9 dicembre 2020

PIÙ DIGITALE PER RESISTERE ALLA CRISI

Negozi e piccole aziende milanesi: una ricetta per resistere


Essere su internet è importante. Lo era anche prima ma oggi tra zone rosse, gialle e arancione esserci è quasi una necessità per sopravvivere economicamente. Il gioco vale la candela.

piro

Mi occupo di internet da più di venti anni. Ho visto l’esplodere del fenomeno internet negli anni duemila; il quotarsi in borsa di aziende tecnologiche con cifre incredibili, pensate che Tiscali ad un certo punto valeva (in capitalizzazione) più della Fiat. Poi lo sgonfiamento del fenomeno e anni di scetticismo dove le aziende si chiedevano se veramente valesse la pena di essere in rete. Poi è arrivato il fenomeno dei social. Anche qui le aziende si sono chieste per anni: serve essere sui social? Serve essere su piattaforme dove il nostro servizio viene recensito? Con tutti i rischi del caso!

Ancora oggi tutto questo mondo che viene dalla rete internet e comunemente detto mondo digitale viene visto come una cosa superflua dalle piccole aziende e dal mondo del commercio. O almeno, diciamo che è conosciuto come mondo ma poi, la parte pratica, quella che potrebbe servire realmente a sviluppare business, raramente viene applicata. Forse dovremmo farci meno problemi “filosofici” sull’argomento e vedere invece “in pratica” se alcune semplici cose, se applicate, possano portarci un concreto aumento di fatturato.

Andiamo a vedere gli strumenti che possiamo utilizzare. Poi dopo andiamo a vedere qualche caso pratico di idee che si possono applicare con l’aiuto dei social. Qualche esempio per aprire la mente ai più scettici. Poi se la cosa vi interessa approfondiremo il tutto in altri articoli magari intervistando degli imprenditori che hanno messo in pratica delle strategie utilizzando il digitale.

IL SITO INTERNET, AVERLO O NO?

Oggi mettere online un proprio sito internet costa pochissimo, vi serve solo registrare un dominio e avere uno spazio web. Poi trovare un professionista che vi configuri graficamente il sito. Partite sempre per gradi. Iniziate da un sito molto semplice dove spiegate chi siete e che prodotti o servizi offrite. La cosa importante, se volete raggiungere nuovi potenziali clienti, è l’indicizzazione del vostro sito. L’indicizzazione, in parole povere, non è altro che la possibilità di essere trovati quando qualcuno digita sui motori di ricerca una soluzione a un proprio problema. Ecco, voi dovrete essere la soluzione che lui sta cercando.

Per fare questo dovrete affidarvi a delle figure esperte della SEO che non è altro che acronimo inglese per Search Engine Optimization. Ho chiesto proprio al mio amico Giulio Stella, Seo Milano, dei consigli per scegliere una figura appropriata per promuovere il proprio sito sui motori di ricerca. Questi i consigli di Giulio Stella, che reputo uno dei migliori seo in circolazione.

Prima cosa, scegliere dei Seo che vi possono far vedere dei lavori precedentemente effettuati e che hanno avuto dei risultati tangibili. Verificate chiaramente tutto. Seconda cosa, molto importante, mettete per iscritto tutto il lavoro che verrà effettuato sul vostro sito. È importante dettagliare tutto in modo che dopo non si verifichino incomprensioni. Terza cosa, fate sottoscrivere al professionista Seo una lettera di impegno alla riservatezza. Dovete sapere che questo professionista verrà a conoscenza di tutti i vostri business e quindi è giusto avere la sicurezza che dati e modelli di business non vengano in futuro condivisi con possibili concorrenti per i quali lui potrebbe andare a svolgere dei lavori.

Comunque, anche se non volete imbarcarvi nella spesa di un sito internet (anche se io ve lo consiglio vivamente), ci viene incontro Google con uno strumento gratuito messo a punto proprio per le piccole attività geolocalizzate: Google My Business.

