23 settembre 2021

MILANO CRESCENZAGO

Sotto cemento e sotto sfratto, storie locali


natale 3

BANNER GIOVEDI

L’Amministrazione Sala procede come un carro armato con la devastante politica di cementificazione e di svendita del patrimonio pubblico. Secondo i dati ISPRA (l’istituto pubblico di protezione e ricerca sull’ambiente) Milano è tra le città più cementificate al mondo (ca. il 70%) nel rapporto superficie/abitanti. Nella consiliatura Sala ben 510 mila mq di suolo sono stati coperti dal cemento. Sono in programma enormi colate di cemento su 3 milioni 766 mila mq, oggetto di grandi piani urbanistici (aree scali ferroviari, expo, macello, Bovisa Gasometri, piazza d’Armi). E sono in attesa altre aree di proprietà privata.

A Crescenzago – Municipio 2 di Milano -, nel suo centro storico e sulle rive del Martesana, sull’ultimo fazzoletto di suolo libero di 10.000 mq, si sta per dare avvio ai lavori per costruire un palazzone col massimo indice edificatorio (0,65mq/mq). Questo nuovo palazzone sta per aggiungersi all’invadente edificio in Via Berra, che ha rovinato la visuale sulla facciata dell’Abbazia Chiesa Rossa, e alla mastodontica cementificazione in corso, sempre sulle sponde del Martesana, e sempre in Via Meucci accanto alla Cargo!

Quel fazzoletto di suolo aspetta da 40 anni di diventare piazzetta nel verde, come previsto dal PRG del 1980 e come ripetutamente richiesto dai cittadini, che tutte le amministrazioni di Milano non hanno mai attuato.

Nel 2000 l’Amministrazione Albertini, con De Corato vicesindaco, promuove un bando per qualificare “cinque piazze in periferia”. Una di queste è Piazza Costantino, in cui ha sede il palazzo storico dell’ex comune di Crescenzago.

Vince il progetto dell’arch. Battisti che individua la vera Piazza Costantino nell’area libera, e destinata a verde, di Via Meucci/Adriano 1, in posizione frontale all’antica sede comunale. Il progetto rimane sulla carta.

L’Amministrazione Moratti (2006-2011), con Masseroli assessore all’Urbanistica, non conferma nel nuovo Piano di Governo del Territorio, che non viene approvato, la destinazione a verde dell’area. Nel contempo avvia, con la motivazione demagogica di voler sanare le casse del Comune, la politica di vendita (svendita) a privati di beni immobiliari del Comune (Fondi Immobiliari BNP Paribas Milano 1 e 2), tra i quali proprio l’edificio di Piazza Costantino. E’ il Fondo Immobiliare Milano 1 (76 immobili, di cui ben 15 di interesse e valore culturale storico architettonico). Come se non bastasse, qualche anno dopo, sempre Moratti istituisce il secondo fondo immobiliare con oltre un centinaio di altri beni immobili di proprietà comunale in vendita!

Ci voleva l’Amministrazione Pisapia, con De Cesaris assessore all’Urbanistica, per approvare nel 2012 sostanzialmente il PGT della precedente amministrazione di centro-destra. E cambiare la destinazione d’uso da verde ad edificabile proprio di quell’area Meucci progettata a luogo pubblico nel verde. Si completa così la privatizzazione degli ultimi “beni comuni” nel centro storico di Crescenzago.

Sala e Maran portano a termine l’operazione cementizia, nonostante le migliaia di firme dei cittadini e le diverse delibere del Consiglio di Zona che hanno sempre chiesto  uno spazio pubblico nel verde per la tutela della salute e della qualità della vita quotidiana e per valorizzare i beni storici e paesaggistici di notevole valore di Crescenzago e del Municipio 2: borgo medievale che si raccoglie attorno all’abbazia Chiesa Rossa, tra le più antiche della Lombardia; Naviglio e Parco della Martesana con la “Riviera di Milano”; Palazzo ex Comune di Crescenzago, vincolato dalla Sovrintendenza come patrimonio pubblico di “valore storico e artistico” e sede di associazioni storiche (ANPI, Banda musicale e Legambiente); giardinetto di via Amalfi lungo la “riviera di Milano” sulle sponde del piccolo naviglio, ecc.

