11 gennaio 2021

LA GESTIONE DEL VERDE AFFIDATA A MM

Una scelta discutibile


Articoli apparsi sulla stampa e dichiarazioni dell’assessore Maran, ci hanno informato del fatto che il Comune di Milano ha affidato ad MM uno studio di fattibilità in merito all’affidamento alla stessa della gestione del verde. La scelta di riprendere in proprio la gestione di un servizio pubblico attualmente appaltato, è da valutarsi in sé sicuramente positiva, ma il contenitore scelto non può che vederci contrari, a ragion veduta.

comitato acquapbb

MM Spa è nata nel 1995 come società di progettazione ingegneristica, nel 2001 ha poi compiuto un grosso salto di qualità quando il Comune le ha affidato il Servizio idrico, gestito prima da una municipalizzata che era ed è a nostro parere lo strumento più adeguato per gestire un bene comune. Ma tant’è, all’epoca, come tuttora, spirava forte il vento della privatizzazione per cui si è scelta una società di diritto privato, seppur posseduta al 100% dal Comune stesso. Quale è la differenza? Che una Spa produce utili, dà dividendi, procurando vantaggi ai soci, in questo caso il solo Comune che poi li reinveste in altri servizi, per cui i cittadini li pagano due volte, attraverso le tasse e attraverso la tariffa idrica. Senza contare che nel 2011 la volontà popolare si era espressa chiaramente nel referendum: niente profitti dall’acqua.

Nel 2015 è stata affidata ad MM anche la gestione delle case popolari di proprietà del Comune, perché mal governate dall’Aler, cosa che era sotto gli occhi di tutti, non vogliamo però adesso entrare nel merito di come poi sono andate e stanno andando le cose.

Resta il fatto che così MM si è trasformata in una multiutility in cui, tra l’altro, l’unico settore redditizio è quello idrico, grazie alla tariffazione. Ci permettiamo anche di rilevare che forse le risorse provenienti dall’acqua vengono usate per coprire altri ‘buchi’, cosa che non sarebbe nemmeno in linea con le direttive di Arera. Su questo punto è indispensabile fare chiarezza perché le risorse dell’acqua devono essere usate per l’acqua: manutenzione reti, adeguamento trattamenti (anche in base alla nuova direttiva UE acqua potabile), depurazione, ecc.

Stiamo parlando di un bene comune indispensabile alla vita che non è infinito, anzi, a causa del surriscaldamento del pianeta, diventerà sempre più scarso anche alle nostre latitudini. Va moltiplicato quindi l’impegno per la sua tutela. Una multiutility non può essere la sua casa, ci vuole una azienda pubblica dedicata che i cittadini/e possano riconoscere come interlocutrice diretta di un servizio essenziale.

Come abbiamo sostenuto già nel 2015 al momento dell’acquisizione della gestione delle case popolari, la scelta più congrua è lo scorporo del Servizio Idrico Integrato e la creazione di una unica azienda pubblica che gestisca il servizio di Milano e della Città Metropolitana, cioè un unico gestore, come prevede la legge, in linea con la scelta della già avvenuta unificazione dei due Ambiti Territoriali Ottimali.

Vogliamo sottolineare inoltre che la cura del verde e relativi annessi, è un impegno molto consistente, specialmente in un momento in cui c’è, per fortuna, una grande attenzione a questo riguardo da parte degli abitanti di una delle città più inquinate d’Europa. Tra l’altro con quali competenze, quali organici? Non vorremmo che la tanto enfatizzata ripubblicizzazione si risolvesse poi in realtà nell’ennesima operazione di esternalizzazione da parte di MM.

Riteniamo che la scelta più opportuna e in linea con gli interessi della cittadinanza sia la gestione diretta comunale di questo settore, come era prima che prevalesse la politica di ricorso sfrenato agli appalti che ha portato a un peggioramento dei servizi e a una perdita importante di professionalità e competenze che erano patrimonio del Comune. Una gestione diretta del verde faciliterebbe anche un rapporto sinergico con le politiche urbanistiche e ambientali, dato che questi ambiti dovranno essere sempre più intrecciati se si vuole veramente una città più ‘respirabile’ e se si vogliono davvero realizzare i dichiarati obiettivi di ‘riforestazione’.

In coerenza con la prassi partecipativa che il Sindaco ha più volte ribadito di voler perseguire nei confronti della cittadinanza, chiediamo che in merito alle scelte che si intendono fare sulla cura del verde e su quale deve essere l’assetto futuro di MM, venga aperto un confronto con i cittadini/e, fornendo gli opportuni dati di conoscenza, poiché si tratta di una azienda pubblica e quindi patrimonio dell’intera collettività.

Comitato Milanese Acquapubblica



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