12 giugno 2020

5G: UN AFFARE PER POCHI

La tecnologia wireless ci sta facendo ammalare


Il dibattito sulla nocività delle onde elettromagnetiche non è di oggi. Già negli anni ’60 se ne parlava a proposito degli elettrodotti in vicinanza delle abitazioni. Oggi è diventato impellente ma si scontra con interessi economici di portata mondiale. La tutela della salute di fronte a questo “inquinamento” non sta trovando strategie efficaci.

delgiudice

In riferimento all’articolo «5G: che cos’è e perché ci preoccupa» di Cristina Simonini, pubblicato su ArcipelagoMilano, vorrei fare alcune osservazioni. Quando si afferma che l’opinione pubblica è divisa tra «negazionisti e favorevoli “a prescindere”» si rischia di etichettare in modo scorretto i numerosi ricercatori indipendenti che da anni lavorano sugli effetti biologico-sanitari dei campi elettromagnetici artificiali e che hanno presentato due richieste di moratoria alla Ue [5G Appeal 2017; Isde International 2018], una all’Onu e ai governi [Stop 5G on Hearth and in Space] e una al governo italiano per bloccare l’implementazione del 5G [Isde Italia 2017].

Va precisato che ogni nuova generazione di telefonia mobile ha comportato un incremento degli effetti avversi alla salute nella popolazione esposta. Infatti, «ad ogni nuova generazione (3a, 4a, 5a, di telefonia mobile o Stazione radio base SRB) la quantità di informazioni trasmesse per unità di tempo (trasmissioni vocali, testo, immagini, video, internet, etc.), aumenta in funzione di una più alta variabilità e complessità del segnale, a cui le cellule e gli organismi sono sempre più incapaci di adattarsi» [Panagopoulos 2019].

La variabilità è un fattore estremamente importante nell’induzione di effetti biologici avversi [Panagopoulos 2019].

I campi di emissione radio 5G variano rapidamente con il tempo e con il movimento e quindi sono imprevedibili, poiché i livelli e gli schemi del segnale interagiscono come un sistema closed loop [Rapporto 5G Deployment 2019].

Inoltre, un possibile impatto negativo sulla salute e sulla sicurezza «è dovuta ad un’esposizione potenzialmente molto più alta alle RF del 5G, che può derivare non solo dall’uso di frequenze molto più elevate ma anche dalla potenziale aggregazione di segnali diversi, dalla loro natura dinamica e dai complessi effetti di interferenza che ne possono derivare, specialmente in aree urbane densamente popolate» [Rapporto 5G Deployment 2019].

E ancora, «i campi di emissione radio 5G sono abbastanza diversi da quelli delle precedenti generazioni di telefonia». Utilizzano nuove tecnologie come le antenne attive Massive MIMO e le loro complesse trasmissioni beamformed (il segnale cerca la posizione del dispositivo da connettere e si concentra su di esso per ottenere maggior velocità e minori interferenze), i cui effetti biologici sono sconosciuti [Rapporto 5G Deployment].

Nel recente rapporto EPRS del Parlamento europeo si legge che «la continua radiazione wireless sembra avere effetti biologici, specialmente se si considerano le principali caratteristiche del 5G: combinazione di onde millimetriche, frequenze più elevate e ingente numero di trasmettitori e di connessioni» [EPRS 2020].

Pensare di sostituire le generazioni precedenti (2G, 3G, 4G) soltanto con il 5G è un’opzione che non tiene conto dell’esistenza di una rete consolidata che non è possibile smantellare e che attualmente è utilizzata da tutti. Inoltre in molte SRB il 5G sarà implementato insieme al 4G, e le bande in uso dai gestori, anche per tecnologie come il 3G, non verranno liberate ma assorbite da tecnologie più nuove.

La quasi totalità dei milioni di terminali attualmente in uso non supportano il 5G e ciò implica l’acquisto di dispositivi nuovi e costosi (oltre che economicamente anche in termini di uso delle risorse ambientali, si pensi alle terre rare impiegate).

Inoltre, i risultati di simulazioni di normali condizioni di traffico telefonico 5G evidenziano come l’esposizione umana alle RF in downlink (dall’antenna verso l’utente) è maggiore. La densità di potenza (PD) e il tasso di assorbimento specifico (SAR) sono significativamente più elevati rispetto alle precedenti generazioni di sistemi wireless [Nasim 2017].

In base a una ricerca di Ericsson, dal 2014 al 2019 il traffico dati mobile globale è decuplicato [Ericsson Mobility Report 2019]. Le compagnie telefoniche sono interessate non solo a sostenerlo ma anche a incrementarlo in modo vertiginoso attraverso la tecnologia 5G.

Poiché l’inquinamento elettromagnetico è proporzionale al traffico dati per unità di territorio, il 5G aumenterà l’inquinamento elettromagnetico in modo significativo.

In relazione alla millantata crescita economica favorita dal 5G, Yuval Noah Harari, sociologo di fama internazionale, avverte che «la rivoluzione digitale potrebbe in breve tempo estromettere miliardi di esseri umani dal mercato del lavoro e creare una nuova, enorme classe di individui inutili, provocando sovvertimenti sociali e politici per i quali non esiste ideologia capace di controllarne le conseguenze» [Harari 2018].

Inoltre le auspicate applicazioni del 5G in agricoltura non considerano gli effetti dannosi delle radiofrequenze su tutti gli organismi viventi, piante incluse [Halgamuge 2017].

