28 settembre 2020

PROGRAMMI D’AUTUNNO

La stagione musicale milanese riprende


Finalmente – sia pure in modo traballante – è ripresa la stagione musicale milanese che fu bruscamente interrotta ai primi di marzo. E dunque, frugando nei programmi pubblicati fin qui, tenterò di individuare gli eventi probabilmente più meritevoli di attenzione. Bisogna tener presente che i programmi delle stagioni musicali devono esser predisposti con molto anticipo, se non altro per assicurarsi la presenza di artisti che girano in tutto il mondo e per incastrarsi fra i loro impegni. È una fatica improba che impegna per mesi e mesi i direttori musicali e li costringe a muoversi fra enormi difficoltà. Immaginate come dev’essere stato complicato quest’anno gestire i palinsesti senza sapere se, dove, come e quando si sarebbe potuto viaggiare da un paese all’altro e da un continente all’altro, quanto e come si sarebbe potuto riempire una sala, come si sarebbe dovuto organizzare il flusso del pubblico, eccetera eccetera.

Sono stati fatti miracoli da parte di tutti e le istituzioni che, correndo enormi rischi, sono riuscite a mettere in piedi una stagione, quale che sia, meritino grande rispetto e gratitudine.

Cominciamo dalla Scala dove c’è da segnalare un’Aida (le ultime 4 recite da qui al 19 ottobre) diretta da Riccardo Chailly in forma di concerto, con Anita Rachvelishvili e Saioa Hernández nelle parti femminili e Francesco Meli nelle vesti di Radames (la “forma di concerto”, in un’epoca in cui imperversano scenografi e registi scriteriati, credo non sia da trascurare, anzi: finalmente ci si può concentrare sulla musica!). In novembre ci sarà la ripresa della Bohème di Zeffirelli (6 recite, dal 4 al 17) diretta da Paolo Carignani con le voci di Marina Rebeka (Mimì) e di Aida Garifullina (Musetta) insieme a un cast molto ricco e con diversi avvicendamenti. E così si arriverà alla fatidica “prima” del 7 dicembre con l’Otello che speriamo non venga massacrata dalle norme anticovid, come è successo l’altra sera al concerto della Filarmonica e come si può osservare da queste fotografie!

viola2 - E Merati

immagine per cortesia di E. Merati

immagini per cortesia di E. Merati

Sempre alla Scala ci saranno due concerti sinfonici: la Terza di Mahler – il 14, 16 e 17 ottobre, diretta da Zubin Mehta, con la voce di Daniela Sindram – e un concerto di musica barocca “su strumenti d’epoca” diretta da Giovanni Antonini – uno specialista delle esecuzioni cosiddette filologiche – con le magiche voci di ben tre controtenori (Max Emanuel Cencic, Christophe Dumaux e Carlo Vistoli). Poi i recital di tre grandi cantanti: il 22 ottobre sarà la volta di Jonas Kaufmann, accompagnato al pianoforte da Helmut Deutsch, seguito il 15 novembre da Anna Netrebko, (con Elena Maximova, il pianista Malcolm Martineau ed il violinista Giovanni A. Zanon) e infine dal recital di Plácido Domingo, il 30 novembre, con l’Orchestra dell’Accademia. Chiuderà questa breve stagione Daniel Barenboim che il 5 dicembre eseguirà le Variazioni Diabelli di Beethoven (sperando che il lockdown gli abbia permesso di concentrarsi sul pianoforte e di farci ritrovare il Barenboim di una volta!).

Veniamo alla Società del Quartetto che, sfidando la sorte, è riuscita a mettere insieme una stagione praticamente normale, riempendo quasi tutti i martedì dell’anno musicale e richiamando gli artisti più amati dal suo pubblico. Fra i concerti d’autunno segnalo quelli di cinque pianisti che introdurranno la stagione vera e propria esibendosi in doppie recite, alle 18 e alle 21 (per garantire le famose distanze!) in sala Verdi al Conservatorio, con programmi particolarmente mirati e cioè: Andrea Lucchesini con Schubert (27 ottobre), Pietro De Maria con Chopin (3 novembre), Gabriele Carcano con Beethoven (17 novembre), Benedetto Lupo con Brahms e Schumann (1° dicembre) e il giovanissimo Filippo Gorini che il 15 dicembre eseguirà le stesse Variazioni Diabelli che Barenboim avrà eseguito 10 giorni prima alla Scala (interessantissimo sarà il confronto fra le versioni che ne daranno due musicisti di così diverse generazioni). Con questi concerti riprenderà il ciclo delle Sonate per pianoforte di Beethoven, brutalmente interrotto ai primi di marzo dal lockdown, che poi si concluderà a Villa Necchi dove cominciò nel gennaio scorso.

Dal programma delle Serate Musicali segnalo due concerti da non perdere: il 16 novembre un concerto di Sabine Meyer e del suo ensemble, in cui si potrà ascoltare il Quartettsatz D.703 e l’Ottetto per fiati ed archi D.803 di Schubert, e un concerto tutto beethoveniano con le Sonate 4, 5 e 10 per violino e pianoforte eseguite il 26 novembre da Leonidas Kavakos ed Enrico Pace.

Per la Società dei concerti segnalo il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven che Beatrice Rana, accompagnata dall’orchestra Leonore diretta da Daniele Giorgi, eseguirà al Conservatorio l’11 novembre alle 17 e alle 20.45, seguito dalla Quarta Sinfonia – l’Italiana – di Mendelssohn-Bartholdy.

La stessa Quarta Sinfonia di Mendelssohn sarà eseguita il 5 (ore 20) e il 7 novembre (ore 17), al Teatro Dal Verme dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da James Feddeck insieme al Concerto n. 1 per violoncello e orchestra in la minore opera 33 di Saint-Saëns affidato al violoncellista Daniel Müller-Schott.

Infine dal programma della Verdi, all’Auditorium, segnalo il concerto del 10 e dell’11 novembre in cui il direttore d’orchestra Pietro Mianiti proporrà il “Rendering” per orchestra di Luciano Berio, una composizione sinfonica costruita nel 1989/1990 sugli schizzi lasciatici da Schubert della sua incompiuta Decima Sinfonia, e che sarà illustrata e commentata da Fabio Sartorelli.

In conclusione, ricordando che vi sono tante altre istituzioni che propongono programmi interessanti e che mi dispiace non poter citare per ovvii problemi di spazio, sembra proprio che il Covid 19 non ci abbia sterminato e che, incrociando le dita, i tre mesi che ci separano dalla fine di questo infelice anno riescano ad offrirci ancora molta bella musica.

Paolo Viola

.



Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema





9 aprile 2024

VIDEOCLIP: LA MUSICA COME PRODOTTO AUDIOVISIVO

Tommaso Lupi Papi Salonia






20 febbraio 2024

SANREMO 2024: IL FESTIVAL CHE PUNTA SUI GIOVANI

Tommaso Lupi Papi Salonia



20 febbraio 2024

FINALMENTE

Paolo Viola



6 febbraio 2024

QUANTA MUSICA A MILANO!

Paolo Viola


Ultimi commenti