo del denaro che arriva da attività illegali nel boom immobiliare di Londra, lo sviluppo di una infrastruttura di trasporto che permette la iperrrmobilitàdei ricchi e la loro paranoia della sicurezza.

Il denaro sporco ha in effetti contribuito, secondo Atkinson, al boom immobiliare degli ultimi decenni, trasformando la città in un gigantesco “” 8p. 83) casinò dei capitali. Dietro i nuovi investimenti in immobili di lusso, dei quali molti appartengono a società offshore domiciliate ne paradisi fiscali, si nascondono miliardi provenienti da operazioni criminali. Londra sarebbe così il teatro di una vasta economia sotterranea, offrendo ” quello che per numerosi esperti è considerato “come il sistema più avanzato per lo sbiancamento del denaro della criminalità finanziaria”. (p. 84)

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L’inferno urbano delle classi popolari

Atkinson conclude i suo libro parlando dell’impatto di questa elitizzazione sulla maggior parte della popolazione della città ed in particolare sui lavoratori precari, i giovani marginalizzati e gli immigrati irregolari. “La vita quotidiana di quelli che sono in basso è diventata una sorta di inferno urbano mentre i ricchi continuano ad estrarre sempre più ricchezza e si godono il loro modello di vita in santa pace”. … Progressivamente esclusi da un mercato sociale oramai residuale e incapaci di pagare affitti esorbitanti del libero mercato, quelli che non hanno tratto beneficio dalla politica di finanziarizzazione sono le prime vittime: le famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà rappresentano oramai più di un quarto delle popolazione londinese.

In uno dei passaggi più interessanti della conclusione, l’autore descrive la cessione di beni e terreni pubblici a promotori privati. Biblioteche, ospedali, scuole, attrezzature collettive e anche quartieri di edilizia sociale vengono progressivamente demoliti per far posto a grandi progetti immobiliari.

Gli spazi per la ricchezza si costruiscono anche distruggendo il senso dei luoghi. Numerosi luoghi trasformati dal capitale finanziario mondializzato sono diventati quartieri fantasma, sia a causa del disprezzo dei ricchi sia a causa della del basso tasso di occupazione da parte dei proprietari. Concepiti come semplici attivi finanziari, i complessi immobiliari di lusso spesso sono lasciati inutilizzati, formano quello che Atkinson qualifica come necroarchitetura, ” una forma di architettura generata dal bisogno dei ricchi di collocare i loro denari, ma non i loro corpi, letteralmente in uno spazio morto”. (p. 97)

Gli studi urbani e lo spazio della ricchezza

Il grande interesse dell’opera sta nella sua analisi di un gruppo sociale particolare, le élite economiche che, per contrasto con il vigore della tradizione delle ricerche sulle popolazioni vulnerabili, sono relativamente poco investite in quanto oggetti di ricerca nel quadro degli studi urbani.

Questa assenza può spiegarsi con la difficoltà di accesso agli spazi della vita dei ricchi, anche se certi autori hanno aperto delle strade, in particolare attraverso gli studi sulle classi superiori della regione parigina (Pinçon et Pinçon-Charlot 2007) e le loro enclaves fortificate nella regione di San Paolo (Caldeira 2000).

Quando gli studi sulla gentrificazione si moltiplicano, la nouvelle vague solamente delle analisi mirate agli ambiti popolari della elitizzazione nel contesto dell’iperfinanziarizzazione invita a non occuparsi solamente agli ambito popolari, L’esercizio intellettuale sullo svelamento delle pratiche spaziali delle èlite contribuisce allo sforzo dei ricercatori impegnati sulla trasformazione sociale e l’opera di Rowland Atkinson costituisce a guasto titolo un esempio molto utile a quelle e a quelli che osano avventurarsi nello studio degli spazi della ricchezza.

João Carlos Carvalhaes Monteiro

Bibliografia

Caldeira, T. 2000. City of Walls. Crime, Segregation and Citizenship in São Paulo, Berkeley: University of California Press.

Glass, R. 1964. London: Aspects of Change, Londres: MacGibbon & Kee.

Pinçon, M. et Pinçon-Charlot, M. 2007. Les Ghettos du Gotha : comment la bourgeoisie défend ses espaces, Paris : Éditions du Seuil.

Sassen, S. 1991. The Global City: New York, London, Tokyo, Princeton: Princeton University Press.

*João Carlos Carvalhaes Monteiro, « La ville des riches. Financiarisation et capture de l’espace par l’élite mondiale », Métropolitiques, 1 novembre 2021. URL : https://metropolitiques.eu/La-ville-des-riches.html

Nota dell’editore

Abbiamo ritenuto interessante pubblicare questo articolo perché le analogie con la situazione milanesi sono palesi. 

Trad. LBG

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