Mentre Palazzo Marino cementifica e svende, la cittadinanza impegnata dei comitati e delle associazioni progetta e propone e lotta per una città da abitare e vivere, non da commercializzare e consumare e (s)vendere.

Proprio a Crescenzago, alle tre associazioni storiche – ANPI, Banda musicale con 120 anni di vita e Legambiente –  si sono aggiunte altre sette, che si sono costituite agli inizi di quest’anno in Associazione Casa Crescenzago, di cui sono il rappresentante legale.

Casa Crescenzago ha scritto un progetto e un programma di attività, candidandosi alla gestione del Palazzo ex Comune di Crescenzago, come bene pubblico da restituire al demanio (Delibera n. 34 / 2015 del Consiglio Comunale di Milano) per farlo diventare sede di un Centro civico culturale sociale e artistico. Risposta di Sala e Tasca, e del Fondo Immobiliare Milano 1: non si rispetta la delibera del Consiglio Comunale e si mette all’asta il Palazzo! Le buste verranno aperte entro settembre. Chissà… chi sarà… quel privato che acquisterà l’immobile con 791 mila euro, al posto del valore iniziale di 1 milione e 200 mila? …

In questo mese di settembre si sta per compiere un doppio delitto ambientale urbanistico civile e sociale. Eppure, pensate, Sala fece la prima riunione di Giunta, nel luglio 2016, proprio nei locali dove hanno sede le tre associazioni, con la promessa che avrebbe messo al primo posto la “qualificazione delle periferie” partendo proprio dai nostri quartieri.

Vendita e cementificazione non saranno operazioni indolori. La cittadinanza attiva sta reagendo e sta valutando quali iniziative azioni e manifestazioni, proteste e ricorsi giuridici intraprendere e promuovere.

La triste vicenda di Crescenzago, come tante altre in altri quartieri di Milano e delle città italiane, oltre ai fatti concreti e specifici, pone alla nostra attenzione questioni fondamentali attinenti il sistema di funzionamento distorto della democrazia locale (e nazionale).

Questo sistema è sbilanciato sull’eccessivo potere dei sindaci e delle giunte a scapito degli organi collegiali (consigli comunali, commissioni), sul finto decentramento (i Municipi non contano, anche, e soprattutto, quando deliberano rappresentando gli interessi generali).

Questo sistema emargina e respinge i cittadini e in particolare quella cittadinanza attiva e consapevole e propositiva (altro che assessorato alla partecipazione!), che si batte quotidianamente per la qualità ambientale e urbana.

Questo sistema elettorale favorisce la verticalizzazione e la polarizzazione della dialettica politica a scapito del diritto di voto libero e indipendente e della rappresentanza plurale. E produce un ceto politico oligarchico autorefenziale e demagogico, e spesso ignorante e cinico e corrotto.

Il dominio del pensiero unico (?) del dio mercato e della regina finanza, di un neoliberismo capitalistico feroce e vorace, porta alla distruzione ecologica del sistema mondo, svalorizza e svende i beni pubblici e comuni. Mercifica tutto e tutti gli esseri viventi.

Nelle città capoluogo, e in particolare nelle città chiamate metropolitane, si esercita il predominio centralistico che danneggia sia le periferie che i comuni dell’area metropolitana. Forse non ce ne accorgiamo più: siamo di fronte all’orrore giuridico del sindaco del capoluogo che diventa automaticamente sindaco metropolitano non eletto dai cittadini dagli altri comuni dell’area metropolitana!

Milano e il suo decantato “modello” sono davvero emblematici dal punto di vista del predominio del potere centralistico di Palazzo Marino che danneggia le cosiddette periferie e i centri urbani dell’area metropolitana.

Giuseppe Natale

Nota:

Di seguito il documento del “Comitato Cittadini Crescenzago”, sotto forma di “osservazioni” al PGT, depositato e protocollato il 12.07.2019 c/o Direzione urbanistica del Comune di Milano e il 17.07.2019 c/o il protocollo del sindaco e del Municipio 2 del Comune di Milano. Mai preso in considerazione e nessuna risposta dall’Amministrazione.