Come afferma Magda Havas «il nostro innamoramento per la tecnologia wireless ci sta facendo ammalare».

La tecnologia wifi massicciamente presente nei nostri ambienti di vita e di lavoro non è sicura come affermato nell’articolo, poiché pur essendo di bassa intensità, può causare gravi danni alla salute» [Pall 2018]. Il segnale wi-fi è infatti considerato in modo più severo rispetto ad altre tipologie di segnale [Europaem 2016].

Il 5G ci obbliga a «un’esposizione passiva involontaria (…) senza che a noi sia stato chiesto il consenso e senza informarci di nulla in merito a certezze/incertezze sugli impatti» [Carducci 2020].

Tralascio le implicazioni del 5G in termini di sicurezza, privacy, sorveglianza massiva per creare città smart, industrie smart, economia smart, agricoltura smart, telemedicina smart.

E se deponteziassimo la connotazione positiva della parola “smart” utilizzata ad arte dall’industria? Diamo un occhio a Il capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff, prima che sia troppo tardi.

Fabia Del Giudice

(Consiglio direttivo A.P.P.L.E. Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog; Consiglio direttivo A.I.E. Associazione Italiana Elettrosensibili)

Riferimenti bibliografici

5G Appeal 2017: Richiesta di moratoria sul 5G nella Ue, lanciata da Nyberg e Hardell e firmata da oltre 387 ricercatori e medici di 47 Paesi.
in inglese: http://www.5gappeal.eu/
in italiano: https://www.stralskyddsstiftelsen.se/wp-content/uploads/2017/09/170913_scientist_5g_appeal_final_it.pdf

Carducci 2020: Michele Carducci, «Schema di orientamento costituzionale della vicenda 5G» https://www.isde.it/wp-content/uploads/2019/07/RevCarducci-su-5G.pdf

EPRS 2020: European Parliament Research Studies, “Effects of 5G wireless communication on human health” (MiroslavaKaraboytcheva),2020.https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document.html?reference=EPRS_BRI(2020)646172

Ericsson Mobility Report 2019: https://www.ericsson.com/en/mobilityreport/reports/november2019?gclid=EAIaIQobChMI2e2Ntvqg6AIVTYuyCh3ftwEvEAAYASAAEgJrd_D_BwE&gclsrc=aw.ds

Europaem 2016: Belyaev I. et al., “EUROPAEM EMF Guidelines for the prevention, diagnosis and treatment of EMF- related health problems and illnesses” https://www.isde.it/wp-content/uploads/2018/03/EUROPAEM_EMF_2016_Inglese.pdf ;
versione in italiano: https://www.isde.it/wp-content/uploads/2018/03/EUROPAEM_EMF_2016_Italiano.pdf

Halgamuge 2017: Halgamuge MN, Review: Weak radiofrequency radiation exposure from mobile phone radiation on plants, Electromagnetic Biologty and Medicine 36 (2), pp. 213-235

Harari 2018: Harari, Y.N., 21 lezioni per il XXI secolo, Milano, Bompiani 2018

Isde International 2018: Richiesta di moratoria internazionale per il roll-out del 5G.
in inglese: https://ehtrust.org/scientists-and-doctors-demand-moratorium-on-5g-warning-of-health-effects/
in italiano: http://www.isde.it/wpcontent/uploads/2017/10/EU_5G_Appeal_13_September_2017_italian.pdf

Isde Italia 2017: Richiesta ISDE Italia di moratoria per le “sperimentazioni” 5G su tutto il territorio nazionale. http://www.isde.it/richiesta-moratoria-per-le-sperimentazioni-5g-su-tutto-il-territorio-nazionale/

Nasim 2017: Nasim I & Kim S, “Human Exposure to RG Fields in 5G Downlink” Electrical Engineering and Systems Science, Cornell University. https://arxiv.org/abs/1711.03683

Pall 2018 : Pall M.L., Wi-Fi is an important threat to human health, “Environmental Research”, vol 164, pp. 405-416, July 2018 https://doi.org/10.1016/j.envres.2018.01.035

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935118300355

Panagopoulos 2019: Panagopoulos DJ, Comparing DNA damage induced by mobile telephony and other types of man-made electromagnetic fields. Mutation Research-Reviews in Mutation Res 781: 53-62

Rapporto 5G Deployment 2019: Parlamento europeo, “5G Deployment: State of play in Europe, USA and Asia” (Colin Blackman, Simon Forge).

https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document.html?reference=IPOL_IDA(2019)631060

Stop 5G on Earth and in Space: International Appeal Stop 5G on Earth and in Space, petizione con 292.725 firme al 9 giugno 2020, rivolta all’Onu e ai governi. https://www.5gspaceappeal.org/the-appeal

Zuboff 2019: Shoshana Zuboff, Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell’umanità nell’era dei nuovi poteri, Roma, Luiss University Press, 2019 (tit. orig. The Age of Surveillance Capitalism. The Fight for a Human Future at the New Frontier of Power)



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  1. Gianluca BozziaConcordo. Quali sono i politici, i funzionari e gli scienziati che possono sollevare la questione in modo trasversale? Come supportare per impedire a noi stessi di friggerci in un grande forno a microonde?
    17 giugno 2020 • 11:41Rispondi
  2. Anita CappelloMolto interessante. Grazie
    17 giugno 2020 • 11:52Rispondi
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