GOOGLE MY BUSINESS: LA VOSTRA PRESENZA GEOLOCALIZZATA GRATUITA

Google My Business è un sistema molto semplice di Google per dare una presenza in rete a tutte le piccole attività cittadine; il servizio è fornito gratuitamente. Quando ricercate un’attività nella vostra città su Google vi appare sulla destra una scheda creata proprio da Google in modo automatico. Ecco, quella scheda può diventare la vostra presenza in rete gratuita, il vostro mini sito internet. Dovete soltanto entrare in possesso della vostra identità facendo verificare a Google che voi siete effettivamente i proprietari di quell’attività. Una volta fatto questo potrete inserire tutte le informazioni che volete su orari di apertura, servizi effettuati, foto e addirittura video. A quel punto una cosa importantissima che dovrete fare è dire a tutti i vostri clienti attuali di lasciare delle recensioni, positive chiaramente, sul vostro Google My Business. Queste recensioni aiuteranno molto ad avere l’attenzione dei nuovi potenziali clienti che atterrano sulla vostra pagina

I social servono veramente ad aumentare il fatturato?

Risposta: se imparate ad usarli potete fidelizzare i vostri clienti e poi tramite il passaparola attirarne altri. Quindi di conseguenza la risposta è affermativa. L’utilizzo corretto dei social vi può far aumentare le vendite e quindi il fatturato. Il segreto non è altro che quello di costruirsi pian piano dei fans raccontando, con continuità, la propria storia, la gestione della propria attività. Le persone sono affascinate dalle storie, vogliono esserne partecipi. Storytelling è la parola giusta che descrive questa attività. Noi la chiameremo semplicemente: saper raccontare con semplicità quello che si fa e imparare a dialogare con chi poi si appassiona a quello che facciamo.

Molti gestori di attività mi dicono spesso: “ma io non ho tempo di stare dietro a queste cose”. Io rispondo: “hai in tasca la lampada magica che se utilizzata bene ti risolve tutto: il tuo cellulare”. Una volta impostata una pagina o un gruppo, poniamo sia Facebook il social sul quale puntate, con il vostro cellulare in 3 secondi potrete scattare la foto a un capo di abbigliamento scontato o una offerta di un pacco alimentare in offerta e condividerlo con la vostra community dicendo che quella offerta è valida solo per quella giornata.

Se avete una libreria potete fare un piccolo video dove presentate un nuovo libro e leggerne, in diretta, l’incipit. Poi offrire, per quella giornata, un servizio di consegna a casa di quel libro. Se avete una macelleria e state preparando dei rotoli di arrosto potete fare un video dove fate vedere la preparazione e le materie prime che utilizzate. Poi alla fine dire rivolgendosi alla community: “Non avete voglia di farlo a casa? Oggi pomeriggio ne preparo un po’ di pezzi per voi, potete prenotarli fino alle 14 e poi passarli a ritirare all’apertura pomeridiana alle 16. Stasera li dovrete solo mettere in forno e avrete scodellata la vostra cena per tutta la famiglia”. Potete aggiungere il vostro numero di WhatsApp per raccogliere le prenotazioni.

Un altro esempio di occasioni perse sono le storiche attività che chiudono a Milano. È un pezzo di storia che se ne va. Secondo me ci sarebbe la possibilità di creare dei gruppi di sostegno dell’attività con strumenti come Patreon. Si tratta di una piattaforma dove si possono supportare personaggi o attività con una donazione mensile. In cambio si ricevono dei bonus che possono essere anche simbolici. Però si è partecipi di una operazione di salvataggio di un pezzo storico della propria città, quella è la vera gratificazione per chi partecipa a queste operazioni.

Per tanti scettici del digitale e dei nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e innovazione ci sono altrettanti innovatori che su questi strumenti hanno basato delle nuove idee lavorative. Per ora ci fermiamo qua però ci piacerebbe in futuro, su queste pagine, raccontare qualcuna di queste storie.

Giuseppe Piro



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