All’ Amministrazione Comunale di Milano

Oggetto: Osservazioni, integrazioni, richieste e proposte che i rappresentanti del Comitato Cittadini Crescenzago chiedono vengano accolte ed inserite nel Piano di Governo del Territorio Milano 2030

  1. Le seguenti richieste contenute nell’Appello al Sindaco Sala e alla Sua Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale e del Municipio 2, firmato da centinaia di cittadine e cittadini:

 – Stralciare, come da Delibera n. 34/30.11.2015 del Consiglio Comunale, dal piano di vendita e riacquisire al Demanio l’edificio di piazza Costantino già sede dell’ex Comune di Crescenzago, dichiarato dalla Sovrintendenza patrimonio storico, architettonico e culturale. – Valorizzare il palazzo come Casa Crescenzago, prendendo in considerazione e condividendo la proposta progettuale delle associazioni ivi residenti: ANPI, Banda musicale e Legambiente, in collaborazione con le istituzioni e con altre associazioni disponibili.

 – Acquisire al demanio l’area tra le Vie Meucci /Adriano, a una trentina di passi dal Martesana e di fronte a piazza Costantino, per destinarla a piazza nel verde come da funzione originaria prevista nel vecchio PRG e ripetutamente rivendicata dagli abitanti e richiesta dal Consiglio di Zona 2 con delibere specifiche di parere negativo a progetti di edificazione e cementificazione.

– Riqualificare piazza Costantino e quelle aree del quartiere in degrado e/o usate in modo improprio ed inquinante, in primo luogo quelle comprese nell’ambito dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) Martesana e Media Valle del Lambro. – Migliorare la viabilità dei quartieri e il trasporto pubblico, in particolare provvedere a decongestionare il nodo di via Padova/piazza Costantino/ via Adriano, ingolfato di traffico e di smog.

  1. Accogliere, quale principio guida del PGT nel corso della sua concreta attuazione, la Mozione del Consiglio Comunale “Dichiarazione di emergenza climatica e ambientale” che impegna direttamente il Sindaco e la Sua Giunta.
  2. Alberare le strade nell’intero territorio del Comune di Milano, e di dotarle di percorsi pedonali sicuri e di piste ciclabili protette, nel contesto dell’area metropolitana.
  3. Programmare e attuare un Piano di edilizia scolastica che migliori le strutture esistenti e le modifichi nella direzione di realizzare ambienti scolastico – educativi immersi nel verde, sani e sicuri. La Scuola all’aperto “Casa del Sole” nel Parco Trotter può costituire un modello educativo – ambientale da generalizzare.
  4. Interrare le linee degli elettrodotti e programmare la chiusura degli inceneritori dei rifiuti e l’attuazione di interventi e misure alternative ecologicamente valide ed efficaci.
  5. Migliorare il sistema viario senza costruire nuove strade; cancellare dal PGT il tracciato dell’ex Gronda Nord, chiamato Strada Interquartieri Nord (S.I.N.).
  6. Allargare la rete dei trasporti pubblici, introducendo linee di bus ecologici in corsie riservate lungo l’intero anello delle tangenziali con fermate di collegamento con la rete di mobilità urbana.
  7. Declassare Viale Palmanova a strada urbana, e creare in quel tratto più raccordi di collegamento tra zona 2 e zona 3.

 

 



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  1. valentino ballabioImmaginiamo una Città ideale corrispondente tuttavia all'Area metropolitana reale. Dove si potrebbe allora collocare un centro effettivo e di conseguenza situare le rispettive periferie? Tenuto conto che l'antropizzazione si è protesa di fatto prevalentemente verso nord (a differenza del sud ancora relativamente protetto da una fascia di “parco agricolo”) piazza Costantino risulterebbe un centro possibile, mentre il “quadrilatero della moda” da una parte e le laboriose fabbrichette della media Brianza dall'altro costituirebbero le periferie effettuali. Il palazzetto ex-comune di Crescenzago sarebbe allora restituito alla funzione pubblica e, in alternativa, palazzo Marino destinato alla vendita con indubbio ristoro, dati i valori immobiliari correnti, del bilancio pubblico!
    29 settembre 2021 • 23:44Rispondi
  2. renato garoffoloE pensare che la prima riunione del Consiglio Comunale si fece alla "casetta verde", e fuori dalla "casetta" c'era il delegato delle periferie che attendeva di essere chiamato, ma qualcuno lo ha mai visto il delegato fantasma ? Un giorno partecipai ad una riunione con Rabaiotti e il delegato alla ACLI di Viale Suzzani, mentre Rabaiotti parlava il delegato DORMIVA ah ah ah
    30 settembre 2021 • 00:15Rispondi
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